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RICERCHE E INCANTESIMI – Capitolo 5

DiPietro Sciandra

Feb 17, 2020

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Capitolo 5

Cavalcando sullo stesso cavallo, Gianni e Trojan incontrano due tipi, armati di ascia, ovvero i fratelli ascia. Uno dei due fratelli ascia dice a Trojan:

“Fermi! Dove andate?”

Trojan risponde al fratello ascia:

“Noi non ci fermiamo! Noi dobbiamo andare al quartier generale dei templari! Levatevi di mezzo!”

L’altro fratello ascia dice a Gianni e Trojan:

“Qual è lo scopo del vostro viaggio?”

Gianni risponde:

“Io devo cercare il vecchio della montagna Hasan ibn as-Sabbah alla fortezza d’Alamuth e lui deve cercare Achilles il terribile re brutale che opprime il suo popolo!”

Sentito dire questo; i fratelli ascia urlano:

“Voi siete chi noi cerchiamo! All’attacco!!”

I fratelli ascia stavano cercando proprio Gianni e soprattutto Trojan per fermare Trojan che vuole cercare Achilles, ma anche Gianni essendo alleato di Trojan viene coinvolto ovviamente. I fratelli ascia devono ostacolare chiunque cerchi Achilles il loro re. Gianni dice all’uomo ascia suo avversario:

“Ma che volete voi due da noi? Io cerco solo il vecchio della montagna e lui cerca Achilles!”

L’uomo ascia avversario di Gianni risponde a Gianni:

“Appunto perché voi due cercate Achilles noi due dobbiamo fermarvi! Achilles è il nostro re, mio e di mio fratello! Noi siamo i fratelli ascia!”

Gianni dice all’uomo ascia suo avversario:

“Io sono il prete Gianni e cerco il vecchio della montagna per sapere l’ubicazione della città di Shangri-La, lui è Trojan e vuole trovare Achilles per ucciderlo e salvare il suo popolo dalla brutalità di Achilles!”

L’uomo ascia avversario di Gianni dice a Gianni:

“Voi due non incontrerete nessuno e tantomeno ucciderete il nostro re! Voi due morirete! Combatti!”

Gianni dice all’uomo ascia suo avversario:

“Io troverò il vecchio della montagna e il mio amico Trojan troverà Achilles! Voi non ci fate paura! Combatti!”

Nel frattempo Trojan è di fronte all’uomo ascia suo avversario:

“Io troverò Achilles! Lui è un re brutale che sta devastando il mio popolo e io salverò la mia gente e tu non riuscirai a fermarmi!”

L’uomo ascia avversario di Trojan dice a Trojan:

“Tu non incontrerai il mio re, non ti permetterò di ucciderlo perché io ti ucciderò! Combatti!”

Simultaneamente, Trojan si difende con lo scudo dagli attacchi dell’uomo ascia suo avversario e Gianni si difende con lo scudo dagli attacchi dell’uomo ascia suo avversario. Poi attaccando entrambi con la spada ripetutamente; Gianni uccide l’uomo ascia suo avversario e Trojan uccide l’uomo ascia suo avversario. Gianni e Trojan hanno ucciso i fratelli ascia ma Gianni e Trojan non sono riusciti ad avere informazioni dai fratelli ascia al servizio di Achilles per sapere informazioni su Achilles.

Asciugate le lame delle spade sporche di sangue dei fratelli ascia, rispettivamente da Gianni e da Trojan; entrambi sanno di dover tentare la prossima volta incontrando dei nemici di avere delle informazioni dai nemici invece di darle ai nemici e soprattutto fare in modo di avere informazioni prima di combattere perché data la brutalità dei combattimenti; uccidendo i nemici; Trojan e Gianni non potranno avere informazioni utili per le loro ricerche.

Finalmente raggiunto il quartier generale dei templari, Gianni e Trojan possono stare tranquilli senza dover combattere e potersi riposare. Ritornato Gianni al quartier generale dei templari stavolta insieme a Trojan; Gianni spiega al templare dall’aspetto impressionante che ha un avvoltoio appoggiato sulla spalla che egli aveva già accolto Gianni prima di partire. Gianni spiega al templare perché Gianni ha deciso di non rientrare in Inghilterra e di gettarsi invece in questa avventura. “E così, amico, sei uno spirito avventuroso!” esclama ridendo l’enorme templare. “Io sono Godric de Villebonne, tesoriere del quartier generale di San Giovanni d’Acri! Accogliamo tutti i cristiani nel nostro santuario! Desideri trascorrere la notte qui? Il pasto e il giaciglio ti costeranno 2 pezzi d’oro! Posso anche venderti cose che ti potrebbero essere utili nell’impresa! Ma sarà ancora più utile un’informazione che ti darò più tardi…A proposito chi è costui accanto a te?”

