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“La fatalità non ha parola eppure parla e trova storia” con questa frase Pietrangelo
Buttafuoco conduce il lettore nel paese di Leonforte, che esiste sulla carta
geografica ma che nel libro è un’astrazione. E’ il locus dove albergano i personaggi e
le storie di “Sono cose che passano” (La nave di Teseo) il libro che domani mercoledì 29
marzo alle ore 18.00 nel teatro dell’Opera verrà presentato nell’ambito dei Martedì Letterari.
Introduce l’autore il dott. Carlo Sburlati, giornalista, scrittore, con Marzia Taruffi. L’incontro è
inserito nel piano di formazione dei docenti. Letture scelte da Franco La Sacra Direttore artistico
del Teatro dell’Albero .Ingresso libero.
Sono cose che passano.
Nel secondo dopoguerra il barone di dubbia nobiltà Rodolfo Polizzi sposa Ottavia principessa di
Bauci e la porta con sé a Leonforte, un paese dell’entroterra di Sicilia. In quell’estate del 1951
dove, poco lontano, sull’isola di Vulcano Roberto Rossellini s’innamorava di Ingrid Bergman e, a
Capo d’Orlando, Lucio Piccolo con i fratelli Casimiro e Agata Giovanna – zii di Ottavia – ricevevano
il jet set internazionale, a casa del candido Rodolfo arrivava Lucy Thompson, la compagna di
college della moglie a svegliare i trascorsi di gioventù della principessa, tutti di strani riti e sabba
studenteschi. Sotto gli occhi della signorina Lia, entusiasta testimone di una stagione elettrizzante,
mentre il barone Polizzi si ammala e la principessa si lascia sedurre da un capomastro, l’intera
Leonforte si trasforma in un pandemonio. Ma qualche anno dopo Carlo Delcroix, un eroe soldato –
cieco e mutilato – la spinge a una scelta cruciale, ma forse vana.
Un romanzo seducente e infuocato come la Sicilia, un divorzio all’italiana che Pietrangelo
Buttafuoco trasforma in un moderno Faust al femminile.
Giornalista e scrittore italiano, laureatosi in Filosofia, ha intrapreso la carriera giornalistica
scrivendo per Il Secolo d’Italia, ha poi collaborato con testate quali L’Italia settimanale (di
cui è stato direttore nel 1996), Il Giornale, Il Foglio e Panorama. Finalista al Premio
Campiello con Le uova del drago (2005) e noto volto televisivo (Il grande gioco,
2009; Questa non è una pipa, 2011-12), Buttafuoco è stato presidente del Teatro Stabile
di Catania (2007-12) e attualmente scrive per i quotidiani la Repubblica e Il Foglio. Tra le
altre pubblicazioni si ricordano: L’ultima del diavolo (2008), Fimmini (2009), Il Lupo e la
Luna (2011), Fuochi (2012), Il dolore pazzo dell’amore (2013), entrambe nel
2014, Buttanissima Sicilia e I cinque funerali della signora Göring, Il feroce
saracino (2015), entrambi nel 2016, Le uova del drago e La notte tu mi fai impazzire, tutti
nel 2017, I baci sono definitivi, Strabuttanissima Sicilia e L’insoluto. Piccolo dizionario
biografico per ricordare l’Italia di oggi (con S. Nazzaro), Salvini e/o Mussolini (2020)
e Sono cose che passano (2021).
Venerdì 31 marzo Ore 18.00 sala Privata Sebastiano Mondadori illustra “Verità di Famiglia”.
Riscrivendo la storia di Alberto Mondadori. (La nave di Teseo). Letture scelte con l’arch. Elio
Marchese, artista ed attore. Ingresso Libero.