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IN FOTO PISTA DI TALLADEGA/ALABAMA
Capitolo 8
Diffusa la notizia della resa dei conti con la gara nel Grand Canyon tra Ward Burton e Spencer; Elliott ha l’idea di fare la stessa cosa con Stricklin; ma cambiando di posto; ovvero incredibile ma vero di affrontarsi a Death Valley. Stricklin e Elliott si affronteranno a Death Valley con le loro rispettive auto NASCAR. Nessun pericolo per nessuno. La valle della morte fa ricordare già dei pionieri scomparsi e morti chissà dove. Stabilito il giorno della resa dei conti NASCAR uno contro uno; Elliott contro Stricklin.
“Signori, accendete i motori!”
Le due macchine affiancate partono alzando la polvere. Nelle rese dei conti NASCAR si parte eccezionalmente da fermi e non con la partenza lanciata come in pista. Qui tutto è diverso; persino una altra cosa è diversa la resa dei conti NASCAR; ovvero oltre a correre su superfici diverse dall’asfalto, nelle rese dei conti NASCAR si può gareggiare anche in condizione di pioggia. Eh già, perché nelle corse NASCAR come appunto per la formula Indy è impensabile gareggiare con la pioggia e per questo non esistono gomme da pioggia nelle gare NASCAR perché con così tante auto in gara sulle piste inclinate ad una velocità così sostenuta per praticamente quasi tutta la gara; verrebbe veramente fuori una strage di piloti ad ogni corsa. Per questo nelle rese dei conti NASCAR gareggiando fuori dalla pista uno contro uno si può gareggiare oltre che su superfici diverse dall’asfalto anche in condizioni meteorologiche diverse dal tempo terso. Oramai la resa dei conti NASCAR si sta espandendo con i piloti che sono in lite dopo le gare in pista; i piloti si rappacificano con la resa dei conti uno contro uno fuori dalle piste. Venendo alla gara a Death Valley; le due auto corrono alzando molta polvere da sembrare entrambe le auto due tornadi affiancati che si muovano contemporaneamente stando paralleli senza cercare minimo contatto. Completamente diverso il modo di affrontarsi nelle rese dei conti NASCAR. Ci sono continui cambi di comando nella lunga gara partita da un punto per raggiungere il punto di arrivo. Lo spettacolo del panorama è deprimente e desolante; ma le due auto che corrono danno vita a tutta la valle desolata. Alla fine Elliott sconfigge Stricklin. I due piloti hanno fatto pace ora dopo che Elliott era finito in ospedale per colpa di Stricklin.
IN FOTO DEATH VALLEY
Talladega/Alabama. Si torna alle corse regolari NASCAR in giro per gli Stati Uniti d’America. A proposito, le corse NASCAR si svolgono esclusivamente solamente negli Stati Uniti d’America a differenza della formula Indy. Anche se eccezionalmente nel 1993 e nel 1994 in questi due anni ci fu la gara NASCAR in Giappone al circuito corto di Suzuka in cui si corre il gran premio del Giappone sia di formula uno che di moto mondiale. Ma da precisare che il circuito corto di Suzuka è appunto la metà del circuito completo conosciuto anche con il nome di percorso est di Suzuka.
La pista di Talladega è la più grande pista ovale NASCAR. Su questo circuito tutto può accadere; persino di guadagnare tantissime posizioni con un solo sorpasso. Bisogna stare attentissimi a non sforzare troppo il motore o dopo pochi giri di gara si potrebbe già uscire di gara con il motore fuso.
Il commissario di gara sventola la bandiera verde. Si accelera. Tutti tentano subito di superarsi a vicenda; con tutto che la gara sia lunghissima. Le strategie dei rifornimenti sono tutto qui. Un giro è molto lungo e bisogna stare attenti a non rimanere senza benzina perché qui è impossibile raggiungere la piazzola di rifornimento privi di carburante. In piste molto più corte, rimanendo senza benzina ma con la macchina lanciata con la forza d’inerzia; si potrebbe tentare di arrivare alla piazzola di arresto a farsi mettere il carburante. Speed è al comando. Dietro subito Speed ci sono Cope, Todd Bodine, Spencer, Elliott, Sacks, Kenny Wallace, Allen, Marcis, Petty, Grissom, Hamilton, Rusty Wallace, Jeff Gordon e Earnhardt. Distaccati gli altri piloti in un altro gruppo. Darrell Waltrip è 38°. Michael Waltrip è 33°. Intanto Musgrave ha rotto il motore uscendo di gara. Si innesca un incidente spaventoso che fa uscire di gara Terry Labonte, Bobby Labonte, Jarrett, Craven, Ward Burton, Jeff Burton e Spencer. Sgombrata la pista da detriti e rottami e soccorsi i piloti che non hanno conseguito infortuni, la corsa riprende. Arrivare al traguardo è sempre più difficile; sia per non fondere il motore con i troppi sforzi e soprattutto senza pretendere di raggiungere in troppo poco tempo la velocità massima eppoi non esagerare troppo con i cambi troppo rapidi di marcia o troppo prolungati. Queste macchine sono velocissime ma non bisogna pretendere l’impossibile perché ogni cosa ha i suoi limiti. Riprendendo così la gara a Talladega; le auto fanno i dovuti cambi di gomme e il dovuto rifornimento di carburante. Con la immensa e sostenuta velocità in pista; come si consumano prima le gomme si consuma anche prima la benzina. La grande velocità fa aumentare i consumi ed anche la rapidità dei consumi. Jeff Gordon intanto ha preso il comando. Earnhardt è secondo. Geoff Bodine è terzo e subito dopo ci sono Marlin, Elliott e Martin. Ci sono 6 macchine vicinissime per la lotta per la posizione del comando. La gara è sempre più avvincente. Incidente. Bandiera gialla. Grissom prende il comando affiancato da Dallenbach e subito dietro ci sono Pressley e Petty. La corsa continua. 6 giri al termine. Bandiera bianca. Ultimo giro. Dallenbach si mette in scia di Grissom. Pressley si affianca a Petty. Contemporaneamente, Pressley supera Dallenbach a sinistra e Petty supera Dallenbach e destra. Pressley e Petty si scontrano cambiando traiettoria. Incidente terribile. Grissom vince la gara. Schrader arriva secondo. Rudd arriva terzo. La gara finisce con il fumo sulla pista e con varie auto danneggiate. Piloti illesi. Grissom può andare sul cerchio riservato al vincitore.