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Dopo i successi di Massimo Venturiello con l’omaggio a Petrolini, Silvio
Orlando con “La vita davanti a sé” e “Testimone d’accusa” con Vanessa
Gravina e Giulio Corso la stagione teatrale del Casinò riprende e presenta
martedì 4 marzo ore 21.00 Nancy Brilli in “L’Ebreo”.
L’ebreo è uno dei testi più avvincenti di Gianni Clementi, nel quale albergano
diversi temi storicamente legati a un tempo apparentemente lontano che
risultano ancora oggi tristemente attuali. Ambientato a metà degli anni
Cinquanta, con il dichiarato intento di indagare l’animo umano e il grado di
aberrazione al quale si può arrivare pur di non perdere i privilegi acquisiti,
parliamo, in fondo, di Denaro (all’alba di quel “Boom” economico che, per
certi aspetti, ne rinvigorisce la sacralità), e del Potere che ne consegue e che
diventa il “leit motiv” della società degli anni a seguire fino ai giorni nostri
Martedì 4 marzo ore 21.00
NANCY BRILLI
L’Ebreo
Di Gianni Clementi
Con NANCY BRILLI
Fabio Bussolotti, Claudio Mazzenga
Scene Alessandro Chiti
Costumi Josè Lombardi
Regia Pierluigi Iorio
L’EBREO di Gianni Clementi Sinossi Con l’entrata in vigore delle leggi razziali italiane, nel 1938, si diffuse, tra
gli ebrei, la pratica di intestare a prestanome fidati i propri beni per metterli al riparo da probabili espropri,
per poi rientrarne in possesso in tempi migliori. Per questo motivo, Marcello e Immacolata Consalvi si
ritrovano ricchi dall’oggi al domani, intestatari di quattro appartamenti e due negozi del loro padrone,
catturato e deportato lontano dall’Italia. La fine della guerra coincide con l’inizio dell’attesa per i coniugi
Consalvi. L’azione si svolge nel 1956: nevica a Roma e le esitazioni di Marcello, ligio dipendente che mai
aveva dubitato del ritorno del padrone, cominciano pian piano a sciogliersi sotto le certezze di Immacolata,
sicura invece della sua morte. Proprio mentre si consolida la loro nuova condizione sociale ed economica,
dopo tredici anni, il Padrone bussa alla porta per reclamare le sue proprietà. Immacolata, però, non intende
rinunciare a quella vita cui, ben presto, si è abituata; convince, dunque, il marito a barricarsi in casa
negandosi anche a conoscenti e amici. Sull’orlo di una crisi di nervi, dopo giornate trascorse come reclusi, la
donna decide che l’unico modo per porre fine all’incubo sia eliminare l’Ebreo. Da quel momento si
succedono i colpi di scena, fino ad arrivare al finale della commedia con un evento tanto imprevedibile
quanto inaspettato.
Note di regia L’ebreo è uno dei testi più avvincenti di Gianni Clementi, nel quale albergano diversi temi
storicamente legati a un tempo apparentemente lontano che risultano ancora oggi tristemente attuali.
Ambientato a metà degli anni Cinquanta, con il dichiarato intento di indagare l’animo umano e il grado di
aberrazione al quale si può arrivare pur di non perdere i privilegi acquisiti, parliamo, in fondo, di Denaro
(all’alba di quel “Boom” economico che, per certi aspetti, ne rinvigorisce la sacralità), e del Potere che ne
consegue e che diventa il “leit motiv” della società degli anni a seguire fino ai giorni nostri. In uno spettro
ampio che va dalla commedia alla tragedia, la storia ruota intorno a due figure preminenti: il padrone
ebreo, personaggio continuamente citato, mai fisicamente presente in scena ma avvinghiato alla coscienza
di Marcello Consalvi, suo fedele ragioniere, e Immacolata, donna bellissima e volitiva, allo stesso tempo
cinica e, a tratti, violenta, a sua volta vittima di un’infelicità latente che prova a mascherare con
un’ostentata consapevolezza di sé. Il primo concede alla famiglia Consalvi una sorta di “sogno a tempo”,
con la speranza di rientrare in possesso dei suoi averi una volta tornato; la seconda afferra quel sogno per
cristallizzarne il tempo e farlo diventare solida realtà. Perenne carnefice del marito Marcello, la signora
Consalvi (all’apice della scalata sociale ed economica cui da sempre ambisce), non perde occasione per
denigrarlo, anche davanti agli amici, buttandogli in faccia continuamente la sua inadeguatezza per la nuova
condizione. Con una grande attenzione ai ritmi (serrati e coinvolgenti) e alla musica (che porge il braccio
alla prosa e, alle volte, detta i tempi dell’azione scenica), mettiamo in risalto il lato oscuro dei personaggi di
una commedia noir che riesce a divertire (per alcune situazioni al limite del grottesco) e creare suspence,
regalare sentimenti di tenerezza e finanche indignare (per la meschinità svelata dai personaggi), in una vera
e propria ridda di emozioni verso un finale decisamente inatteso.
