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La mattina dell’8 gennaio la Sala Consiliare del Comune di Rieti ha ospitato la presentazione dei sei
spettacoli che comporranno la stagione 2024 del Teatro Flavio Vespasiano e che verrà
dedicata alla memoria di Piero Fasciolo, per anni anima del teatro cittadino e
recentemente scomparso. La programmazione è stata introdotta dall’Assessore alla
Cultura Letizia Rosati ed illustrata dall’Amministratore Delegato di ATCL Luca Fornari e
dalla Direttrice Artistica Isabella Di Cola. Presente anche l’attore Sebastiano Somma, che
con l’autore Liberato Santarpino porteranno in scena “Lucio incontra Lucio”, un incontro
immaginifico tra musica e azioni teatrali di Lucio Battisti con Lucio Dalla. Non è potuto
essere presente perché impegnato in tournée Giovanni Scifoni, che ha voluto inviare un
video-messaggio in cui ha introdotto il suo spettacolo “Fra’ San Francesco, la superstar
del medioevo”. A chiudere il Sindaco Daniele Sinibaldi, che ha inquadrato la stagione del
Teatro Flavio Vespasiano nell’ambito delle attività culturali rivolte non solo al pubblico
reatino, ma a quello nuovo rappresentato dalla comunità di studenti e docenti presenti in
città grazie alla presenza del Polo Universitario inter-ateneo di Sapienza e Tuscia.
Nello specifico Comune di Rieti e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da
MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, propongono una stagione di grande livello
con sei spettacoli in abbonamento che si muovono tra grandi classici, nuova
drammaturgia, un omaggio a uno dei più grandi registi cinematografici italiani, Federico
Fellini, e a due autori e interpreti che attraverso la musica hanno raccontato il nostro
Paese: Lucio Dalla e Lucio Battisti, con in scena importanti interpreti del nostro panorama
teatrale.
Si inizia il 25 gennaio ore 21 con Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato
protagonisti di “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, regia Geppy Gleijeses e con
Luchino Giordana, Marco Prosperini, Maria Rosaria Carli, Giorgia Conteduca, Antonio
Sarasso, Stefania Barca, Walter Cerrotta, Vicky Catalano, Giulia Paoletti. Scritta nel 1917,
presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del
nuovo segretario della Prefettura. L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa
intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale
rovesciato. “Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato:
da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il
grottesco”.
Erano gli inizi degli anni Ottanta quando Dalla parlò a Battisti di un suo grande progetto da
fare insieme: una grande tournée e poi un disco da incidere. Battisti rifiutò l’invito, perché ormai immerso in una nuova sperimentazione musicale con quella decisione devastante di
sparire dalle scene. “Lucio incontra Lucio” di Liberato Santarpino, con Sebastiano
Somma e con Marco De Gennaro – pianoforte; Gianmarco Santarpino – sax; Aldo Vigorito
– contrabbasso; Giuseppe La Pusata – batteria; Lorenzo Guastaferro – vibrafono, con le
voci di Alfina Scorza, Elsa Baldini, Paola Forleo, Francesco Curcio, prova a figurare
quell’incontro artistico mai avvenuto, anche se solo immaginario, tra Lucio Battisti e Lucio
Dalla, raccontando attraverso le loro canzoni uno spaccato musicale che parte dagli anni
’60 per arrivare ai nostri giorni. In scena domenica 11 febbraio ore 21.
Tratto dal film di Fellini del 1986, Ginger & Fred di Federico Fellini, Tonino Guerra, Tullio
Pinelli, vede in scena Monica Guerritore (che firma anche adattamento e regia) e Pietro
Bontempo insieme ad Alessandro Di Somma, Mara Gentile, Nicolò Giacalone, Francesco
Godina, Diego Migeni, Lucilla Mininno, Valentina Morini, Claudio Vanni il 3 marzo ore 21.
