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Domani Martedì 15 ottobre ore 16.30 nel teatro dell’Opera del Casinò in
collaborazione con “Ottobre di Pace” Paolo Lambruschi, presenta il suo
libro: “Doctor Alganesh donna della speranza”. Partecipa Alganesh Fessaha .
Ingresso libero.
«Mi chiamo Alganesh Fessaha, sono nata in Eritrea nel 1954 e sono cittadina
italiana. Il mio nome significa “il mio trono, il luogo ove riposarmi”». Comincia così il
racconto di questo libro, che ha come protagonista “Doctor Alganesh”, specialista in
medicina Ayurveda, fondatrice e presidente della Ong “Gandhi”, che dal 2003
sostiene persone vulnerabili attraverso progetti in diversi Paesi africani. Questa
biografia in prima persona, scritta da un giornalista di Avvenire esperto di questioni
internazionali e umanitarie, racconta la storia di una donna di speranza e di pace che
nel 2015 è stata insignita dal presidente Sergio Mattarella del titolo di Ufficiale
dell’Ordine al merito della Repubblica «per il suo impegno nella lotta al traffico degli
esseri umani e nell’assistenza ai profughi».
Spesso i drammi dei migranti vengono affrontati dal momento del viaggio della
speranza in mare, senza approfondire quello che accade prima. Per moltissimi è
stato un drammatico calvario quello per arrivare dall’Africa subsahariana fino
all’Europa, un viaggio in cui hanno rischiato e rischiano la loro vita e quella dei loro
famigliari, nella ricerca di un luogo sicuro in cui vivere. Alganesh Fessaha, cittadina
italiana nata in Eritrea nel 1950, racconta senza filtri ciò che ha visto in prima
persona in quasi vent’anni dedicati a cercare di proteggere e salvare il maggior
numero di migranti possibile, aprendo corridoi umanitari con la sua ONG Gandhi o
cercando di localizzare i prigionieri dei beduini per riuscire a farli scappare dai
trafficanti di esseri umani.
Nel libro Doctor Alganesh Paolo Lambruschi cerca di dare una motivazione del
flusso migratorio raccogliendo la testimonianza di una donna dedita a proteggere i
migranti fin dall’inizio del loro viaggio, e ci aiuta a comprendere meglio la questione,
cercando di indirizzare ad un approccio diverso ad un problema che è soprattutto
umanitario.
Paolo Lambruschi (Milano, 1966), è giornalista professionista dal 1992. Ha diretto il
mensile di strada Scarp de’ tenis e il mensile di finanza etica Valori. Come inviato
di Avvenire si occupa prevalentemente di vicende di immigrazione, povertà e traffico
di esseri umani. Nel 2011 ha vinto il Premiolino, uno dei più antichi e importanti
premi giornalistici.
In collaborazione con Uni Tre Sanremo venerdì 18 ottobre ore 16.30 nell’ambito del
centenario del Surrealismo la storica dell’Arte dott.sa Federica Flore relaziona su
“Introduzione al Movimento. I principali temi. Una dedica alla fotografia.”
Il Surrealismo è stato un movimento d’avanguardia letterario e artistico europeo
sorto a Parigi negli anni Venti del Novecento e diffuso a livello internazionale fino
allo scoppio della seconda guerra mondiale, che ha interessato dalla letteratura alla
pittura, scultura e fotografia al teatro e il cinema. Come per altre avanguardie
storiche di inizio secolo, le intenzioni del movimento furono introdotte dai letterati,
prima ancora che dagli artisti visivi, sulla rivista Littérature fondata da André Breton
(Tinchebray, 1896 – Parigi, 1966), Louis Aragon (Parigi, 1897 – 1982) e Philippe
Soupault (Chaville, 1897 – Parigi, 1990). Questo gruppo di intellettuali, dopo aver
inizialmente aderito al movimento del Dadaismo, e averne sostenuto lo spirito di
sovvertimento delle categorie, le tecniche e le modalità di fruizione tradizionali
dell’arte, cominciò a interessarsi ai temi dell’irrazionale e dell’inconscio, che
andavano diffondendosi in quegli anni grazie alle scoperte del fondatore della
psicoanalisi Sigmund Freud. Il primo manifesto del Surrealismo fu pubblicato nel
1924 dallo stesso poeta e critico d’arte Breton, che fino a quel momento aveva fatto
parte e condotto i dadaisti in Francia, e dopo il quale molti tra questi si unirono al
nuovo movimento.