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Sarita Massai per la poesia e Giuseppe Pellizzeri per la Narrativa sono i vincitori del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria 2024 “Inediti”. A Vittorio Coletti il premio alla Carriera a Carmine Abate e Giuseppe Lupo i Gran Trofei per la Narrativa del Premio Letterario Internazionale “Casinò ’di Sanremo – Antonio Semeria” 2024. Le due opere vincitrici hanno vinto il diritto di pubblicazione con la Casa editrice De Ferrari

DiPaul Polidori

Giu 23, 2024

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La cerimonia, splendidamente condotta da Mauro Mazza, si è aperta sabato 22 giugno nel teatro
dell’Opera del Casinò con l’assegnazione del Premio alla Carriera e dei due Gran Trofei. Sono stati
consegnati rispettivamente al prof Vittorio Coletti, a Carmine Abate per il romanzo “Un paese
felice ” (Mondadori ) e a Giuseppe Lupo per l’opera “Tabacco Clan “(Marsilio ).
Afferma il Presidente e Amministratore Delegato Dott. Gian Carlo Ghinamo – “Plaudendo alla
sempre più forte affermazione di questo evento culturale, ringraziamo della vicinanza il Comitato
d’onore, presieduto da S.E. il signor Prefetto della Provincia di Imperia, dott. Valerio Massimo
Romeo. Un grazie sentito al prof. Stefano Zecchi, alla Giuria tecnica, ai giurati popolari e a tutti
coloro che ci onorano con la loro partecipazione e collaborazione. Le nostre più vivide felicitazioni
al prof. Vittorio Coletti,che ha celebrato con noi la sua fulgida carriera letteraria e a Carmine Abate
e Giuseppe Lupo per l’importanza delle loro opere.“
La giuria popolare del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria ha
decretato per votazione a scrutinio segreto la classifica finale per la sezione “Poesia Inedita”

Primo posto: Sarita Massai con la silloge:” Il tempo del coraggio” (Sovicille)
Secondo: Paolo Cattolico con la silloge:” Canto del secondo ordine” ( Milano)
Terzo: Federico Pacchioni con la silloge: “ Paesi e personaggi “ (Chapman University California)
Menzione della Giuria a Anna Littardi con la silloge “La vita non è che un inganno” (Imperia ).

Questa la classifica finale per la sezione Narrativa Inedita:
Giuseppe Pellizzeri per l’opera: La lunga notte del dott.Lo Cascio (Messina)
Parimerito al secondo posto :
Vince Costa per l’opera : Tempi duri per i gatti di Palermo ( Agrigento)
Laura Giorgi per l’opera Mare di Lapislazzuli (Grosseto)
Menzione d’onore a Olimpia Tedeschi per l’opera “Come le stelle” (Napoli)
Menzione della Giuria per Donato Maglio per l’opera : Anche ad Auschwitz nascono i fiori
(Genova )

Tre i racconti a tema “ 120 anni di Casinò di Sanremo” scelti per essere pubblicati nell’antologia
che uscirà nel 2025 :
Franca Acquarone per il racconto :”1923 La ragazza delle rose” (Cuneo)
Roberto Carvelli per il racconto “Raggi e Fiches” ( Roma )
Marco Silvano Corradi per il racconto “Scritto sulla sabbia” (Sanremo)
Sono stati attribuiti due riconoscimenti ad altrettante Case editrici radicate nel territorio per il
loro impegno duraturo a sostegno della Letteratura. Hanno ricevuto la targa “menzione” Fusta
editore e Villa Biener di Judith Torok e Carlo Maglito.
Hanno partecipato il presidente del Tribunale dott. Eduardo Bracco, il senatore Avv. Gianni
Berino, il prof. Franco Manti, in rappresentanza del Magnifico Rettore dell’Università di Genova,
prof. Federico Delfino, l’avv. Luca Fucini console onorario di Francia, l’assessore alla Cultura
Silvana Ormea.
Un’altra bella pagina per il Premio Letterario Internazionale Antonio Semeria, che in undici
edizioni, ha coinvolto più di duemila scrittori, raggiungendo per l’edizione 2024 la cifra record di
480 iscritti, provenienti da tutta Italia, dalla vicina Francia, dalla Svizzera e dagli Stati Uniti.
L’edizione più partecipata di sempre.

