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PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE E L’UMANA FAMIGLIA NELL’OPERA DI SOLVEIG COGLIANI
Arriva da Belgrado, capitale della Serbia, e si ferma nel Lazio a Ronciglione “Il gioco dell’oca” di Solveig Cogliani «L’oca è un animale che non lascia mai solo un suo simile in difficoltà, è perciò il simbolo della fratellanza. Cogliani? Una grande artista del nostro tempo». Parola di Paolo Battaglia La Terra Borgese.
Inaugurazione venerdì 28 agosto alle ore 18:00 e visite su appuntamento al 3276159345 sino a sabato 12 settembre 2020, e sarà possibile visitare l’opera multipara ‘Il gioco dell’oca’ di Solveig Cogliani presso lo spazio espositivo della Libreria Aura, piazza Vittorio Emanuele 13, Ronciglione, Lazio a cura di Stefano Cianti.
«E’ dimostrato che intorno al 2600 a. C, in Egitto, esisteva già un giuoco di percorso su linea spirale somigliante a quello dell’oca. Quest’ultimo conquista l’Europa dal 1580…»
«… il gioco rappresenta della vita la nozione del bene – con le oche – e del male – con gli impedimenti… »
«L’oca è un animale che non lascia mai solo un suo simile in difficoltà… Qui … è perciò il simbolo della fratellanza… »
(Paolo Battaglia La Terra Borgese, ‘963’, Galleria nazionale di Belgrado, Dicembre 2019)
Solveig Cogliani, di origini siciliane, nasce a Roma il 10 aprile 1967. Si forma con studi classici e giuridici, laureandosi nel 1989 presso la Sapienza. Il suo percorso è segnato dall’incontro con numerosi artisti M. Bentivoglio, E. Calabria, A. Ilacqua, E. Masci, S. Oliva, R. Savinio e L. Tardia. Dopo una fase di sperimentazione, si laurea in pittura alla RUFA di Roma, con il prof. A. Romoli. Sensibile alle tematiche sociali e culturali, dal 2004 partecipa a varie mostre collettive in Italia e all’estero (Inghilterra, Svizzera, Turchia, Cina). Dal 2006 torna frequentemente in Sicilia, per lavorare la ceramica e con performaces, tra le quali, per la Fondazione Orestiadi – Gibellina con gli Esos Theatre. In Italia collabora con molte gallerie. Con la Michelangelo organizza numerose esposizioni (Nei colori di Roma, presentata da D. Maestosi; Diarius, al Maschio Angioino di Napoli, a cura di F. Gallo Mazzeo; a Castel dell’Ovo). Presenta, nel 2010, l’opera Pop Star al Vittoriano di Roma, dove torna, nel 2015 con “la Grande Guerra” a cura di C. Strinati. Inaugura Villa Altieri a Roma con “Sanpietrini e tetti”, a cura di L. Beatrice. E’ presente in numerosi musei, tra i quali quello della Fondazione Roma Mediterraneo. Partecipa alla Biennale di Venezia del 2011; nel 2014 riceve il Premio Spoleto Festival. Partecipa al progetto Imago Mundi di Benetton, a cura di L. Beatrice. E’ collaboratore esterno degli Annali della Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Realizza un’opera per Radio Vaticana. Nel 2014, è presente in Artisti di Sicilia, a cura di V. Sgarbi. E’ ritratta in A Kind of Woman, Electa Mondadori. Dal 2015 partecipa al Cubo Festival con installazioni di land art. Partecipa a BIAS 2018. A Palermo, con la galleria Cossessantuno porta il progetto “Le cicogne sono immortali”, avviando una collaborazione con Agorà. Scrive per Lei in questa occasione Paolo Battaglia La Terra Borgese. Una sua opera è ora esposta al museo d’Aumale di Terrasini.