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Uno spettacolo itinerante per indagare le radici e le origini arcaiche della nostra cultura,
attraverso l’Arte.
In scena al Teatro di Documenti il 12 e 13 aprile “Teatro fuori luogo. Calipso – Un viaggio tra
Arcaico e Contemporaneo” di e con Caterina Stillitano, musiche originali di Francesco
Stillitano, voce maschile di Gerardo Malandrino.
Secondo alcuni studi, di fronte alla costa della Calabria Ionica si trovava l’isola di Ogigia su cui
approdò Ulisse e che fu dimora di Calipso dal capo “rizzuto”, la Ninfa condannata alla solitudine
che trattenne a sé Ulisse per molti anni, per amore.
In lei che, in quanto Ninfa, vive uno stretto rapporto con la natura e di un vivere appartata,
coesistono l’arte tessile (come per Penelope), considerata un’attività lodevole per una donna, e il
canto che è, invece, un elemento “trasgressivo”, “seduttivo” e “selvaggio”, un elemento
incantatorio.
Calipso è simbolo di un femminile destinato all’infelicità: amante instancabile che, per sette
lunghi anni, continua ad amare un uomo, nonostante i suoi rifiuti, e che “…a forza lo
trattiene” e lamenta l’ingiusto maschilismo degli dei per i quali sono consentite le unioni con le
donne, mentre alle dee non è consentito di unirsi agli uomini mortali.
Questo viaggio tra l’Arcaico e il Contemporaneo ci offre una riflessione sul rapporto tra Scrittura e
Oralità, sulla dimensione del Tempo e dello Spazio, sul senso dell’immortalità (quella stessa
immortalità che la Ninfa offre invano al suo amato), e sul Corpo/Involucro: quel confine che ci
delimita e ci racchiude, la nostra corazza e la nostra prigione.
Lo spettacolo intende ripercorrere il legame tra l’Arcaico e il Contemporaneo attraverso la
relazione tra il corpo dell’artista, il luogo, gli oggetti e i costumi “materici”.
Sabato 12 aprile ore 20.45
Domenica 13 aprile ore 18
Costo biglietto: 15 euro, ridotto 10 euro, 3 euro di tessera