Biglietti
- Platea Primo settore € 25,00
- Platea secondo settore € 20.00
- Galleria € 15.00
- Gruppo di 10 studenti con insegnante costo del biglietto in galleria € 5. (superiori a 10 € 4).
- Persone fragile con accompagnatore sconto del 50% ad entrambi.
- Associazioni con elenco dei soci presentato dal Presidente € 5 di sconto su abbonamenti.
Compagnie teatrali con elenco portato dal rappresentante € 5 di sconto su abbonamenti.
Servizio di Biglietteria presso botteghino del Teatro nei giorni: – martedì, giovedì, venerdì sabato, dalle ore
16.00 alle ore 20.00.
tutti i giorni, sino al 20 ottobre 2024 dalle h 16.00 alle 20.00 –
nei giorni degli spettacoli previsti in stagione, dall’h 16.00 alle 21.00.
Servizio di prevendita: Compagnia Teatro Dell’albero Biglietteria presso Porta Teatro Casinò di Sanremo tel
0184 595273 (negli orari indicati) Prenotazione libera cell. 347 7302028 e cell 333 7679409 whatsapp.
Emal info@ilteatrodellalbero.it
www.casinosanremo.it
Per acquisire i biglietti on line basta accedere al seguente indirizzo:
https://www.boxol.it/casinosanremo
L’EBREO
https://www.boxol.it/CasinoSanremo/it/event/l-ebreo-teatro-del-casino-di-sanremo/546373
Programma 2025
4 marzo, martedì ore 21.00
NANCY BRILLI
L’Ebreo
Di Gianni Clementi
Con NANCY BRILLI
Scene Toni Di Pace Costumi Giusy Giustino
Regia Pierluigi Iorio
13 marzo, giovedì ore 21.00
MASSIMO GHINI
Il Vedovo
tratto dal film di Dino Risi
con Massimo Ghini e Riccardo Rossi
Produzione Il Parioli teatro
30 marzo domenica ore 21.00
LUCA BARBARESCHI
November
Di David Mamet
CON LUCA BARBARESCHI, CHIARA NOSCHESE SIMONE COLOMBARI, NICO DI CRESCENZO, BRIAN BOCCUNI
REGIA CHIARA NOSCHESE SCENE LELE MORESCHI
18 aprile, venerdì ore 21.00
DEBORA CAPRIOGLIO E CORRADO TEDESCHI
Plaza Suite
di Neil Simon
traduzione di Maria Teresa Petruzzi
con Corrado Tedeschi e Deborah Caprioglio
regia di Ennio Coltorti
scena di Andrea Bianchi produzione Skyline Production coproduzione La Contrada
14 maggio, mercoledì ore 21.00
LINO GUANCIALE
Napoleone. La morte di Dio
di Davide Sacco
da Victor Hugo
con Lino Guanciale
e con Simona Boo, Amedeo Carlo Capitanelli
testo e regia Davide Sacco
aiuto regia Flavia Gramaccioni
scene Luigi Sacco costumi Daniele Gelsi
organizzazione Luigi Cosimelli produzione Ilaria Ceci
una produzione LVF – Teatro Manini di Narni