Amelia e Pippo, Ginger e Fred, sono tra un gruppo di personaggi spaesati che partecipano
a uno show di Natale di una televisione privata. Un tempo il loro talento era ammirato,
prima che Ginger rinunciasse lasciando Fred solo e spaesato. Si ritrovano qui e
cercheranno di riannodare quel filo nascosto, ritrovare la luce… balleranno… e per un
lungo momento saranno soli, belli e liberi…
Da una creazione del Théâtre du Campagnol e da un’idea e dalla regia di Jean-Claude
Penchenat, nasce l’adattamento italiano di Le bal – L’italia balla dal 1940 al 2001
coreografie di Ilaria Amaldi, regia di Giancarlo Fares con Riccardo Averaimo, Giulia
Bellanzoni, Alberta Cipriani, Manuel D’Amario, Giancarlo Fares, Alice Iacono, Francesco
Mastroianni, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Viviana Simone e Sara Valerio il 9
marzo ore 21. Tutto si svolge in una balera, luogo di incontro di uomini e donne agée: un
caleidoscopio di accadimenti che accompagna il pubblico in un appassionante viaggio nel
tempo scandito dalla musica che si fa drammaturgia. Le coppie ballano e in un crescendo
si spogliano dei loro abiti grigi per tornare magicamente al 1940.
Cinque scrittrici- Annalisa Comes, Cinzia Della Ciana, Barbara Fiorio, Alessandra Vinotto,
Cinzia Gangarella e sette compositrici – Cinzia Pennesi, Carla Magnan, Carla Rebora
Barbara Rettagliati, Rossella Spinosa, Roberta Vacca e Cinzia Gangarella – si confrontano
con le cattive di 5 celebri fiabe (Alice nel paese delle meraviglie, Cenerentola, La Bella
addormentata nel bosco, La Sirenetta, Biancaneve, con un ultimo colpo di coda da
Cappuccetto Rosso) affidando alla cantAttrice Ottavia Fusco Squitieri e al pianoforte di
Orietta Caianiello il compito di raccontare le loro nefaste pulsioni ma anche le loro “sante
ragioni”! “Dalla parte delle cattive”. Cinque storie necessarie e… una coda da un’idea di
Angelo Desideri sarà in scena il 5 aprile ore 21.
L’anniversario degli 800 anni dalla creazione del primo presepe, è l’occasione per parlare
di uno dei Santi più amati nella storia in “Fra’ San Francesco, la superstar del
medioevo” con la verve, l’ironia e la comicità di Giovanni Scifoni accompagnato dagli
strumenti antichi suonati da Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano
Carloncelli e la regia di Francesco Ferdinando Brandi, giovedì 11 aprile ore 21.
«San Francesco aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le
sue prediche erano capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro
contemporaneo. Giocava con gli elementi della natura, improvvisava in francese, citando a
memoria brani dalle chanson de geste, stravolgendone il senso, utilizzava il corpo, il nudo,
perfino la propria malattia, il dolore fisico e il mutismo» così racconta Giovanni Scifoni.
Abbonamenti: Intero € 120 – Ridotto (under 18 e over 65) € 110
Campagna abbonamenti presso il botteghino del Teatro Flavio Vespasiano, Via Giuseppe
Garibaldi, 263.
Tel. per informazioni: 348 7167286
RINNOVO ABBONAMENTI
10, 11, 12, 13 Gennaio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 20:00
14 Gennaio dalle ore 10:00 alle ore 13:00
NUOVI ABBONAMENTI
17, 18, 19, 20 Gennaio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 20:00
21 Gennaio dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Biglietti: Intero € 28 + € 3 prev – Ridotto (over 65) € 25+ € 2 prev
Ridotto Under 30 € 10 + € 1 prev
I biglietti saranno in vendita nei giorni di spettacolo presso il botteghino del teatro con il
seguente orario: 10:00 – 13:00 | 16:00 – 21:00 e online su Ticketone.it dal 22 gennaio
Abbonamento e biglietti con Carta Docente
Teatro Flavio Vespasiano Via Giuseppe Garibaldi 263 – Rieti
Tel. Ufficio 0746.200289 – e-mail: teatro@comune.rieti.it