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PER SEMPRE RADIO CONTROLLO – Capitolo 4

DiPietro Sciandra

Apr 15, 2020

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Capitolo 4

Oggi tutti i principali concorrenti di auto radiocomandate sono a Columbia (in foto) in Sud Carolina. Oggi si gareggia su circuito asfaltato. Le batterie cominciano il pomeriggio presto e verso sera ci sarà la batteria finale per assegnare i premi ai primi tre classificati. Ma cominciano ad avverarsi strani casi di batteria in batteria; ovvero stranamente capitano dei casi in cui ci sono concorrenti che non riescono a partire, non potendosi muovere le loro auto radiocomandate perché qualche auto radiocomandata è sprovvista di batterie oppure perché il radiocomando è sprovvisto di batterie. Ci sono varie lamentele di vari concorrenti che perdono la gara alla sola partenza non potendo muoversi le auto radiocomandate perché senza batterie nel radiocomando o nella stessa auto radiocomandata. I commissari di gara dicono che ogni proprietario di ogni auto radiocomandata è responsabile della propria auto radiocomandata e quindi non si possono accettare scuse. Ma i concorrenti che devono accertarsi degli inserimenti delle batterie sia nel proprio radiocomando che nella propria auto radiocomandata; essi non possono inventare scuse nell’aver dimenticato tutto ciò; affermando i concorrenti stessi di aver messo le batterie sia nel proprio radiocomando che nella propria auto radiocomandata e che qualcuno potrebbe aver rimosso le batterie per sabotaggio facendo perdere il concorrente. I commissari non possono accettare queste scuse, essendo i padroni delle macchine responsabili delle proprie auto radiocomandate e che quindi le distrazioni nel dimenticare di inserire le batterie, non possono essere incolpate altre persone; soprattutto senza prove, senza aver visto manomissioni e senza aver visto persone diverse dal proprietario dell’auto radiocomandata prenderla in mano. 

Henry Dougherty dice ai malcapitati distratti o sabotati:

“Io conosco bene le regole! Ogni proprietario di ogni auto radiocomandata risponde della propria auto radiocomandata e delle proprie azioni e della propria manutenzione senza poter accusare nessun altro per le proprie mancanze!”

I commissari di gara danno ragione a Henry Dougherty, giustamente. Se voi ricordate, cari lettori, Jimmy Medlin potrebbe essere il colpevole di tutto questo, ma nessuno ha visto nulla e non si può accusare nessuno. Ma potrebbe non solo non essere stato Jimmy Medlin ma addirittura nessuno. I proprietari distratti potrebbero anche accusare qualcuno per non ammettere la propria colpa di aver dimenticato di mettere le batterie nella propria auto radiocomandata o nel proprio radiocomando od addirittura in entrambi. Concorrenti distratti o sabotati?

Ai commissari questo non interessa, le batterie vengono tutte considerate valide e i concorrenti rimasti fermi alla partenza perdono automaticamente la corsa, perché il tempo di cercare, trovare ed inserire le batterie nel radiocomando o nella auto radiocomandata od in entrambi, per la troppa perdita di tempo si comincerebbe la corsa già con troppi giri di svantaggio e quindi da considerare inutile tentare di gareggiare. Nessuno è sospettato e nessuno quindi è potenzialmente colpevole per ora; restando responsabili i soli proprietari delle auto radiocomandate che non sono riusciti a prendere il via alle batterie che hanno conseguito la loro eliminazione. 

Purtroppo i guai sono anche altri, perché cominciano a crearsi rivalità non solo molto accese ma troppo accese tra le bande di auto radiocomandate provenienti da Orlando.

Queste rivalità troppo accese comportano non solo scorrettezze ma anche risse che danno lavoro straordinario non solamente agli organizzatori delle gare, ai commissari di gara ma anche agli addetti alla sicurezza. 

Nessuno è stato mai visto tenere in mano una auto radiocomandata che non fosse la propria e quindi nessuno può essere accusato di sabotaggio come già spiegato da Henry Dougherty oltre che dai commissari di gara. 

Ma allora come si spiegano questi casi di assenza di batterie nei radiocomandi e nelle auto radiocomandate proprio alla partenza di alcune batterie?

Che pensate voi, cari lettori? Sabotaggio o distrazione?

I colpevoli potrebbero essere vari e non necessariamente sempre lo stesso oppure cambiare di volta in volta o addirittura essere uno che tolga le batterie dal radio comando e uno che che tolga le batterie dall’auto radio comandata in modo da non vedere la persona estranea alla macchina radiocomandata avvicinarsi alla macchina non propria con intenzioni dannose. Ma tutto questo potrebbe non esistere, ovvero che i responsabili potrebbero essere gli stessi proprietari delle stesse auto radiocomandate a dimenticare di inserire le batterie nel proprio radiocomando o nella propria auto radio comandata o in entrambi.

Non ci sono né sospetti né sospettati né indagini ma si continua a gareggiare come da programma. 

Alla gara finale serale ci sono Jack Robertson, William Hunter, Tony Arthurs, James Todd, Raymond Turner, Theodore Gardner, Jimmy Medlin e John Thorstand. 

