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IN FOTO PISTA DI WATKINS GLEN/NEW YORK
Capitolo 12
I contrasti tra Jeff Gordon e Earnhardt non finiscono al punto da incontrarsi in un locale vicino ad un circuito. Nel tentativo di rilassarsi e di bere qualcosa ci si incontra anche tra piloti senza riuscire a smettere di parlare di corse. Incontrandosi nel locale Earnhardt esprime la sua disapprovazione nei confronti di Jeff Gordon:
“Ehi! “Nato per correre”, tu sei troppo scorretto e arrogante! Per diventare il miglior pilota di queste gare devi diventare più leale prima di tutto!”
Jeff Gordon risponde a Earnhardt:
“Senti “intimidatore”, per caso sei tu ad essere rimasto intimidito? Ha! Ha! Ha!”
Earnhardt dice a Jeff Gordon:
“Tu sei bravo ma anche un presuntuoso ed arrogante! Quando io cominciavo a correre con le auto di serie NASCAR tu eri un bambino e forse lo sei ancora!”
Jeff Gordon dice a Earnhardt:
“Tu sei da libri di storia e dovresti andartene in pensione, sei troppo vecchio per correre! Per questo ti infastidisci più facilmente e stai perdendo il senso di competere e non riesci più a sopportare la tensione delle gare e cominci ad avere paura di trovarti in pista!”
Earnhardt si arrabbia:
“Io sono sette volte campione! Renditi conto con chi tu stai parlando!!”
Jeff Gordon dice a Earnhardt:
“Tu non riesci a vincere l’ottavo titolo perché ci sono piloti come me che te lo impediscono! Arrenditi! Tu non sarai mai più campione NASCAR! Oppure mi dovrei ritirare io? Per lasciarti vincere ovvio! Ha! Ha! Ha!”
Earnhardt si arrabbia ferocemente dicendo:
“Ehi! Io ti sfido dove e quando tu vuoi pure fuori dalla pista!”
I presenti nel locale, mentre tengono lontani Jeff Gordon da Earnhardt; uno dei presenti nel locale dice a tutti:
“Io ho il posto per la vostra sfida “nato per correre” e “intimidatore”; voi due potete affrontarvi con le vostre auto di serie NASCAR nella pianura dello Snake!”
Tutti meravigliati dicono:
“Dove?”
Un altro presente dice a tutti:
“Già! Grande idea! La pianura dello Snake è il posto ideale per fare affrontare il soprannominato “nato per correre” Jeff Gordon e il soprannominato “l’intimidatore” Earnhardt! Noi tutti vi aiuteremo e saremo presenti alla vostra resa dei conti!”
La sfida è lanciata; prima della prossima gara in pista c’è tempo; così Jeff Gordon e Earnhardt si potranno affrontare da soli in una sfida testa a testa sulla pianura dello Snake.
IN FOTO PIANURA DELLO SNAKE
Pianura dello Snake. Il giorno della grande resa dei conti tra Jeff Gordon che reputa Earnhardt troppo vecchio per correre contro Earnhardt che reputa Jeff Gordon troppo arrogante e presuntuoso oltre che scorretto.
“Signori…Accendete i motori!”
Tutti i presenti alla gara sono emozionati nel vedere una gara unica al mondo e non possibile a tutti da vedere; perché niente televisione, niente giornalisti, niente pubblicità, niente pubblico al di fuori degli invitati o informati della gara. Si parte da fermi. Jeff Gordon contro Earnhardt. Via. Jeff Gordon prende il comando. L’arrivo è piuttosto lontano. Earnhardt si mette affiancato a Jeff Gordon. Earnhardt prende il comando. Jeff Gordon prende la scia. Jeff Gordon supera Earnhardt a destra. Earnhardt fa l’intimidazione a Jeff Gordon. Jeff Gordon tenta di resistere ma cedendo, Jeff Gordon viene superato da Earnhardt. Purtroppo c’è un po’ di traffico. Tutti gli automobilisti sono increduli a vedere due auto da corsa su strada. La polizia non sembra essere in giro. Dopo continui sorpassi ed evitando altre auto nel traffico sulla strada della pianura dello Snake; alla fine Earnhardt sconfigge Jeff Gordon con l’applauso di tutti i presenti.
Jeff Gordon dice a Earnhardt:
“Io ti devo delle scuse! Tu non sei solo una leggenda del passato ma anche del presente e pure del futuro! Non ti serve diventare campione per essere ricordato! Nessuno ha mai vinto quanto te…Nemmeno Richard Petty!”
Earnhardt dice a Jeff Gordon:
“Accetto le scuse! Ma “il re” Richard Petty vinse più gare, addirittura 200; io vinsi più titoli ovvero 7! Tu hai ancora tanti anni da poter correre! Ma io non ho intenzione di lasciare le gare almeno che io non muoia in pista!!”
Jeff Gordon dice a Earnhardt:
“La tua generazione è la migliore di queste gare! Io sono molto più giovane di te! Io ho il talento e tu hai l’esperienza! Per questo io e te siamo degni di affrontarci!”
Earnhardt dice a Jeff Gordon:
“Ah…A proposito di generazione…Io ho un figlio a cui io sto insegnando tutto…Dale Earnhardt Junior!”
Jeff Gordon dice a Earnhardt:
“Chi? Un pilota figlio tuo? Io vi aspetto tutti e due in pista allora!”