Ora c’è il problema, momento critico. Il templare ha detto di accogliere non tutti ma tutti i cristiani e Trojan è pagano ovvero chi pratica il paganesimo e si dice di ciò che si rifà a una concezione del mondo propria del paganesimo. Il paganesimo è l’insieme delle religioni politeistiche e specificatamente quelle dell’antichità greco-romana.

Il prete Gianni dice al templare:

“Questo è Trojan! Mio alleato nella mia ricerca verso la città di Shangri-La! Lui mi aiuta a trovare Hasan ibn as-Sabbah per rivelarmi l’ubicazione della città dell’immortalità e della felicità e io lo aiuto a trovare il suo acerrimo nemico il re brutale Achilles che opprime il suo popolo!”

Non molto soddisfatto della spiegazione di Gianni, il templare Godric de Villebonne con dubbio chiede a Gianni:

“Ma lui è pagano?”

Gianni risponde:

“Si, ma un eroe che combatte per liberare il suo popolo! Dov’è il problema?”

Urlando il templare dice:

“Qui non sono ammessi pagani! Io non accolgo chi non conosce Dio o non vuole conoscerlo! Vi vendo quello che vi serve ma andate via subito!!”

Trojan dice a Godric:

“Io non conosco Dio! Ma io combatto per liberare il mio popolo da un re tiranno! Questo non basta?”

Godric dice a Trojan:

“Non basta la giusta causa per fare il volere di Dio! Per chi è pagano la causa è eroismo e non benedizione! Un popolo senza Dio non avrà alcuna benedizione e comunque il popolo non avrà mai salvezza senza Dio! Solo la libertà non basta perché senza Dio tutto diventa più lecito anche il male previsto da Dio, quindi fuori dalle sue regole! Comprate e andate via! Questo è tutto ciò che io posso vendervi! Scegliete!”

-Provviste 3 razioni 3 pezzi d’oro

-Coltello da lancio 2 pezzi d’oro

-Otre d’acqua 1 pezzo d’oro

-Torce 1 pezzo d’oro

-Daga d’argento 3 pezzi d’oro

-Arco e frecce 2 pezzi d’oro

-Mazzo di carte 2 pezzi d’oro

Trojan e Gianni dispongono di 19 pezzi d’oro ma bisogna assolutamente scordarsi di mangiare e dormire qui, perché non potendo restare Trojan perché pagano e ospite indesiderato, anche Gianni dovrà andarsene. Quindi bisogna comprare l’occorrente dal templare e cercarsi un altro posto per andare a dormire. Gianni dice a Godric:

“Io voglio le tre razioni di cibo, l’otre d’acqua e il coltello da lancio!”

Godric dice a Gianni:

“Tu mi devi 6 pezzi d’oro!”

Trojan dice a Gianni:

“Aspetta! Io voglio la daga d’argento!”

Gianni dice a Trojan:

“Si! Altro?”

Trojan dice a Gianni:

“No! Questa mi basta come arma alternativa!”

Gianni dice a Godric:

“Quant’è tutto?”

Godric dice a Gianni:
“In tutto voi mi dovete 9 pezzi d’oro!”

Pagato il conto e presa la merce, Gianni e Trojan avendo ancora 10 pezzi d’oro ed essendo loro costretti a dormire altrove perché essendo Trojan pagano e ospite indesiderato dal templare; anche Gianni giustamente pur essendo cristiano deve essere costretto ad andarsene insieme a Trojan per restare insieme. Con 10 pezzi d’oro rimanenti e un buon rifornimento di armi e cibo sperando di essere desiderati senza strani requisititi; Trojan e Gianni, essendosi oramai fatta sera, entrambi cercano una locanda accogliente dove trascorrere la notte.

