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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 4

DiPietro Sciandra

Gen 24, 2020

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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 4

A cura di Pietro Sciandra

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15 domande a cui rispondere. Tutti pronti? Si parte!

Inferno-Canto III

1.Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.

E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna

che girando correva tanto ratta,

che d’ogne posa mi parea indegna;

Per Dante Alighieri cosa è la fama che dà il ricordo di una colpa?

A.Uno spreco di tempo

B.Una maledizione

C.Una seconda vita

D.Una cattiva opportunità

2.E dietro le venìa sì lunga tratta

di gente, ch’i’ non averei creduto

che morte tanta n’avesse disfatta.

Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,

vidi e conobbi l’ombra di colui

che fece per viltade il gran rifiuto.

Colui è Celestino V (in foto). Così videro concordemente i primi commentatori da Pietro di Dante sino a Iacopo della Lana. Pietro di Morrone fu eletto pontefice il 5 luglio 1294, in età di 79 anni. Egli era nato ad Isernia nel 1215. Entrato dapprima nella badia benedettina di Faifoli, presso Benevento, egli sentì fortemente la vocazione eremitica e si ritirò sul monte Morrone e sulla Maiella. Egli fu eletto papa alla morte di Niccolò IV. Incoronato a L’Aquila nell’agosto del 1294, dopo cinque mesi di pontificato egli lesse ai cardinali la formula della propria abdicazione. Gli successe Bonifacio VIII. Egli morì nel castello di Fumone, presso Alatri nel 1296, e egli fu sepolto a L’Aquila nella basilica di Collemaggio. Nel 1313 Clemente V lo canonizzò. 

Ma di che peccatori sta trattando Dante Alighieri?

A.Codardi

B.Simoniaci

C.Ignavi

D.Traditori

3.Incontanente intesi e certo fui

che questa era la setta d’i cattivi,

a Dio spiacenti e a’ nemici sui.

Questi sciaurati, che mai non fur vivi,

erano ignudi e stimolati molto

da mosconi e da vespe ch’eran ivi.

Elle rigavan lor di sangue il volto,

che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi

da fastidiosi vermi era ricolto.

Di quali peccatori si tratta che non vollero cedere ad alcuno stimolo né del bene, né del male, che essi subiscono nelle carni la pena delle punture dei mosconi e delle vespe?

A.Pusillanimi

B.Ignavi

C.Simoniaci

D.Abigei

4.E poi ch’a riguardar oltre mi diedi,

vidi genti a la riva d’un gran fiume;

per ch’io dissi: “Maestro, or mi concedi

ch’i’ sappia quali sono, e qual costume

le fa di trapassar parer sì pronte,

com’ i’ discerno per lo fioco lume”.

Il fiume è l’Acheronte, ma dal greco che significa Acheronte?

A.Fiume dei morti

B.Fiume di sangue

C.Fiume di fango

D.Fiume del dolore 

5.Ed elli a me: “Le cose ti fier conte

quando noi fermerem li nostri passi

su la trista riviera d’Acheronte”.

Allor con li occhi vergognosi e bassi,

temendo no ‘l mio dir li fosse grave,

infino al fiume del parlar mi trassi.

Ed ecco verso noi venir per nave

un vecchio, bianco per antico pelo,

Chi è il vecchio, bianco per antico pelo?

A.Caronte

B.Virgilio

C.Noè

D.Mosè

6.Gridando: “Guai a voi, anime prave!

Non isperate mai veder lo cielo:

i’ vegno per menarvi a l’altra riva

ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo.

E tu che se’ costì, anima viva,

pàrtiti da cotesti che son morti”.

Caronte intuisce di parlare con un uomo vivo, ovvero Dante Alighieri. Ma cosa si intende con in caldo e ‘n gelo?

A.Fiume bollente di fuoco e fiume gelido di neve

B.Calore e freddo

C.Fiamme e ghiaccio

D.Terra di fuoco e terra di neve

7.Ma poi che vide ch’io non mi partiva,

disse: “Per altra via, per altri porti

verrai a piaggia, non qui, per passare:

più lieve legno convien che ti porti”.

E ‘l duca lui: “Caron, non ti crucciare:

vuolsi così colà dove si puote

ciò che si vuole, e più non dimandare”.

Quinci fuor quete le lanose gote

al nocchier de la livida palude,

che ‘ntorno a li occhi avea di fiamme rote.

Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,

cangiar colore e dibattero i denti,

ratto che ‘nteser le parole crude.

Bestemmiavano Dio e lor parenti,

l’umana spezie e ‘l loco e ‘l tempo e ‘l seme

di lor semenza e di lor nascimenti.

Di chi o di cosa non ha più paura Dante Alighieri?

A.La barca di Caronte che è un relitto

B.Il fiume Acheronte fatto di fango e di calore torbido delle acque

C.Virgilio

D.Caronte

8.Poi si ritrasser tutte quante insieme,

forte piangendo, a la riva malvagia

ch’attende ciascun uom che Dio non teme.

Caron dimonio, con occhi di bragia

loro accennando, tutte le raccoglie;

batte col remo qualunque s’adagia.

Come d’autunno si levan le foglie

l’una appresso de l’altra, fin che ‘l ramo

vede a la terra tutte le sue spoglie,

similemente il mal seme ___

Che manca su ___?

A.All’amo

B.D’Adamo

C.Che non amo

D.Che critichiamo

9.Gittansi di quel lito ad una ad una,

per cenni come augel per uso richiamo.

