CLICCA QUI PER PARTECIPARE AL CASTING
CIADD NEWS 24... in diretta RADIO e TV
“Io ero solo un ragazzo, quando arrivai nella valle di mister Roddock. Ma quando ripartii, non lo ero più”.
Con questa frase fulminante si apre uno dei film più belli che abbia visto quest’anno. Racconta la storia di Steve, un ragazzo che vaga per le campagne alla ricerca del suo posto nel mondo. Ad un certo punto capita per puro caso nella valle di mister Roddock, un grande proprietario terriero che lo prende subito in simpatia: lo ospita nella sua tenuta, gli offre un lavoro e gli dà tante lezioni di vita, trattandolo come il figlio che non ha mai avuto.
Tuttavia, la vita non è tutta rose e fiori in quella tenuta: i furti di cavalli sono frequenti, e mister Roddock reagisce a ognuno di essi con estrema ferocia, inseguendo i ladri e impiccandoli sul posto. Di conseguenza Steve comincia a temere il suo benefattore, perché si rende conto che è capace di compiere sia grandi gentilezze che grandi atrocità, e nessuno può prevedere i suoi comportamenti.
La situazione si complica quando Steve si innamora della fidanzata di mister Roddock. Lei ricambia il suo sentimento, ma non sa se mettersi con lui o meno: infatti anche lei teme la reazione del suo compagno, e anche lei ha un grosso debito di gratitudine nei suoi confronti. Questo triangolo amoroso si sviluppa tra mille colpi di scena assolutamente imprevedibili, che non vi anticipo per ovvi motivi.
Ho guardato La legge del capestro perché aveva nel cast Irene Papas, l’attrice che interpretò Penelope nel famoso telefilm dell’Odissea. Come potete vedere dalla foto, lei non aveva bisogno di una scollatura o di una minigonna per irretire gli uomini: le bastava posare su di loro il suo sguardo magnetico, e a quel punto avrebbe potuto convincerli anche a buttarsi da un ponte se avesse voluto. Era una donna più affascinante che bella, e ha illuminato con la sua presenza tanti splendidi film. La legge del capestro è uno dei più belli.