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PER SEMPRE RADIO CONTROLLO – Capitolo 8

DiPietro Sciandra

Mar 26, 2021

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Capitolo 8

Le gare continuano cambiando di posto. Eccoci qui a Austin (in foto) in Texas. I viaggi sono molto lunghi tra uno Stato e l’altro ma i panorami e i premi delle gare danno il giusto compenso agli sforzi di dover viaggiare ma anche di poter viaggiare e dovendosi spostare tutte le gare diventano ancora più emozionanti.

Avendo scontato la squalifica, Jack Robertson e William Hunter possono tornare a gareggiare. Ma stando più attenti delle volte scorse; altrimenti la terza squalifica per entrambi comporterebbe automaticamente l’esclusione dalla gara finale a Seattle per il premio finale di 50000 dollari.

Il circuito di Austin è asfaltato. Le varie bande di Orlando di auto radiocomandate sono giunte fino a qui. Le risse potrebbero essere sempre in agguato viste le continue provocazioni dovute alle estreme rivalità tra le varie bande di auto radiocomandate. Ora non si tratta più solo di dover ricontrollare Jack Robertson e William Hunter ma anche stare all’erta per le presenze delle varie bande di auto radio controllate provenienti da Orlando.

Quindi gareggiare oggi qui a Austin potrebbe essere veramente non solo una dura prova ma bisogna stare attenti ad eventuali liti che potrebbero trasformare il circuito di auto radio comandate in un vero campo di battaglia.

Ma oltre a tutto questo, un mistero resta ancora, le batterie delle auto di Bruce De Blasio e Roger Stewart non erano del tutto esauste; ma la colpa non può ricadere su nessuno al di fuori degli stessi proprietari delle stesse auto. Bruce De Blasio e Roger Stewart malgrado tutto senza alcuna prova né a favore di se stessi né contro qualcuno; entrambi sostengono di ricordare di aver inserito nelle proprie auto radio controllate delle batterie nuove e quindi mai utilizzate prima della corsa. Tutto questo ovviamente non cambia il risultato finale della corsa. Evento che appare del tutto regolare.

Ma ora qui a Austin ci sono ancora più persone e più cose da tenere sotto controllo e gli organizzatori delle gare devono essere più in guardia delle volte scorse.

Le batterie eliminatorie cominciano puntualmente senza problemi o liti. Tutto procede nel migliore dei modi con la giusta atmosfera di chi vuole divertirsi ed impegnarsi, tentando di dimostrare di essere migliori degli altri ma anche scoprire di essere peggiori degli altri. Le varie batterie procedono con vari urti, incidenti, ribaltamenti, uscite di pista, tenacia dei radio guidatori nel non volersi arrendere continuando i turni o nel doversi arrendere essendo stati eliminati.

Le presenze di William Hunter e Jack Robertson non turbano per ora gli avversari. Non ci sono stati strani avvenimenti, del tipo sabotaggi, auto danneggiate prima di correre o manomesse all’interno. Una tranquillità che diventa addirittura sospetta per molti avversari nel continuare a non fidarsi di Jack Robertson e William Hunter.

Ma le gare procedono con tanti colpi di scena sebbene regolari e non dovuti a sabotaggi. Jack Robertson e William Hunter si trovano alla batteria finale con vari membri di varie bande di Orlando. Un confronto veramente insolito. I principali partecipanti e soprattutto i soliti partecipanti sono stati un po’ eliminati ed altri non hanno neppure partecipato. Per vari soliti partecipanti in seguito a vari impegni non è stato possibile giungere fin qui a Austin per partecipare alle gare. Ma altri invece sono stati eliminati credendo di essere migliori dei radio guidatori delle bande di Orlando quando invece loro sono molto temibili sia in pista ma anche fuori avendo attitudine alla violenza se necessaria. Meglio che Jack Robertson e William Hunter non facciano irritare i loro avversari della batteria finale; essendo tutti gli altri 6 rivali provenienti da Orlando ma facendo parte delle varie bande di auto radio comandate il cui loro motto è: per sempre radio controllo. Per questi ragazzi correre con le auto radio comandate è una ragione di vita oltre ad un pretesto per conoscersi, sfidarsi, imporsi, dimostrare di cosa si è capaci ma capire anche i propri limiti; perché ciò che non sa fare uno sa fare un altro. Capacità diverse fanno avversari diversi, affrontare uno qualsiasi di loro non equivale ad affrontare uno come tutti loro. Essendo forse meno conosciuti i membri delle bande di Orlando non significa che loro siano meno bravi dei partecipanti principali e soliti a partecipare. Ma i soliti partecipanti presenti alle gare qui a Austin sono stati eliminati dai membri delle bande di Orlando.