Il premio, che si onora della presidenza del prof. Stefano Zecchi, è stato intitolato a Antonio
Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico,
editore, scomparso nel 2011, che nominato Presidente del Casinò negli Anni 80, sostenne la
nascita de “I Martedì Letterari, come prosecuzione de “I Lunedì letterari” di Luigi Pastonchi.
Antonio Semeria promosse le iniziative culturali ben conscio di come la Casa da Gioco dovesse
tutelare e conservare la sua eredità e la sua immagine di salotto letterario e centro ludico.
L’evento verrà allietato dalla presentazione del progetto“Quartetto di Sanremo”, un quartetto
d’archi (2 violini, Viola e Violoncello) costruito dal maestro Liutaio Fabrizio Ragazzi. Ogni
strumento è dedicato ad un musicista componente del famoso ”Quartetto di Sanremo” che negli
anni trenta del ‘900 rappresentava una delle espressioni artistiche più importanti della città del
Casinò, diretto e creato dal primo violino il già noto Aldo Ferraresi. Il Progetto “Quartetto di
Sanremo” è anche una pubblicazione su base storica curata da Freddy Colt. Il Liutaio Fabrizio
Ragazzi è nato a Ferrara nel 1965 si è diplomato e laureato, col massimo dei voti, in Violino e Viola
e ha svolge una intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero collaborando con Enti Lirico
Sinfonici e Accademie Musicali. Alterna la professione musicale di strumentista con quella di
docente e di liutaio. Dopo circa 20 anni di attività d’Orchestra come “Prima viola” nella Sinfonica di
Sanremo, è ora docente di Violino presso l’istituto comprensivo “Centro Levante” di Sanremo.Nel
2018, al 9° concorso ANLAI per i 100 anni della liuteria in Bulgaria, ha ricevuto il “Premio ANLAI”
per la personalità e la fedeltà alla tradizione liutaria ferrarese.
Albo d’onore del Premio : Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Mauro Mazza, Gennaro
Sangiuliano, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Mara Fazio, Bruno Morchio, Mario Vattani, Saverio
Simonelli.,Enrico Vanzina, Mario Baudino, Elena Pontiggia, Riccardo Nencini, Maurizio Maggiani,
Pupi Avati, sen. Elena Cattaneo, Carlo Miccichè, Claudio Paglieri, Mons. Giulio Dellavite.

Premio “Semeria” alla carriera al prof. Giuseppe Conte, al prof. Francesco Sabatini, al prof. Aldo
A. Mola.
Il Comitato d’onore del Premio è così composto: Presidente S.E. il signor Prefetto di Imperia, Dott.
Valerio Massimo Romeo,il signor Questore dott. Andrea Lo Iacono, il Presidente del Tribunale di
Imperia, Dott. Edoardo Bracco, il signor Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, l’Ammiraglio Sergio
Liardo, il Magnifico Rettore prof. Federico Delfino, il ministro della Cultura il dott. Gennaro
Sangiuliano, scrittore, saggista , il dott. Demetrio Brandi, direttore artistico del Luccautori, il
senatore Avv. Gianni Berrino, l’Assessore alla Cultura , il Cda del Casinò di Sanremo composto dal
Presidente e Amministratore Delegato dott. Gian Carlo Ghinamo, dai consiglieri avv. Lucia Artusi
e dott. Eugenio Nocita .
La giuria tecnica è così formata: Presidente Matteo Moraglia, storico. Presidente onorario il prof.
Francesco de Nicola, docente di Letteratura Contemporanea all’Ateneo genovese. Membri:
Prof.ssa Elisa Rosa Giangoia, docente, scrittrice, saggista, Paola Monzardo Semeria , la dott.sa
Donatella Salucci, il dott. Armando Nanei,il dott. Giuseppe Felice Peritore, il giornalista Mauro
Mazza, già Direttore del Tg1 scrittore e saggista, il prof. Aldo A. Mola, lo scrittore Mario Baudino,
il giornalista Carlo Sburlati, già patron del Premio Acqui Storia, lo scrittore Marino Magliani,
Marco Mauro, medico chirurgo, appassionato storico , l’avv. Prof. Tito Lucrezio Rizzo, Fabrizio De
Ferrari, giornalista ed editore, Marzia Taruffi, responsabile dell’Ufficio Stampa-Cultura della Casa
da Gioco, Segretario Generale del Premio.
Vittorio Coletti è professore emerito di Storia della lingua italiana presso l’Università di
Genova e accademico della Crusca. Con Einaudi ha pubblicato Da Monteverdi a Puccini.
Introduzione all’opera italiana (n.e. 2017) e Storia dell’italiano letterario. Dalle origini al XXI
secolo (n.e. 2022). È autore anche di Parole dal pulpito (Marietti 1983 e n.e. CUSL
2006), Romanzo mondo (il Mulino 2011), Eccessi di parole (Cesati 2012), L’italiano
scomparso (il Mulino 2018) e Nuova grammatica dell’italiano adulto (il Mulino n.e. 2021). Con
Francesco Sabatini ha diretto il Sabatini Coletti. Dizionario della Lingua Italiana (Sansoni
2008). Ultimo impegno il saggio “Figure della Crisi 1” ( Il Canneto editore).
Motivazione del Gran Trofeo alla Carriera
Al prof. Vittorio Coletti
per aver trasmesso il suo grande amore per il Sapere a generazioni di studenti e di cittadini,
trasferendo l’importanza del linguaggio che diventa veicolo di promozione della persona e
opportunità di crescita della nazione. Un desiderio di cultura che si è concretizzato nell’analisi
delle grandi tematiche sociali: dalla migrazione alla spiritualità, dall’accoglienza alla funzione della
buona politica. Fine saggista, appassionato docente, arguto opinionista ha raccontato le figure
della crisi ricercando una comprensione che attraversa dolente i problemi della giustizia e della
cultura ancora alla ricerca di un “qui ed ora” possibile.
Carmine Abate è nato a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad
Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con Den Koffer und weg!
(1984) e in Italia con Il ballo tondo (1991), cui sono seguiti raccolte di racconti e romanzi di
successo. I suoi libri, vincitori di prestigiosi premi, sono tradotti in numerosi Paesi. Con La collina
del vento (2012) ha vinto il 50° Premio Campiello. Nel 2013 pubblica Il bacio del Pane (Mondadori,
2013). Nel 2015 sforna La felicità dell’attesa (Mondadori). Nel 2016 Il banchetto di nozze e altri
sapori (Mondadori 2016).Nel 2018 Le rughe del sorriso (Mondadori). Nel 2019 L’albero della

