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Nell’antro di Aidone Costanzo vede ancora il Comune dell’importante sito siculo-greco-ellenistico di Morgantina, vede il Comune che vanta il castello di Pietratagliata di epoca arabo-normanna, vede il Comune che vanta pure la vicinanza, di davvero pochissimi chilometri, alla villa romana del Casale che è un sito dell’UNESCO. In altri termini stiamo parlando di un posto di grosso interesse universale, e per tali ragioni è da proteggere e promuovere come merita e come è giusto che sia
SITI UNESCO E AIDONE: LA BUONA POLITICA; INTERVISTA A PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE
Lei, Paolo Battaglia La Terra Borgese, nelle trascorse amministrative di Aidone, per la sua qualità di critico d’arte italiano, fu designato assessore alla cultura dal candidato sindaco Antonino Costanzo. Oggi questo Comune è molto discusso sul piano amministrativo. Ci sono colpevoli? secondo lei?
È mio vivo desiderio che l’armonia, la serenità e l’amore regnino nell’Amministrazione comunale di Aidone, giacché Aidone è il Comune dell’importante sito siculo-greco-ellenistico di Morgantina, è il Comune che vanta il castello di Pietratagliata di epoca arabo-normanna, ed è il Comune che vanta pure la vicinanza, di davvero pochissimi chilometri, alla villa romana del Casale che è un sito dell’UNESCO. In altri termini stiamo parlando di un posto di grosso interesse universale, e per tali ragioni è da proteggere e promuovere come merita e come è giusto che sia.
Grazie. Tuttavia sembrerebbe che lei abbia schivato la domanda. Una forma di eleganza?
È molto più saggio trovare le soluzioni piuttosto che incantarsi e concentrarsi sui colpevoli. Le cronache di queste ultime settimane, e forse più, è vero, raccontano di dissidi o diatribe per motivi che nulla hanno a che fare con il bene di Aidone. Dalla Giunta comunale sembrerebbero rifiutate le sinergie istituzionali – quei contributi che ogni singola forza espressiva può donare per il bene della collettività, per una sana politica costruttrice e democratica -, e che il bene di cui abbiamo detto venga prostituito in coalizioni multicolor a beneficio di un sistema misero e salvapoltrona.
Cioè? scusi.
Le cronache – riportando quanto riferito dagli oramai tanti dimissionari dal Consiglio comunale – raccontano degli Amministratori aidonesi: Sindaco e Giunta, i quali mancano di essere punti di riferimento e guide morali della Cittadinanza.
Torniamo dunque ai colpevoli?
Nella loro qualità di politici, gli Amministratori di una Giunta debbono necessariamente e lealmente porsi al servizio dei cittadini, della comunità comunale, curando così di riflesso anche gli interessi di una intera regione quale la Sicilia e dell’Italia intera nel suo itinerario turistico nazionale.
Quindi?
Quindi le autentiche e profonde tradizioni aidonesi – per dirla diversamente – mai dovrebbero confrontarsi con orecchie da mercante, ma con orecchie sempre disponibili all’ascolto e alla collaborazione del Consiglio comunale, affinché prevalga, e in ogni caso, il bene e l’interesse della Comunità e giammai il bisogno partitico o le logiche di coalizione atte a mantenere scranni.
Qual è la sua ricetta?
Una Giunta eletta, o di programma che sia, deve sempre collaborare con coloro i quali i Cittadini hanno ritenuto di eleggere democraticamente, per la crescita della società, a beneficio dell’economia locale e per il dovuto rispetto alla democrazia. Ritengo che la giusta ricetta sia individuabile nel programma politico del professore Costanzo, che aveva ben previsto, con l’aiuto di consulenti preparati esperti, di cogliere con precisione chirurgica ogni occasione di spesa pubblica bandita dalle amministrazioni nazionali ed europee, a favore del successo, economico, culturale, intellettuale e di immagine di tutta Aidone. Con l’attuale Giunta non è andata così.
C’è amarezza, secondo lei, tra i cittadini di Aidone?
Sarebbe stato bello cogliere messaggi di congratulazioni e di grande consenso da parte dei Consiglieri comunali delle varie fazioni partitiche e soprattutto direttamente dagli aidonesi. Ripeto: con l’attuale Giunta non è andata così. E questo non conforta di certo i Cittadini nel continuare sulla strada perdente intrapresa da questa Giunta.
Si racconta che l’Amministrazione di Aidone viva nel dissesto e di instabilità politica.
Allo stato delle cose è certamente più esatto parlare di agonia, non di vita. Quando alla candidatura del Prof. Nino Costanzo sindaco, Aidone scelse ingenuamente l’attuale Giunta, l’altra Giunta, quella proposta dal Prof. Nino Costanzo – che tra l’altro designava il sottoscritto Paolo Battaglia La Terra Borgese quale Assessore alla Cultura, all’Arte e all’Archeologia -, nel Programma figlio del Prof. Nino Costanzo sindaco, guardava il futuro di Aidone e dei suoi Cittadini, era un Programma pienamente affidabile, ed era analiticamente ben piantato con saggezza e vigore sulla legge 158 del 6 ottobre 2017, con la quale il Governo nazionale stanziava un fondo da 100 milioni di euro fino al 2023, nonché diverse misure per il recupero dei centri storici in stato di abbandono, interventi di manutenzione del territorio, la messa in sicurezza di strade, le scuole ed altre tipologie di intervento ancora. La legge 158 guardava pure all’ambiente e i beni culturali, oltre alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e delle scuole, stimolava l’insediamento di nuove attività produttive sostenendole finanziariamente.
Invece oggi ad Aidone prevalgono scelte che hanno un sapore che stride con la morale.
In un’ampia panoramica delle cronache su citate sono tratteggiate la sconfitta dell’attuale impianto politico-amministrativo aidonese e la povertà costante di migliaia di individui che sembrano rassegnarsi a non nutrire maggiori speranze.
Ecco che gli aidonesi hanno attanagliato l’attenzione generale con una disamina della enorme problematica dei diritti alla sopravvivenza, all’essere, al rispetto di tutti nei confronti di tutti. Mai l’uomo dovrebbe pretendere di far prevalere il successo personale sul principio. Ricordo a me stesso come il lavoro politico debba portarci all’incontro con l’altro, per lavorare insieme, in forza della diversità di utilissime valenze culturali, verso quel piano che è riferimento e meta di ogni corretto lavoro politico.
Grazie, dottor Paolo Battaglia La Terra Borgese, vuole aggiungere qualcosa?
Sì: auspico che Nino Costanzo possa diventare il sindaco dei suoi concittadini, forse lo vorrei anche come presidente della Repubblica. Lo auspico perché di lui conosco il senso del dovere: mai farebbe, o non farebbe, qualcosa in urto con la sua coscienza. È un uomo tutto d’un pezzo, coerente e rigoroso, tanto è vero che designava me (pur sapendo che non avrei portato nessun voto alla sua lista) quale assessore, solo perché intravedeva nel sottoscritto delle capacità precise; un altro, al posto sua, avrebbe designato assessore qualcuno in grado di portargli dei voti. Ammiro il professore Nino Costanzo.