Gianni e Trojan giungono rapidamente davanti a un’insegna dai colori invitanti. Questa locanda sembra accogliente e Trojan e Gianni decidono di passare la notte qui: Gianni e Trojan riprenderanno all’alba il viaggio verso le montagne. Gianni lega il cavallo e Gianni e Trojan entrano nella locanda. Una folla rumorosa riempie la sala della locanda, e all’ingresso di Trojan e Gianni la conversazione si fa più vivace. Gianni cammina rapido verso il bancone e Gianni chiede al proprietario quanto verrà a costare un letto per la notte. Il proprietario risponde a Gianni:

“La tariffa usuale è di tre pezzi d’oro! E posso procurarti anche un pasto caldo per altri due pezzi d’oro!”

La somma è di 5 pezzi d’oro ma bisogna raddoppiarla, perché la tariffa è per due ospiti ovvero Gianni ma anche Trojan. Quindi 5 pezzi d’oro per due diventano 10 pezzi d’oro e finirebbero i pezzi d’oro in possesso di Gianni e Trojan. Che fare?

Gianni preso dalla sua generosità vuole pagare sia per mangiare che per dormire anche per Trojan, Trojan consiglierebbe di consumare le provviste e pagare solo per dormire. Alla fine, dovendo conservare i pezzi d’oro o le provviste, avendo già le armi, meglio conservare le provviste, Gianni paga 10 pezzi d’oro, finendo tutto l’oro in suo possesso, per mangiare e per dormire per due persone ovvero per sé e per Trojan.

Il locandiere serve due piatti fumanti di cavolo bollito e selvaggina, uno a Gianni e uno a Trojan. Mentre Trojan e Gianni consumano questi pasti sostanziosi, Gianni interroga l’oste:

“Sai dirmi se tra i tuoi clienti c’è qualcuno che ha viaggiato fuori da San Giovanni d’Acri negli ultimi tempi?”

Sfortunatamente il locandiere vede passare tanta gente, ma egli non conosce nessuno di preciso. Ad ogni modo il locandiere indica tre clienti dall’aspetto interessante, il locandiere consiglia di rivolgersi ad uno di essi: un uomo magro e barbuto vestito di nero, un vecchio dall’aria sagace, ed un uomo vigoroso, un nomade del deserto. Forse uno di questi uomini possiede delle informazioni utili per il lungo viaggio che Trojan e Gianni devono affrontare. Trojan dice a Gianni:

“Io vado dall’uomo in nero!”

Gianni dice a Trojan:

“Io vado dal vecchio! Ma dopo insieme noi andremo dal nomade!”

Trojan dice a Gianni:

“D’accordo!”

Trojan va dall’uomo in nero. L’uomo in nero si presenta:

“Il mio nome è Jamal, signore, e sono anch’io un viaggiatore! Cerco fortuna in queste vaste contrade, sebbene la mia vita non sia quella delle armi!”

Trojan spiega di essere diretto alla fortezza di Alamuth e Trojan vede il suo volto illuminarsi. Jamal dice a Trojan: “Dunque attraverserai i villaggi delle colline, ai piedi del covo del vecchio della montagna, quella vecchia volpe! Ti attendono grandi difficoltà, signore, ma uno dei miei amici, Hassidin vive in uno di quei villaggi, Alazar! Vai da lui e presentati a mio nome: lui ti aiuterà per quanto gli è possibile! Ecco la chiave della sua casa, se lui non fosse al villaggio! La troverai senza difficoltà: sorge sulla piazza principale, ma è leggermente isolata rispetto alle altre!”

Un sorriso rischiara il suo volto barbuto, e porge a Trojan una chiave di ferro. La conversazione prosegue e Jamal chiede a Trojan di raccontare le sue imprese.

Nel frattempo, Gianni sta dal vecchio. Gianni aveva chiesto se la sua compagnia lo importunava. “Al contrario!” rispondeva il vecchio invitando Gianni al tavolo. Gianni scopriva che il suo nome è Sol, e conosceva bene i villaggi delle colline di Alamuth. Il vecchio diceva a Gianni:

“Mio cugino Abdalsan vi lavora come speziale! Potresti rendermi un servizio? Portagli questa fiala di pozione a base d’erbe, che mi ha richiesto! Sono certo che per ripagare la tua gentilezza farà il possibile per aiutarti a penetrare nella fortezza! Come speziale del villaggio probabilmente conosce la parola d’ordine che permette di entrare!”

