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“Vorrei che questo libro fosse letto come un dialogo sul modo di comprendere, attraverso l’amore, il senso della vita.”
Così il Prof. Stefano Zecchi indirizza il lettore al suo nuovo saggio , che verrà presentato domani 18 ottobre ore 16.30 nel Teatro dell’Opera nell’ambito dei Martedì Letterari. Il titolo rappresenta uno spaccato del percorso che il prof. Zecchi descrive per cercare di comprendere, di capire il sentimento “che tutto move” :” In nome dell’amore. Le molte forme di un sentimento antico e misterioso”. (Mondadori). Partecipa Carlo Sburlati. L’incontro è inserito nel Piano della Formazione dei docenti –piattaforma Sofia.
In nome dell’amore?
Che cosa significa amore? E se diciamo: «Ti amo», cosa desideriamo comunicare? Sono domande che avevano poco ascolto quando, in tempi non lontani, le grandi utopie storiche dominavano il discorso pubblico, mentre la sfera dei sentimenti era e doveva rimanere una questione privata. Poi, tramontate le speranze di trasformazione radicale della società, quel mondo di affetti personali relegati, quasi nascosti, in un angolo, è riemerso, mostrando la sua forza e condizionando la vita pubblica. Oggi «tutto avviene nel nome dell’amore», fino a esasperarne il significato e tradendo il valore di quelle domande.
Il libro di Stefano Zecchi mette ordine a ciò che chiamiamo – con sincerità o ostentazione – «amore», accompagnandoci in un viaggio alla scoperta dei diversi modi di viverlo e comprenderlo. Dai grandi miti alla filosofia, ai testi della nostra classicità, passando per gli immortali romanzi ottocenteschi, i film e le canzoni dei nostri giorni, Zecchi ragiona sulla natura del sentimento più affascinante e contraddittorio: amore passionale, romantico, sentimentale, vanitoso; amori sbagliati, impossibili, disperati.
Stefano Zecchi, già professore ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano, dopo essere diventato ordinario di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Padova, è stato membro del Gruppo di lavoro interministeriale per il Patrimonio Mondiale dell’unesco e presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera. È presidente del Museo delle Scienze di Trento. Romanziere e saggista, svolge da oltre trent’anni una regolare attività di editorialista su quotidiani e settimanali. Da Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, i saggi L’artista armato (1998), L’uomo è ciò che guarda (2005, premio Hemingway), Le promesse della bellezza (2006), Il lusso (2015), Paradiso Occidente (2016) e i romanzi Quando ci batteva forte il cuore (2010, premio Acqui Storia, e premio delle Biblioteche di Roma), Rose bianche a Fiume (2014), L’amore nel fuoco della guerra (2018, premio Niccolò Tommaseo) e Anime nascoste (2020).
Martedì 25 ottobre ore 16.00 Fabio Marchese Ragona presenta :”Luca Attanasio. Storia di un ambasciatore di pace. ( Piemme). Partecipa lo storico Matteo Moraglia.