fortuna (Aboca 2019) Il cercatore di luce (Mondadori 2021), La sua ultima opera è Un paese felice
(Mondadori 2023)
Motivazione Gran Trofeo A Carmine Abate per l’opera “Un paese felice” (Mondadori)
per aver raccontato, ancora una volta, un pezzo d’Italia che non vuole essere dimenticata,
riportando alla luce vicende , immagini, affanni di una stagione che non è più ma che è simile a
mille altri drammi, alle lotte quotidiane per un angolo di cielo, che si possa chiamare casa. Il
ricordo diventa memoria, struggente ma anche intensamente dolorosa, la forza che spinge a non
arrendersi, a continuare a credere che sia possibile migliorare il destino di uomini e luoghi nella
forza di ideali che non mutano.
Giuseppe Lupo è docente di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. È autore di romanzi e saggi, con cui ha vinto
numerosi premi letterari, fra cui il premio Viareggio-Repaci e il premio Selezione Campiello e collabora alle pagine
culturali di «Avvenire» e del «Sole 24 Ore». È consulente presso l’editore Marsilio.
Dirige la collana “Novecento.0” presso Hacca Editore e la collana “Atlante
letterario” presso Morcelliana-Scholè.
Collabora alle pagine culturali del “Sole-24Ore”.
Fa parte degli Amici della Domenica (Premio Strega) e delle seguenti giurie di premi letterari:
Premio Giuseppe Berto, Premio Letteratura d’Impresa, Premio Giuseppe Dessì, Premio Carlo Levi,
Premio Omegna e, per l’anno 2018, Premio Mondello.
È autore dei romanzi “L’americano di Celenne” (Marsilio 2000; Premio Giuseppe Berto 2001,
Premio Mondello, Prix du premier roman 2002), “Ballo ad Agropinto (Marsilio 2004), “La carovana
Zanardelli” (Marsilio 2008; Premio Grinzane Cavour-Fondazione Carical, Premio Carlo Levi),
“L’ultima sposa di Palmira” (Marsilio 2011; Premio Selezione Campiello; Premio Vittorini),
“Viaggiatori di nuvole” (Marsilio 2013; Premio Giuseppe Dessì; tradotto in Ungheria), “L’albero di
stanze” (Marsilio 2015; Premio Alassio Centolibri; Premio Frontino-Montefeltro; Premio Palmi), “Gli
anni del nostro incanto” (Marsilio 2017; Premio Viareggio, Premio Corrado Alvaro, Premio Acri-
Padula), “Breve storia del mio silenzio” (Marsilio 2019), “Il pioppo del Sempione” (Aboca 2021),
“Tabacco Clan” (Marsilio 2022), della raccolta di scritti “Atlante immaginario. Nomi e luoghi di una
geografia fantasma” (Marsilio 2014) e del reportage letterario “A Praga con Kafka” (Giulio Perrone
Editore 2020).
Gran Trofeo
Motivazione A Giuseppe Lupo per l’opera “Tabacco Clan” (Marsilio)
per aver saputo aprire senza malinconia né tristezza la scatola dei ricordi di una generazione
serrata da un secolo che fuggiva e da un futuro straniero che si leggeva negli occhi di figli, quasi
sconosciuti. Tabacco Clan è l’epopea di una società che si chiude in se stessa per potersi
ritrovare, nel tentativo di eternare sentimenti, luoghi , volti e amicizie in una battaglia contro il
tempo, che inesorabile scava le vite delle persone “in quel tanto o poco che siamo stati.”

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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