Soddisfatto per la fortuna inaspettata, Gianni intasca la fiala. Ora Gianni ha un prezioso alleato, nientemeno che alle porte della fortezza. Il vecchio Sol si scusa e prende congedo per la notte. Gianni si reca intanto dal nomade aspettando Trojan.

Trojan e Gianni come d’accordo si incontrano sedendosi di fronte al nomade: prima nessuno dei due aveva notato la sua faccia così arrossata. Il nomade dice bofonchiando con voce impastata a Trojan e Gianni:

“Salute a voi! Cosa volete da Slobb, il più abile cammelliere di queste contrade?”

Trojan e Gianni gli parlano della loro meta e tentando di strappargli qualche informazione sulla strada da seguire, ma Trojan e Gianni capiscono subito che Slobb è completamente ubriaco. Slobb articola a fatica a Trojan e Gianni:

“Stranieri, ecco cosa dovete fare! Dovete prendere la strada che…”

Slobb crolla sul tavolo russando. Trojan e Gianni tentano di svegliarlo, ma i loro sforzi sono vani. Avendo rimediato Trojan la chiave della casa di Hassidin del villaggio di Alazar e invece Gianni ha rimediato una fiala da consegnare allo speziale Abdalsan, essendo inutile svegliare Slobb addormentatosi sul tavolo; completamente soddisfatti per le cose conseguite; Trojan e Gianni possono finalmente andare a dormire.

La camera che il locandiere ha riservato è confortevole. Tuttavia il pensiero della partenza imminente rende ansiosi Trojan e Gianni che continuano a rigirarsi a lungo tra le coperte; poi lentamente Trojan e Gianni scivolano in sonni da strane immagini: giganteschi draghi verdi che volteggiano sulle loro teste, una magica armatura scintillante, un vortice che li trascina lontano, attraverso lo spazio ed il tempo…

Il mattino seguente Trojan e Gianni attraversano sullo stesso cavallo San Giovanni d’Acri e raggiungono la porta della città. Al passaggio di Gianni e Trojan la gente si ferma: alcuni rivolgono un cenno di saluto, altri lanciano occhiate piene d’odio. Le guardie che sorvegliano l’ingresso della città, stupite di vedere Gianni ancora qui dopo la partenza di re Riccardo, le guardie augurano comunque buon viaggio a Gianni ma anche a Trojan pur non conoscendolo.

Ben presto la città è solo un punto lontano all’orizzonte, dietro Trojan e Gianni. Gianni e Trojan imboccano la strada verso la distesa rocciosa.

Attraversando la distesa rocciosa, improvvisamente, Trojan e Gianni vengono fermati da due uomini molto grossi e muscolosi. Uno dei due è armato di spada e l’altro è armato di ascia. I due uomini forzuti si somigliano in modo impressionante come se essi fossero la stessa persona, loro sono due gemelli. Preoccupati Gianni e Trojan si devono per forza fermare e scendere entrambi da cavallo. Gianni dice ai due uomini forzuti:

“Chi siete? Che volete? Altri due fratelli ascia?”

L’uomo forzuto con l’ascia dice a Gianni:

“Ma chi sono i fratelli ascia? Noi due non siamo chi tu credi! Eppoi noi due non siamo fratelli ma gemelli! Io sono Igor e lui con la spada è il mio gemello Kaor! Chi siete voi due?”

Gianni dice a Igor:

“Io sono il prete Gianni! Io sono un grande uomo di chiesa ed io sto cercando informazioni per raggiungere il vecchio della montagna Hasan ibn as-Sabbah per farmi rivelare l’ubicazione della città di Shangri-La! Lui è il guerriero Trojan esperto di arti marziali alla ricerca del re brutale Achilles che opprime e sottomette il suo popolo!”

Kaor dice a Trojan:

“Allora voi non siete minacciosi! Noi non abbiamo motivo di ostacolarvi eppoi noi non possiamo metterci contro un uomo di chiesa!”

Il carisma del prete Gianni ha funzionato. Gianni ha saputo convincere i gemelli Kaor e Igor a non combattere ma piuttosto ad allearsi a lui. Chiarita bene la situazione e descritti bene gli scopi di una ricerca per trovare il vecchio della montagna e per trovare il malvagio Achilles; Kaor e Igor sono ben pronti ad aiutare Trojan e Gianni nella loro pericolosa avventura, credendo loro nel bene e voler distruggere i tiranni essendo loro due rimasti orfani molto anzi troppo presto.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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