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RAFFAELE POGGIO usa il linguaggio dei segni nel videoclip del suo nuovo singolo per abbattere le barriere comunicative

DiPaul Polidori

Gen 27, 2025

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Una parola semplice, spesso trascurata, sottovalutata e data per scontata, ma capace di cambiare prospettiva, irradiando luce anche nelle giornate più cupe ed ordinarie, con la forza che racchiude in sé: “Grazie”. Con il suo nuovo singolo, disponibile in tutti i digital store per Attic Records/Altafonte Italia, il cantautore, attore e showman torinese Raffaele Poggio invita il pubblico a riflettere sul potere della riconoscenza, restituendo significato ai gesti quotidiani e mostrando come la gratitudine possa mutare in un atto di intima connessione.

Ascolta su Spotify.

Ma cosa significa davvero ringraziare? E cosa accade, dentro di noi, quando ci fermiamo a dire “Grazie”? Ringraziare significa rallentare, riconoscere e apprezzare ciò che di prezioso abbiamo ricevuto, riscoprendo la virtù trasformativa di una parola che unisce e accorcia le distanze. E quando ci spogliamo di orgoglio e timori, e ci ricordiamo di esprimere riconoscenza, dentro di noi accade qualcosa di straordinario: attiviamo un processo che stimola la produzione di serotonina e dopamina, i cosiddetti ormoni della felicità, creando un senso di appagamento, gioia e benessere. Ringraziare non è quindi solo un gesto verso chi ci circonda, ma un atto che cambia il nostro stato mentale, aumentando la consapevolezza del presente, e rafforzando i legami.

In un momento storico in cui le relazioni si frammentano e la velocità della quotidianità spesso ci distrae dal valore dei gesti più semplici, “Grazie” si fa spazio per la sua immediatezza e per una sincerità d’intenti a cui è impossibile rimanere indifferenti. Il brano, scritto dallo stesso Poggio e composto e prodotto da Stefania Tasca, si sviluppa intorno a un ritornello diretto e memorabile, che, ripetendo 9 volte il suo titolo, diventa un mantra per spostare il focus su quei momenti che spesso passano inosservati, ma che definiscono il senso del nostro esistere.

“Grazie” è un progetto che trova il suo effettivo compimento sotto l’aspetto visivo, perché è il videoclip ufficiale che lo accompagna a fare la differenza: diretto dai Knowhere Studiosutilizza il linguaggio dei segni per sottolineare come la gratitudine possa superare ogni barriera. I gesti diventano protagonisti, rendendo una canzone un collante tra mondi che raramente si incontrano nella musica mainstream.

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«Volevo che questo progetto andasse oltre la musica – racconta Poggio –. Il linguaggio dei segni è un omaggio a chi ogni giorno trova modi alternativi per comunicare emozioni e sentimenti. È nei dettagli che la gratitudine diventa tangibile. Ho tratto ispirazione da una storia personale che mi ha colpito profondamente. Ho avuto il piacere di conoscere Dario, un giovane fan che ha perso l’udito e ha gravi problemi di vista, ma che nonostante ciò è un appassionato di cultura. Non potendo ascoltare la mia musica, Dario legge i contenuti e gli articoli che ne parlano. Per lui, e per tutti coloro che affrontano difficoltà simili, ho cercato rendere il mio messaggio più accessibile, dimostrando che la musica può arrivare anche dove le parole non riescono».

Guarda il video.

Una narrazione sonora e visiva che glorifica l’amore in tutte le sue forme, un simbolo di apertura e inclusione che incoraggia a superare le barriere comunicative e tutti quei confini che, molto spesso, sono definiti solo dalla nostra mente.

Ma “Grazie” non è una dedica a senso unico, bensì un invito a chi ascolta a ritrovarsi in quelle frasi che troppo spesso dimentichiamo, o ci vergogniamo a pronunciare, e in quei motti di affetto che quotidianamente passano inosservati, tra priorità accessorie e rincorse utopiche. Frasi e attenzioni che vanno ben oltre l’essere un omaggio alla persona amata, agli amici, alla famiglia, diventando una chiamata all’azione volta a valorizzare i piccoli gesti che rendono speciale ogni rapporto.

Contemporaneamente al lancio del singolo, Raffaele Poggio continua il suo percorso artistico con nuovi progetti e appuntamenti live. Tra i più attesi, il “Latin Project”: un’esplorazione musicale che unisce grandi classici latini e brani originali. Inoltre, ogni venerdì sera, l’artista si esibisce al MI AMOR VIP CLUB di Torino nello show Magic Boys, un’esperienza unica che fonde energia, musica e intrattenimento.

Torinese di nascita e anima latina per vocazione, Raffaele Poggio è un creativo poliedrico e instancabile, che non smette mai di cercare nuovi modi per raccontarsi e raccontare. Con “Grazie”, conferma la sua capacità di trasformare la semplicità in qualcosa di straordinario, invitando il pubblico a riscoprire il potere di una parola che, oggi più che mai, merita di essere pronunciata, espressa e vissuta.

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Biografia.
Raffaele Poggio, nato a Torino nel 1980 sotto il segno del Sagittario, è un artista poliedrico con una carriera che spazia tra serie TV, spot pubblicitari, cinema, teatro e musica. Attore e cantante, Raffaele è anche il responsabile di un’attività di intrattenimento musicale per eventi. Affermato artista indipendente a livello nazionale e in America Latina, la sua passione per la musica nasce da ragazzino, influenzato dalla sorella con cui ascoltava brani degli anni ’80 e ’90. Dopo essersi avvicinato al canto e aver studiato con insegnanti privati, la sua carriera artistica ha preso ufficialmente il via. Raffaele ha fatto parte di diverse band e collaborato con vari artisti, affrontando spesso tematiche personali che lo mettono a nudo, rivelando tutte le sue debolezze. La sua sensibilità lo porta ad utilizzare frasi ermetiche, offrendo a ciascuno la libertà di interpretazione. La sua recitazione in teatro è caratterizzata da energia e passione, sostenuta dalla filosofia orientale e dalla meditazione, che lo aiutano a vivere pienamente ogni momento. Oggi, Raffaele Poggio si dedica alla musica, al teatro, al cinema e all’intrattenimento, continuando a crescere e ad evolversi come artista e come persona.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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