Ci siamo. Tutti pronti alla linea di partenza. Il semaforo è acceso con il rosso. Semaforo verde. Si parte. La gara inizia con lievi urti e delle spinte. Tutti tentano di ostacolare gli altri. Non ci sono alleanze tra avversari sebbene ci siano avversari di stessa banda ma anche di bande rivali tra loro. Tutti vogliono tentare di arrivare nei primi tre posti per andare a premio sul podio. Jack Robertson è ostacolato da due auto che affiancate precedono. Jack Robertson non può superare nessuna delle due auto; dovendosi mettere forzato in scia. William Hunter non ha meno problemi. William Hunter è chiuso in mezzo a due auto avversarie. Le due auto avversarie gli sono affiancate e lo stringono senza aver alcuna intenzione di superarlo. A quanto pare, al di fuori di essere della stessa banda di appartenenza o di diversa banda; i membri delle bande di Orlando hanno preso di mira Jack Robertson e William Hunter considerandoli non avversari ma prede. Eppoi non essendo di alcuna banda Jack Robertson e William Hunter ed avendo tutt’altro stile di guida e di comportamento; per i membri delle bande è ancora più facile e più divertente giocare a predatore e preda. Jack Robertson e William Hunter capiscono che non hanno a che fare con dei semplici rivali finalisti ma dei feroci maniaci predatori. Non succedono incidenti malgrado ci siano ancora dei giri da compiere. I membri delle bande partecipanti a questa batteria finale non vogliono commettere scorrettezze; anche se il regolamento prevede che qualsiasi avversario è libero di ostacolare qualsiasi altro avversario pur di arrivare prima di quest’ultimo al traguardo. Ma l’alleanza tra avversari per danneggiare un altro avversario potrebbe essere punita purché dimostrabile. Nel traffico non si può dimostrare che due avversari volontariamente si uniscano per ostacolare un altro avversario diverso da loro. Questa manovra potrebbe essere considerata sleale perché due avversari devono restare tali e non diventare alleati e non sarebbe giusto che un altro avversario sia preso di mira da due avversari contro uno solo. La lotta è sleale ma purtroppo non punibile. Perché lasciare strada ad un avversario equivarrebbe a favoreggiamento. Quindi ostacolare in due un solo avversario potrebbe essere una strategia per fermare un avversario ritenuto più forte e quindi essendo più temibile un solo avversario non potrebbe ostacolare un avversario così forte. Ciò non toglierebbe di continuare poi la gara rivaleggiando tra i due che entrambi avevano ostacolato lo stesso avversario insieme. Perché ogni singolo avversario deve esclusivamente gareggiare solo per se stesso, solo con se stesso e quindi né deve farsi aiutare né deve favorire. Ma in pista tutto può succedere quando certi comportamenti sono permessi anche se considerati sleali.