Earnhardt dice a Jeff Gordon:
“Contaci!”
Si torna alle gare in pista. Eccoci a Watkins Glen in New York. Finalmente ecco un circuito stradale per la gara NASCAR. Da precisare che le piste stradali sono piste con curve sia a sinistra che a destra e non piste della strada. Un’altra caratteristica importante dei circuiti stradali che per quanto essi possano essere rari nel campionato NASCAR, in caso di prima curva a destra la colonna di destra che essa è solitamente esterna nelle piste ovali avendo solo curve a sinistra; la colonna di destra nelle piste stradali diventa la colonna interna con tutte le posizioni dispari; diventando la colonna di sinistra esterna con le posizioni pari; ovvero il contrario delle piste ovali. Questa regola non vale su tutte le piste stradali, ma solo sulle piste stradali la cui prima curva è a destra; con prima curva a sinistra la colonna di sinistra conserva le posizioni dispari e la colonna di destra conserva le posizioni pari come sulle piste ovali.
C’è un nuovo pilota in pista, il figlio di Dale Earnhardt; ovvero Dale Earnhardt Junior.
“Signori! Accendete i motori!”
Bandiera verde. Si parte con la partenza lanciata come da regolamento. Su circuito stradale, oltre alla preparazione diversa della macchina da corsa in fatto di aerodinamica con l’assetto diverso dell’alettone posteriore per contenere la velocità e il peso dell’auto; già perché anche la guida cambia su circuito stradale non potendo dare sempre la massima velocità per tutta la corsa rispetto alle piste ovali; perché sui rari casi di gare su circuiti stradali nelle corse NASCAR si è abituati più a rallentare sulle curve per regolarsi con i pericolosissimi intasamenti del traffico sui circuiti stradali a differenza dei circuiti ovali in cui in curva appena si tocca il freno senza rallentare eccessivamente. Sulle piste stradali tutto cambia; il modo di preparare l’auto da corsa ma non solo anche il modo di guidarla e stare attenti in modo diverso perché non ci sono i muri che solitamente invece che creare incidenti essi li contengono proteggendo le macchine e quindi i piloti a bordo; ma ci sono più spazi larghi per le vie di fuga per evitare dei veri cataclismi con vari incidenti che essi potrebbero essere addirittura mortali per gli stessi piloti.
Venendo alla gara. Geoff Bodine è al comando. I piloti che seguono sono Martin, Marlin, Elliott, Irvan, Benson, Jarrett. Andretti, Petty, Marcis e Ward Burton si urtano violentemente uscendo tutti e quattro di gara. Bandiera gialla. Tutti a fare rifornimento. L’auto che fa il passo esce dalla pista. La corsa riprende. Bobby Labonte è al comando, subito dietro ci sono Sacks, Michael Waltrip, Robby Gordon, Mayfield e Grissom. Ancora incidente tra varie auto. Fuori dalla corsa Skinner, Jeff Burton, Rudd, Kenny Wallace. Bandiera gialla. Nessun pilota rientra a fare rifornimento. Jeff Gordon è al comando. Incredibile, subito dietro Jeff Gordon ci sono Earnhardt, Earnhardt Junior e Spencer. La tensione di Jeff Gordon comincia ora a salire con tutto che egli sia al comando; perché Jeff Gordon da ora in poi deve vedersela con Earnhardt sia padre che figlio, senior (più vecchio) e junior (più giovane). Jeff Gordon pensa che Earnhardt doppio; così Jeff Gordon chiama Earnhardt e suo figlio Earnhardt Junior, doppio guaio in pista, doppia rivalità Earnhardt, ma non necessariamente doppio “intimidatore”. Ma il doppio Earnhardt non si aiuta a vicenda come si potrebbe pensare, cari lettori; perché Earnhardt e Earnhardt Junior non si aiutano in pista a vicenda come si potrebbe pensare essendo loro due padre e figlio ma il doppio Earnhardt gareggia con grandissima rivalità tra di loro. Dimostrando ognuno a sé che il padre è meglio del figlio o il figlio è meglio del padre. Jeff Gordon al comando si trova Earnhardt al fianco sinistro e Earnhardt Junior al fianco destro. Jeff Gordon è chiuso in mezzo tra il doppio Earnhardt. Di questa lotta c’è chi ne approfitta, Hamilton, Musgrave e Stricklin passano rispettivamente dai posti quarto, quinto e sesto a primo, secondo e terzo. Nella dura battaglia tra Jeff Gordon e il doppio Earnhardt; continuando questi tre a ostacolarsi a vicenda; si innesca un terribile incidente che li fa uscire tutti e tre di gara. Bandiera gialla. Le auto rimaste in gara rientrano a fare rifornimento con soli 24 giri al termine. La bandiera gialla dura 3 giri per sgombrare la pista dai rottami. Bandiera verde. Si riparte con 21 giri alla fine. Pressley passa al comando. Subito dietro ci sono Dallenbach, Rusty Wallace, Cope, Trickle e Darrell Waltrip. 11 giri al termine. Incidente ancora. Bandiera gialla. Altri piloti escono di gara. Terry Labonte prende il comando. Subito dietro di lui ci sono Hillin, Allen, Schrader e Speed. Bandiera bianca. Ultimo giro. Terry Labonte vince la gara. Speed finisce secondo. Allen finisce terzo.
DALE EARNHARDT JUNIOR