Così sen vanno su per l’onda bruna,

e avanti che sien di là discese,

anche di qua nuova schiera s’auna.

“Figliuol mio”, disse ‘l maestro cortese,

“quelli che muoion ne l’ira di Dio

tutti convegnon qui d’ogne paese;

e pronti sono a trapassar lo rio,

ché la divina giustizia li sprona,

sì che la tema si volve in disio.

Le anime sono paragonate all’uccello, che vola rapidamente e torna, a un cenno di richiamo, al falconiere. Caronte è il solo demonio che molto si avvicina all’uomo. Più che un demonio egli sembra un vecchio rozzo e vivace, brusco, facile all’ira, che comanda per cenni, che batte col remo e gitta fuoco dagli occhi ad ogni minima esitazione. 

Invece chi c’è al contrario essendo più lontano dall’uomo essendo il gradino più basso di tutta la scala demoniaca?

A.Gli atei

B.I simoniaci

C.Lucifero

D.I barattieri

10.Quinci non passa mai anima buona;

e però, se Caron di te si lagna,

ben puoi sapere omai che ‘l suo dir suona”.

Finito questo, la buia campagna

tremò sì forte, che de lo spavento

la mente di sudore ancor mi bagna.

La terra lagrimosa diede vento,

che balenò una luce vermiglia

la qual mi vinse ciascun sentimento;

e caddi come l’uom cui sonno piglia.

All’epoca di Dante Alighieri come veniva creduto il terremoto?

A.L’inferno che si apre risucchiando le persone

B.Lucifero che sta per uscire da sottoterra

C.Il fuoco che smuove la terra

D.Il vento che si nasconde in terra

Inferno-Canto IV

11.Nel primo cerchio, chi incontra Dante Alighieri?

A.Le anime degli ignavi e degli atei

B.Le anime degli ingordi e degli avari 

C.Le anime dei bambini morti senza il battesimo e degli uomini virtuosi vissuti prima di Cristo 

D.Le anime degli iracondi e dei violenti

12.Ruppemi l’alto sonno ne la testa

un greve truono, sì ch’io mi riscossi

come persona ch’è per forza desta;

e l’occhio riposato intorno mossi,

dritto levato, e fiso riguardai

Che è successo da poco a Dante Alighieri?

A.Dante era caduto a terra ed ora Dante riacquista i sensi

B.Dante si era addormentato sulla barca di Caronte ed ora Dante si è svegliato

C.Dante si rende conto di essere l’unico vivo in mezzo a tutti morti

D.Dante si sente svenire per il troppo caldo infernale essendo lui l’unico vivo

13.Per conoscer lo loco dov’ io fossi.

Vero è che ‘n su la proda mi trovai

de la valle d’abisso dolorosa

che ‘ntrono accoglie d’infiniti guai.

Oscura e profonda era e nebulosa

tanto che, per ficcar lo viso a fondo,

io non vi discernea alcuna cosa. 

“Or discendiam qua giù nel cieco mondo”,

cominciò il poeta tutto smorto.

“Io sarò primo, e tu sarai secondo.”

E io, che del color mi fui accorto,

dissi: “Come verrò, se tu paventi

che suoli al mio dubbiare esser conforto?”.

Ed elli a me: “L’angoscia de le genti

che son qua giù, nel viso mi dipigne

quella pietà che tu per tema senti.

Andiam, ché la via lunga ne sospigne”.

Così si mise e così mi fè intrare

nel primo cerchio che l’abisso cigne.

Come è definito anche il primo cerchio dell’inferno?

A.Combo

B.Limbo

C.Mambo

D.Rambo

14.Quivi, secondo che per ascoltare,

non avea pianto mai che di sospiri

che l’aura etterna facevan tremare;

ciò avvenia di duol sanza martìri,

ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,

d’infanti e di femmine e di viri.

Lo buon maestro a me: “Tu non dimandi

che spiriti son questi che tu vedi?

Or vo’ che sappi, innanzi che più andi,

ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,

non basta, perché non ebber battesmo, 

Di cosa sono prive le anime del primo cerchio?

A.Della fede cristiana essendo di altre religioni

B.Del riconoscimento dell’esistenza di Dio

C.Della carità verso gli altri 

D.Della presenza di Dio

15.Ch’è porta de la fede che tu credi;

e se furon dinanzi al cristianesmo,

non adorar debitamente a Dio:

e di questi cotai son io medesmo.

Per tai difetti, non per altro rio,

semo perduti, e sol di tanto offesi

che sanza speme vivemo in disio”.

Gran duol mi prese al cor quando lo ‘ntesi,

però che gente di molto valore

conobbi che ‘n quel limbo eran sospesi.

Perché le anime del limbo vengono definite sospese?

A.Perché queste anime vengono fermate a metà strada tra inferno e paradiso

B.Perché queste anime anche se innocenti non hanno conosciuto né Dio né Lucifero

C.Perché non avendo avuto il battesimo, a queste anime non potrà loro essere aperto il cielo, né queste anime cadranno nella pena infernale

D.Perché queste anime anche se senza colpa sono anche senza gloria

Elenco risposte esatte

1.C

2.A

3.B

4.D

5.A

6.C

7.D

8.B

9.C

10.D

11.C

12.A

13.B

14.D

15.C

Giudizio finale

Risposte esatte giudizio

Da 0 ad 8 scarso

Da 9 a 12 buono

Da 13 a 15 esperto

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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