La gara continua con ostacoli non tanto quelli del percorso ma quelli creati dalle bande di Orlando. Mancano 5 giri. Bisogna inventare qualcosa. Jack Robertson e William Hunter dovrebbero aiutarsi a vicenda dimenticando la loro terribile rivalità. Ci sono avversari più pericolosi e più numerosi da affrontare per pensare a dover correre solo per se stessi. Incredibile ma vero, Jack Robertson invece di accelerare rallenta. Jack Robertson si fa raggiungere dal gruppo in cui c’è anche William Hunter. William Hunter viene aiutato da Jack Robertson tramite la scia. Una delle due auto che affiancava William Hunter si sposta per fermare l’auto di Jack Robertson. Jack Robertson e William Hunter si trovano costretti ad allearsi per sconfiggere le auto delle bande che si sono alleate tra loro. Ma Jack Robertson e William Hunter si trovano in due contro sei e non contro quattro. Già perché le altre due auto di altre bande di Orlando tentano anche loro di fermare le auto di Jack Robertson e William Hunter. Comunque la disputa è impari perché non due contro due ma due contro sei. Jack Hunter si trova da solo contro tre avversari, William Hunter si trova da solo contro tre avversari. Cambiando strategia e tentando di allearsi Jack Robertson e William Hunter; capendo questi spostamenti sul circuito, anche le altre due auto di altre bande di Orlando si sono alleate alle altre auto delle bande di Orlando avendo due forse non avversari ma nemici comuni; considerando alcuni una corsa di auto radio comandate non un semplice divertimento o un passatempo o una gara ma una vera e propria guerra su ruote.

L’alleanza tra Jack Robertson e William Hunter non solo è stata inutile ma addirittura è servita a peggiorare la situazione. Cosa fare? Mancano solo 2 giri al termine di questa batteria finale. Jack Robertson è quinto e William Hunter è ottavo. Come sempre la batteria finale si disputa in otto partecipanti.

Jack Robertson e William Hunter cominciano ad innescare urti andando addosso a tutti. Si innescano degli incidenti che fanno rallentare tutti. Tutti escono di pista. Ultimo giro. Non c’è più tempo di pensare alle strategie, alle scorrettezze, alle alleanze ma bisogna pensare ad essere più veloci degli altri senza pensare se facenti parte della propria banda o rivale o di nessuna. Tutti i partecipanti essendo tutti finiti fuori di pista non ci sono più distacchi ma tutti si sono riuniti e quindi tutti riavvicinati la classifica di gara è completamente sconvolta.

William Hunter riesce a raggiungere il traguardo per primo. Jack Robertson arriva secondo. Poi raggiungono il traguardo distaccati tutti gli altri membri delle bande. Una corsa veramente incredibile. Jack Robertson e William Hunter sono riusciti a mettere da parte la loro terribile rivalità dovendosi aiutare contro avversari o forse nemici più pericolosi e più numerosi.

William Hunter dice a Jack Robertson:

“Io non ci posso credere! Io sono arrivato primo!”

Jack Robertson dice a William Hunter:

“Si! Ma io sono stato più bravo di te! Io sarei dovuto arrivare primo e tu secondo!”

William Hunter dice a Jack Robertson:

“No! Tu non sei stato più bravo ma più altruista! Io sono stato più bravo di te; essendo arrivato prima!”

Jack Robertson dice a William Hunter:

“Ma se io non ti avessi aiutato, io e te saremmo finiti non primo e secondo ma settimo e ottavo!”

William Hunter dice a Jack Robertson:

“Io sono stato migliore di te e lo sarò sempre!”

Jack Robertson dice a William Hunter:

“Senza di me tu non ce l’avresti fatta e io neppure!”

La discussione diventa lite tra Jack Robertson e William Hunter. I membri delle bande di Orlando non aspettavano altro che Jack Robertson e William Hunter cominciassero a litigare. La lite si trasforma in rissa con l’aggiunta dei membri delle bande di Orlando. Ora veramente tutti sono contro tutti senza distinzione di avversari anzi di nemici se facenti parte della stessa banda o non di una banda o di una banda avversaria. Tutti attaccano tutti come possibile ma stavolta con le mani nude e non tramite un radio controllo.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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