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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 8

DiPietro Sciandra

Apr 19, 2020

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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 8

A cura di Pietro Sciandra

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15 domande a cui rispondere. Tutti pronti? Si parte!

Inferno-Canto VI

1.Al tornar de la mente, che si chiuse

dinanzi a la pietà d’i due cognati,

che di trestizia tutto mi confuse,

novi tormenti e novi tormentati

mi veggio intorno, come ch’io mi mova

e ch’io mi volga, e come che io guati.

Dante Alighieri si trova tra due fiumi Acheronte e Dite, ma in quale cerchio?

A.Quinto

B.Secondo

C.Quarto

D.Terzo

2.Io sono al terzo cerchio, de la piova

etterna, maledetta, fredda e greve;

regola e qualità mai non l’è nova.

Grandine grossa, acqua tinta e neve

per l’aere tenebroso si riversa;

pute la terra che questo riceve.

Cerbero, fiera crudele e diversa,

con tre gole caninamente latra

sovra la gente che quivi è sommersa.

Chi sono puniti al terzo cerchio?

A.I golosi

B.I lussuriosi

C.Gli avari e i prodighi

D.Gli iracondi

3.Come si chiama la regola dell’inferno a cui sono soggetti i dannati?

A.Pandemonio

B.Contrappasso

C.Viceversa del peccato

D.Abigeato

4.Difatti i golosi che misero per finalità della vita il cibo e il bere, senza alcuna misura, attratti per voracità dal piacere dei sensi, ora i golosi giacciono in terra come?

A.Come topi divorando tutto ciò che capita

B.Come maiali in un porcile

C.Nell’umiliante e volgare miscuglio della terra fangosa e dell’acqua sudicia e gelida, in un’atmosfera tenebrosa

D.Mangiando persino i cadaveri, quindi al punto da diventare cannibali

5.Cerbero (in foto) animale mitologico e mostruoso in forma di cane, con tre e talora con più teste, guardiano della porta infernale. Nella leggenda è figlio di Tifeo e di Echidna. Ma da chi fu addormentato Cerbero con il suono della lira?

A.Orfeo

B.Enea

C.Ercole

D.Admeto

6.Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,

e ‘l ventre largo, e unghiate le mani;

graffia li spirti, iscoia ed isquatra.

Urlar li fa la pioggia come cani;

de l’un de’ lati fanno a l’altro schermo;

volgonsi spesso i miseri profani.

Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo,

le bocche aperse e mostrocci le sanne;

non avea membro che tenesse fermo.

L’urlo non è determinato da Cerbero ma da chi o cosa?

A.Da Dante Alighieri avendo paura a passare Cerbero

B.Dal flagello della pioggia

C.Dalle anime dannate dei golosi che mangiano anche se non vogliono

D.Da Virgilio impressionato e spaventato da Cerbero

7.E ‘l duca mio distese le sue spanne,

prese la terra, e con piene le pugna

la gittò dentro a le bramose canne.

Qual è quel cane ch’abbaiando agogna,

e si racqueta poi che ‘l pasto morde,

ché solo a divorando intende e pugna,

cotai si fecer quelle facce lorde

de lo demonio Cerbero, che ‘ntrona

l’anime sì, ch’esser vorrebber sorde.

Cosa getta Virgilio a Cerbero?

A.Fango

B.Terra

C.Sassi

D.Grandine

8.Noi passavam su per l’ombre che adona

la greve pioggia, e ponavam le piante

sovra lor vanità che par persona.

Elle giacean per terra tutte quante,

fuor d’una ch’a seder si levò, ratto

ch’ella ci vide passarsi davante.

“O tu che se’ per questo ‘nferno tratto”,

mi disse, “riconoscimi, se sai:

tu fosti, prima ch’io disfatto, fatto.”

Come si chiama il concittadino che Dante riconosce?

A.Cecilio

B.Gianciotto

C.Ciacco

D.Rufo

9.E io a lui: “L’angoscia che tu hai

forse ti tira fuor de la mia mente,

sì che non par ch’i’ ti vedessi mai.