Jack Robertson dice a William Hunter:

“Sai, caro William…Se tu non mi avessi incuriosito con la tua passione, da quell’episodio nel tuo giardino che io ti vedevo non giocare ma guidare l’auto radio comandata di tuo figlio Jonathan; be’…Io non sarei mai arrivato qui! Per sempre radio controllo! Tu avevi ragione! Non c’è età per guidare le auto radiocomandate e soprattutto non solo questo è un divertimento alla portata di tutti, anche dei poveri che vogliono divertirsi, ma anche alla portata di persone anziane o di chi ha problemi motori, chi non può usare le gambe, anche per gli anziani che invece di annoiarsi senza fare nulla anche loro possono svagarsi e impegnarsi gareggiando!”

William Hunter dice a Jack Robertson:

“Te ne sei accorto alla fine! Tu mi prendevi in giro sempre! Se io non mi fossi messo a riparare la macchina radiocomandata di mio figlio e poi provarla in giardino; io non avrei mai scoperto di amare così tanto le auto radio comandate! Ora pensiamo alla gara finale!”

Tony Arthurs dice a James Todd:

“Hai mai visto quei due laggiù, James?”

James Todd dice a Tony Arthurs:

“No, Tony! Ma io ho sentito parlare di loro due! Quello ha un figlio che gareggia oltre a lui, Jonathan Hunter! Lui è il padre William!”

Tony Arthurs dice a James Todd:

“Bisogna stare attenti! Ora Jonathan Hunter non c’è in finale! Bisogna stare attenti a suo padre William ed all’amico del padre Jack Robertson!”

Intanto Raymond Turner dice a Theodore Gardner:

“Ascolta! Ma tu credi che io e te potremmo avere problemi ad andare a premio oggi?”

Theodore Gardner dice a Raymond Turner:

“Si! Le gare di auto radiocomandate si stanno diffondendo in tutta l’America e oramai il radio controllo non è solo più un gioco da ragazzi o per bambini ma questo divertimento sta diventando un vero sport in voga e gli avversari sono molti e molto agguerriti!”

Jimmy Medlin dice a John Thorstand:

“Ehi! John! Secondo te, noi potremmo essere battuti nella prossima gara finale?”

John Thorstand dice a Jimmy Medlin:

“Che domanda! Tutti possiamo essere battuti! Chiunque può battere chiunque! Il bello delle gare è proprio questo! Non farne un fatto personale! Vince chi lo merita!”

Manca poco alla batteria finale. Le luci che illuminano la pista vengono accese e quindi la batteria finale serale sta per partire. Le auto radiocomandate sono tutte allineate attendendo la partenza. Ma stranamente, al via non partono l’auto di Jack Robertson e l’auto di William Hunter. Tutto questo sembra inspiegabile. Considerando la partenza valida, ci sono anche degli urti molto violenti tra le 6 auto partite. 3 auto si scontrano violentemente al punto da ribaltarsi ed uscire di gara. Alla fine, Jimmy Medlin arriva primo, Theodore Gardner arriva secondo e James Todd arriva terzo.

Da spiegare lo strano caso dell’auto di William Hunter e della auto di Jack Robertson. William Hunter dice a Jack Robertson aprendo il proprio radiocomando:

“Ehi! Qui non ci sono le batterie!”

Jack Robertson tenendo in mano la propria auto dice a William Hunter:

“Il mio radiocomando ha le batterie ma le batterie non ci sono nell’auto!”

Tony Arthurs dice a William Hunter e Jack Robertson:

“Che succede, signori?”

Jack Robertson dice a Tony Arthurs:

“La mia auto è senza batterie e il suo radiocomando è senza batterie! Per questi motivi le nostre auto non sono partite! La gara non dovrebbe essere valida!”

Tony Arthurs dice a Jack Robertson:

“La colpa è dei soli proprietari che devono controllare le proprie auto prima di partire ad una corsa! Nessuno può essere incolpato, specialmente senza prove!”

William Hunter dice a Tony Arthurs:

“Che significa questo? Che la colpa è nostra che dopo aver messo le nostre auto sulla linea di partenza e poi noi siamo andati a bere qualcosa prima della gara; la colpa è nostra che abbiamo lasciato le nostre auto incustodite?”

Tony Arthurs dice a William Hunter:

“Esatto! Eppoi chi mi dice che voi due avevate messo le batterie? Voi potreste affermarlo senza provarlo, avendolo dimenticato di fare per la fretta di andare a bere!”

William Hunter si comincia ad arrabbiare dicendo a Tony Arthurs:

“Che vuoi dire? Che io anzi noi due siamo due bugiardi?”

Intervenendo Jimmy Medlin e Theodore Gardner insieme ad un commissario di gara; il commissario di gara dice a William Hunter e Jack Robertson:

“Se le vostre auto hanno avuto problemi alla partenza non potete incolpare nessuno! Se voi due create problemi, io vi devo sospendere non facendovi partecipare alla prossima gara!”

Purtroppo Jack Robertson e William Hunter vengono squalificati per reclamo per una gara. Ma questo non impedirà a William Hunter di accompagnare suo figlio Jonathan Hunter alla prossima gara, facendosi accompagnare William Hunter dal suo amico Jack Robertson essendo entrambi stati squalificati. 

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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