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IN FOTO PISTA DI DOVER/DELAWARE
Capitolo 7
Elliott sta per uscire dall’ospedale dopo le ultime visite e le ultime raccomandazioni. Irvan è gravissimo invece. Il tempo di riabituarsi con il mondo esterno all’ospedale che Elliott comincerà già ad allenarsi e prepararsi per la prossima gara facendo delle prove private su un circuito e ricordarsi come si corre ad altissimi livelli. Invece di Irvan non si sa ancora nulla. Le gare NASCAR sono anche queste cose, un pilota che finisce in ospedale, poi c’è un altro pilota che entra in ospedale mentre un altro pilota ne esce, ma purtroppo ci può anche essere un pilota che muoia prima di arrivare in ospedale come successe a Davey Allison.
Intanto che Elliott si allena per tornare a gareggiare; la squadra di Irvan oltre che preoccuparsi per Irvan ha anche altri pensieri; come sostituire Irvan nel frattempo che Irvan stia così tanto tempo in ospedale non potendosi muovere. Il proprietario della macchina di Irvan dà il comunicato al capo squadra di Irvan. Il capo squadra comanda i suoi meccanici ma è il proprietario della macchina che decide e che quindi dà lavoro e compiti ai suoi sottoposti. Il comunicato arriva a destinazione e quindi il capo squadra di Irvan riferisce a Irvan appena Irvan è in grado di parlare ed ascoltare dopo i violentissimi urti che egli abbia subito; la volontà del proprietario della macchina di Irvan è di sostituire Irvan con Kenny Wallace il tempo che Irvan è in ospedale per rimettersi in salute. Lo sponsor e tutti i meccanici non possono stare a riposo con tutto che il loro pilota lo sia. Il proprietario della macchina da corsa non può perdere soldi il tempo che il suo pilota sia in ospedale e quindi bisogna sostituirlo. Kenny Wallace guiderà la auto numero 28 Ford con lo sponsor Havoline appena l’auto numero 28 da rottame sarà rimessa a posto dai meccanici che erano a disposizione di Irvan ed essi ora saranno a disposizione di Kenny Wallace per disposizioni del proprietario della macchina numero 28 Ford con lo sponsor Havoline. Le cose cambiano.
Intanto che Elliott si allena in prove private su un circuito; Kenny Wallace si mette al volante della sua nuova auto ovvero la numero 28 Ford con lo sponsor Havoline.
Intanto, come d’accordo dopo la gara in Michigan, Ward Burton e Spencer si devono affrontare in Grand Canyon con le loro rispettive auto di serie NASCAR. C’è un tratto dell’immenso deserto che è veramente disertato in cui non passa quasi mai nessuno. In questa giornata con il caldo torrido soffocante, nel frattempo che si beve qualcosa di fresco Ward Burton e Spencer fanno scendere le loro rispettive auto da corsa dai rispettivi autoarticolati senza fare però prima la gara tra autoarticolati. Si corre per strada stavolta tra due auto NASCAR. La polizia di solito non dovrebbe passare qui e qui non c’è pericolo per nessuno al di fuori dei due piloti che si faranno a vicenda di tutto per vincere come due belve feroci che si sbranano. Comunque non si dovrebbe correre per strada perché è sempre illegale quindi pericoloso. Allineate le due auto, ovvero quella di Spencer e quella di Ward Burton ecco che sta per partire la prima resa dei conti tra due piloti NASCAR. Uno contro uno per strada. Stabilito il percorso, non ci sono giri, ma si parte da un punto per arrivare ad un altro punto, tipo le gare di rally. “Signori, accendete i motori!”
La gara parte con le due macchine perfettamente affiancate. Tutto cambia qui. Nessuna corsa è paragonabile a questa qui. Le macchine ruggiscono e ci si chiede se siano più belve le macchine o gli stessi piloti talmente la loro ferocia. I sorpassi procedono senza contatti tra le auto a differenza delle gare sui circuiti. Il panorama è unico nel suo genere. Dopo continui cambi di comando, Ward Burton resta in testa e Ward Burton vince la gara. Le pochissime persone presenti alla gara acclamano Ward Burton (per forza c’è solo la sua squadra presente insieme alla squadra del pilota avversario). Ward Burton dice a suo fratello Jeff Burton:
“Visto? Spencer mi diceva che io dovrei ritirarmi!”