Ma dimmi chi tu se’ che ‘n sì dolente

loco se’ messo, e hai sì fatta pena,

che, s’altra è maggio, nulla è sì spiacente”. 

Ed elli a me: “La tua città, ch’è piena 

d’invidia sì che già trabocca il sacco,

seco mi tenne in la vita serena.

Voi cittadini mi chiamaste ___:

Che nome manca su ___?

A.Ciacco

B.Fiacco

C.Smacco

D.Scacco

10.Come sostantivo che significa Ciacco?

A.Buono

B.Nobile

C.Guerriero

D.Porco

11.Ma perché Ciacco è all’inferno?

A.Essendo stato lussurioso

B.Essendo stato violento

C.Essendo stato goloso

D.Essendo stato prodigo

12.Per la dannosa colpa de la gola,

come tu vedi, a la pioggia mi fiacco.

E io anima trista non son sola,

ché tutte queste a simil pena stanno

per simil colpa”. E più non fé parola.

Io li rispuosi: “Ciacco, il tuo affanno

mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ‘nvita;

ma dimmi, se tu sai, a che verranno

li cittadin de la città partita;

s’alcun v’è giusto; e dimmi la cagione

per che l’ha tanta discordia assalita”.

Che opera studiò Dante Alighieri?

A.Eneide

B.Perseide

C.Criseide

D.Ercoleide

13.E quelli a me: “Dopo lunga tencione

verranno al sangue, e la parte selvaggia

caccerà l’altra con molta offensione.

Poi appresso convien che questa caggia

infra tre soli, e che l’altra sormonti

con la forza di tal che testé piaggia.

Il feudalesimo, abbattuto in apparenza con l’età comunale, continuava a vivere nella città di Firenze per mezzo della nobiltà che, abbandonati i castelli, si era ricostituita con altre forze, facendo affidamento sulla gente nuova venuta dal contado. Si era formata una nuova nobiltà, nel frattempo, e gli ordini politici non erano in grado di amalgamare le antiche casate e le loro clientele con i nuovi magistrati, il popolo delle arti maggiori e il popolo minuto o delle arti minori. Gli antagonismi facevano capo, nella Firenze guelfa, ai due partiti dei Bianchi, capitanati da ___, e dei Neri, guidati da ___. Cosa manca su ___?

A.Alberto di Acquasparta/Buondelmonte dei Buondelmonti 

B.Vieri dei Cerchi/Corso Donati

C.Ciacco/Gianciotto

D.Paolo Malatesta da Polenta/Cante Gabrielli da Gubbio

14.Dopo la battaglia di Campaldino si acuì l’invidia e l’odio tra la famiglia Donati e la famiglia Cerchi. Ma in che anno ci fu la battaglia di Campaldino?

A.1289

B.1277

C.1263

D.1293

15.I Neri attrassero alla loro politica Bonifacio VIII, che già desiderava il dominio di Firenze e della Toscana, sollecitando la rinuncia dei diritti dell’impero, rappresentati da Alberto d’Austria. Riuscita inefficace l’opera di paciere a Firenze del cardinale di Acquasparta, il papa inviò Carlo di Valois, che s’impadronì della città il 4 novembre 1301. Ai Neri furono restituiti i diritti ed il governo del Comune. Dal gennaio 1302 sino all’ottobre si ebbero le proscrizioni dei Bianchi. Tra questi, il 27 gennaio, Dante fu condannato dal podestà Cante Gabrielli da Gubbio; e nuovamente condannato il 10 marzo.

Quanti canti dell’inferno della Divina Commedia scrisse Dante Alighieri a Firenze prima dell’esilio?

A.I primi dieci

B.I primi tre

C.I primi sette 

D.I primi sedici

Elenco risposte esatte

1.D

2.A

3.B

4.C

5.A

6.B

7.A

8.C

9.A

10.D

11.C

12.A

13.B

14.A

15.C

Giudizio finale

Risposte esatte giudizio

Da 0 ad 8 scarso

Da 9 a 12 buono

Da 13 a 15 esperto

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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