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Sarà Il prof. Stefano Zecchi, simbolo dell’amore per il bello e la bellezza artistica come viatico al “male di vivere” ad inaugurare la stagione autunnale dei Martedì Letterari.
Il 12 ottobre alle ore 16.30 nel Teatro dell’Opera presenterà il suo ultimo libro”Anime Nascoste” Romanzo di una gioventù incendiata. L’altro Sessantotto” .(Mondadori) Introducono l’autore Carlo Sburlati e Marzia Taruffi. Letture dall’attore Franco Lasacra, direttore artistico del Teatro dell’Albero.
Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili con Green Pass e documento equipollente.
E’ gradita prenotazione:
tel 0184 595404.
Zecchi scrive: “Le anime messe a nudo sono sempre miserabili”. Da qui sempre scaturire il titolo. Mentre I due protagonisti non si aprono mai fino in fondo per rispettare la scelta di vita dell’altro, l’autore analizza da un punto di vista completamente diverso la voglia di cambiamento e di contestazione”, della fine degli anni Sessanta guardando anche dalla parte dei ragazzi di destra. Tra di loro c’era chi voleva, sognando, restaurare i valori della cultura e dello spirito per la rinascita dell’Europa, attratti dai saggi di Guenon, Nietzsche, Junger, Evola. Gloria, la protagonista, sostiene: “Ricordati che senza valori, miti, eroi non si può sperare di cambiare la società. Soltanto le passioni sconvolgono l’anima dei popoli. Cercate di conoscere la nostra storia, perché non veniamo dal nulla”. E ancora: “Dobbiamo batterci contro il conformismo, il benessere materiale privo di ideali”.
Trama del libro
Lorenzo, un antiquario, ha quasi cinquant’anni quando conosce Barbara, affascinante compositrice di musica per teatro. L’intesa è immediata, e l’incontro fortuito matura pian piano in relazione e la relazione in convivenza, pur tra le ombre degli amori passati con i loro ricordi felici e le profonde ferite non sempre rimarginate. Barbara non cancella la memoria del marito, e Lorenzo quella meno definita, però ingombrante, di Gloria. Nel momento più doloroso dell’ormai lunga relazione tra Lorenzo e Barbara, torna inaspettatamente in scena Gloria, arrestata a Parigi durante una complessa indagine per omicidio. Lorenzo decide di incontrarla per sciogliere i nodi che continuano a fremere nel suo presente: parte per Parigi, senza sapere cosa Gloria voglia dirgli né cosa proverà nel rivederla. Ma il viaggio in treno è l’occasione per Lorenzo (“Un uomo che si è creato un mondo e ci si è chiuso dentro”) di ripercorrere la propria vita, dall’infanzia a Venezia, alle prime, traccianti letture fino al trasferimento per l’università di Milano. Proprio qui, tra le vie della città dei Navigli, Lorenzo ritrova Gloria, dopo averla per poche ore conosciuta a Venezia, durante una drammatica circostanza. La ragazza, anima nevrotica quanto affascinante, trascina Lorenzo, con il suo amore avvolgente, nei vortici incandescenti della lotta studentesca e dei suoi tragici sviluppi che sconvolsero un intero Paese. Nel suo nuovo romanzo, Stefano Zecchi ci consegna il ritratto lucido e appassionato di una generazione incendiaria e incendiata, una storia di formazione letteraria e politica che racconta in chiave totalmente inedita il Sessantotto, dando voce a una gioventù emarginata e ribelle, scivolata nella spirale di un estremismo vissuto con passione, disancorato dalla realtà, dimostrando che ciascuno di noi è l’artefice di ciò che è, e dei ricordi che lascia in eredità.
Stefano Zecchi (Venezia, 1945) filosofo, opinionista,, già docente di Estetica all’Università di Milano, saggista, ha insegnato in prestigiose università italiane, come quella di Padova, ed estere, come l’Università Tagore di Calcutta.
Tra i suoi libri ricordiamo: Fenomenologia dell’esperienza (1972), Utopia e speranza nel comunismo (1974, nuova edizione 2008), La fenomenologia dopo Husserl nella cultura contemporanea (1978), La fenomenologia (1983), La magia dei saggi (1983), La fondazione utopica dell’arte (1984), La bellezza (1990, nuova edizione 2013), Verso dove? (1991) e, per Mondadori, Sillabario del nuovo millennio (1993), Il brutto e il bello (1995), L’artista armato (1998), Capire l’arte (1999), L’uomo è ciò che guarda. Televisione e popolo (2005, premio Hemingway), Le promesse della bellezza (2006), e i romanzi Estasi (1993), Sensualità (1995, premio Bancarella), L’incantesimo (1997), Fedeltà (2001, premio Grinzane Hanbury), Amata per caso (2005), Il figlio giusto (2007), Quando ci batteva forte il cuore (2010, premio Acqui Storia, e premio delle Biblioteche di Roma), Rose bianche a Fiume (2014), L’amore nel fuoco della guerra (2018, premio Niccolò Tommaseo).
Il 19 ottobre ore 16.30 Gabriele Beccaria, giornalista scientifico, penna de La Stampa, e Massimo Inguscio, fisico e Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), illustreranno il volume:” Come potrebbe essere il domani.” ( Bur Rizzoli).