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“Che cosa c’era di speciale nel momento in cui entravano lì e mi prendevo quella bevanda calda?
Voglio dire, perché quel momento e non il precedente o il successivo? Perchè non la luce di un
lampione , la piega di un vestito, l’odore di pane caldo che usciva da un negozio? Che cosa incide la
nostra mente al punto di diventare ricordo, e che cosa invece se ne va nel nulla”
Ne parleremo domani venerdì 26 maggio ore 18.00 con Paola Mastrocola, che interviene ai
Martedì Letterari con “La memoria del cielo ( Rizzoli). Letture scelte con l’arch. Elio Marchese
attore ed artista. L’incontro, che vede al centro un universo femminile in una dimensione dove il
racconto diventa basilare per dare importanza alla vita, vede la collaborazione dello Zonta
Sanremo, che concluderà l’evento consegnando la borsa di Studio Zonta a Khaoula El Yaakoubi,
dell’Istituto Ruffini Aicardi, nata nel 2004 a Sanremo.
La memoria del cielo.( Rizzoli)
Un uomo, che abbandona il suo Abruzzo di pastori per studiare, sale al Nord con il sogno di
entrare alla Fiat. Una donna, che ha vissuto un’infanzia buia e fa la sarta da quando aveva undici
anni, non riesce ad avere figli. Due pianeti all’apparenza lontanissimi s’incontrano, nella Torino
degli anni Cinquanta. E poi Donata, la figlia inattesa, che scende dal “mondo della luna” con l’idea
di proteggere la madre e renderla felice.Il difficile rapporto tra Nord e Sud, il contrasto tra
l’universo sfavillante delle signore che vengono a misurare i vestiti e quello modesto della propria
famiglia, il sogno di una casa di proprietà, i parenti contadini, la prima amica: ogni cosa è filtrata
dallo sguardo tormentato di Donata. Una bambina che si vergogna del suo mondo, anche di quel
padre sempre affettuoso e allegro; per lei è il nemico che costringe la moglie a sacrifici e rinunce. È
tutto sbagliato, ai suoi occhi, e sbagliata è lei per prima: timida, inadeguata, attratta da un destino
che chissà se avrà la forza di portarla via.Ma quanto c’è di vero in quel che Donata crede di
ricordare? Quanto sa della propria famiglia? Scavare nella vita della bambina che è stata diventa il
modo più ardito, e struggente, di misurarsi con i ricordi. Che ci tradiscono esattamente come noi
tradiamo loro. Nel suo libro più intimo, Paola Mastrocola ci consegna la storia di un’infanzia
particolare, e di un’Italia che non c’è più. E ci racconta il tentativo di mettere ordine nella
confusione della memoria, allineando oggetti e ricordi un po’ veri e un po’ inventati. Com’è
l’infanzia per tutti noi: un romanzo che non finiamo di raccontarci.
Paola Mastrocola ha esordito con il romanzo La gallina volante (2000), vincitore del premio
Calvino. Finalista al premio Strega nel 2001 con Palline di pane e vincitrice del premio Campiello
nel 2004 con Una barca nel bosco, ha pubblicato numerosi romanzi e saggi. Tra i libri più recenti,
ricordiamo i successi di critica e pubblico Non so niente di te (2013) e Leone (2018).