Spencer è stato sconfitto senza arrendersi. Spencer dice a Ward Burton:
“Tu mi hai battuto stavolta! Io non posso negartelo! Ma presto ci sarà la gara a Dover! Io, te e tuo fratello ci rivedremo in pista lì! Io ho saputo che Elliott è uscito dall’ospedale e che lui potrà esserci in pista a Dover! Ma forse Elliott avrà da regolare dei conti con Stricklin prima di cercare noi tre in pista!”
IN FOTO GRAND CANYON
Dover/Delaware. Il giorno della gara. Elliott è pronto a partire con tutti gli altri. Kenny Wallace è pronto a guidare al posto di Irvan; essendo appunto Irvan ancora in ospedale. Tra piloti si parla. Ward Burton che ha battuto Spencer su strada del Grand Canyon. La notizia si diffonde. Un pilota anche se non dovrebbe, ma egli corre dappertutto anche se egli deve regolarsi sui luoghi in cui è permesso correre e sui luoghi in cui ciò è vietato perché pericoloso per sé e per gli altri e soprattutto per le persone di passaggio estranee e ignare alle corse.
Il commissario di gara sventola la bandiera verde al “miglio mostro”, come viene definito il circuito ovale da un miglio di Dover. Craven passa al comando. Dallenbach, Pressley, Trickle, Allen, Shepherd, Speed, Marcis e Hillin sono subito dietro Craven. Subito bandiera gialla dopo soli due giri di corsa. Escono di gara già Benson, Robby Gordon e Rudd. Jeff Gordon passa al comando con subito dietro Earnhardt, Martin, Elliott, Darrell Waltrip e Michael Waltrip. Intanto Kenny Wallace che sta correndo non con la sua macchina abituale ma con la macchina di Irvan; ovvero la numero 28 Ford con lo sponsor Havoline; Kenny Wallace è ora 34°. Rusty Wallace si urta con Grissom e Terry Labonte. Incidente. Bandiera gialla. Le auto rientrano a fare rifornimento. Il meccanico di Spencer deve intervenire con la chiave inglese per un problema al motore. Jeff Burton e Ward Burton sperano di levarsi da torno Spencer almeno per questa gara. Bobby Labonte prende il comando alla ripartenza. Musgrave, Nemechek e Sacks sono rispettivamente 2°, 3° e 4° vicinissimi a Bobby Labonte. La corsa continua con massima andatura. Ma un violento urto con una altra auto per un sorpasso non riuscito; ecco che fa addirittura rigirare e strofinare sulla pista la macchina con a bordo Schrader dalla parte del tetto. Bandiera gialla. Il tempo di rigirare la macchina di Schrader con a bordo Schrader e vedendo ovviamente il suo stato di salute da parte dei medici, Schrader ha solamente avuto uno spavento ma lui dopo che gli sia stata rimessa la macchina sulle ruote lui rientra in macchina per riprendere la corsa. La corsa riprende. Jarrett prende il comando. Skinner e Marlin sono ai due lati di Jarrett. Skinner affianca Jarrett a sinistra e Marlin affianca Jarrett a destra. Ci si stringe con Jarrett in mezzo, detto a “sandwich”, ovvero una auto in mezzo pressata con una auto a sinistra e una auto a destra come si fa con un panino e in mezzo al pane c’è la farcitura. A proposito, Sandwich era un giocatore di casinò che aspettava che uscisse il suo numero su cui egli aveva puntato alla roulette. Nel frattempo che Sandwich aspettasse il suo numero della roulette; Sandwich disse al cameriere del casinò di portargli un panino con ciò che capitasse senza che Sandwich avesse scelto la farcitura. Da qui l’idea di Sandwich diventò la sua creazione. Il panino rinfarcito casualmente avendo sempre diversa imbottitura è tuttora chiamato sandwich da appunto la creazione casuale di Sandwich. Questa è detta dicotomia, ovvero un nome proprio che diventa un nome comune. Sandwich nome proprio di persona a sandwich nome comune di cosa.
Tornando alla corsa a Dover; Spencer passa al comando con tre giri alla fine. Jeff Burton è settimo e Ward Burton è diciottesimo. Bandiera bianca, ultimo giro. Spencer vince la gara a Dover. Kenny Wallace arriva secondo. Jarrett arriva terzo.