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MOTORI RUGGENTI – Capitolo 10

DiPietro Sciandra

Giu 9, 2019
FORT WORTH, TX – APRIL 6, 1997: Following the pace car, the front row of polesitter Dale Jarrett, driver of the No. 88 Quality Care/Ford Credit Ford, and Jeff Gordon, driver of the No. 24 DuPont Chevrolet, leads the field into Turn 1 during the pace laps for the Interstate Batteries 500, the inaugural NASCAR NEXTEL Cup Series (then Winston Cup Series) race at Texas Motor Speedway in Fort Worth, Texas on April 6, 1997.

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IN FOTO PISTA DI FORT WORTH/TEXAS

Capitolo 10

Bickle parla con la sua squadra durante una riunione:

“Io voglio affrontare Barfield in una gara testa a testa! Decidete voi dove! Anche su una pista non automobilistica!”

Uno dei membri della squadra di Bickle dice a Bickle:

“Una pista aerea? Ti andrebbe bene?”

Bickle risponde:

“Perché no! Io e Barfield ci affronteremo all’aeroporto più vicino che ci metterà a disposizione la pista aerea! Basta organizzarsi con i permessi e con le procedure di sicurezza e la gara si farà!”

Tutti messi d’accordo; la squadra di Barfield accetta la sfida. 

La sera della gara, il tempo è brutto ma non piove. La notizia della resa dei conti di piloti NASCAR tra Barfield e Bickle si è diffusa creando così l’affluenza di spettatori per vedere un evento unico al mondo e soprattutto irripetibile. Con la dovuta organizzazione da parte delle autorità dell’aeroporto; la gara sta per partire. Tracciato il percorso da seguire, si parte da un punto per raggiungerne un altro. Barfield e Bickle di fronte non solamente l’uno contro l’altro ma anche di fronte al pubblico; la gara da fermi sta per partire.

“Signori accendete i motori!”

Intanto il tempo in questa sera con tutte le luci della pista aerea accesa peggiora. Sta per piovere mentre la gara sta per partire. I motori ruggiscono e i piloti anche. Si parte. Le gomme slittano alla partenza sulla pista aerea bagnata. Già perché come già noi sappiamo, cari lettori, le auto di serie NASCAR non hanno gomme da pista bagnata, essendo vietato correre con la pioggia. Ma c’è un dettaglio assolutamente nuovo; ovvero queste auto da corsa oltre ad avere la pericolosità di slittare sull’asfalto bagnato; quindi non potendo gareggiare in presenza di pioggia ma solamente con il tempo terso o anche nuvoloso purché non piova ovviamente; queste auto da corsa non hanno i tergicristalli, non dovendo servire. La gara qui sulla pista aerea sta diventando un immenso pericolo. La pista aerea ben illuminata dalle luci a corrente elettrica si sta rendendo una vera corsa mortale. Già perché oltre a correre con auto così potenti e così pesanti; non solo potere slittare sulla pista aerea bagnata durante la gara uno contro uno; ma anche dovere correre senza i tergicristalli e quindi con pochissima visibilità rispetto all’assenza di pioggia e soprattutto senza correre su un circuito di gara ma su un tracciato di pista aerea di cui nessuno dei piloti abbia mai corso prima per potere mettere alla prova sempre nuove loro abilità al punto di rischiare di morire in gara. La gara intanto continua con Bickle leggermente avanti a Barfield. Il percorso è molto lungo. Non si corre su distanze brevi. La pioggia continua ad aumentare a tal punto che le compagnie aeree di questo aeroporto devono cancellare molti voli. La gara di queste due auto diventa pericolosissima a tal punto che queste due auto sembrino due motoscafi. Ma questi veicoli hanno le ruote e quindi il pericolo è immenso. Correre con gomme da pista bagnata sarebbe rischioso persino qui in queste condizioni, figuratevi, cari lettori non avendo queste due auto le gomme da pista bagnata perché inesistenti nelle auto di serie NASCAR. Malgrado le condizioni del tempo estremamente avverse per la fortissima pioggia; i due piloti non vogliono cedere, invece di rallentare l’andatura ma aumentarla. Barfield accelera superando Bickle. Barfield passa al comando, ma Bickle sbanda tentando di accelerare estremamente per superare Barfield e slittando sulla pista aerea bagnata; Bickle finisce addosso a Barfield. Talmente violentissimo l’urto che entrambe le auto restano distrutte. Nessuno vince. Nessuno dei due piloti è riuscito a raggiungere il traguardo. I due piloti a grandissima sorpresa delle persone presenti non si sono fatti male. Il pubblico presente qui all’aeroporto ha comunque apprezzato tantissimo il rischio dei due piloti e soprattutto l’inconsueto spettacolo al vedere due auto NASCAR correre su una pista aerea e non sulla convenzionale pista di gara e soprattutto con questa gara avvenuta in condizioni del tempo con cui la gara su pista regolamentare non sarebbe nemmeno avvenuta. La fortissima pioggia non ha impedito questa gara uno contro uno. I due piloti si prendono tutti i rischi, cosa impensabile su una pista da corsa di correre con la pioggia perché vietato dal regolamento. I due piloti hanno provato l’emozione non solo di correre su una pista aerea di notte, ma anche apprezzare meglio le gare senza pioggia; perché le auto da corsa senza tergicristalli non devono assolutamente gareggiare con la pioggia. Recuperati i rottami delle due auto; ovvero quella di Barfield e quella di Bickle; comunque i due piloti si stringono la mano. Bickle dice a Barfield:

“La cosa non si è risolta del tutto tra noi! Comunque nessuno ha vinto di noi due! Considerando che noi su pista da gara non avremmo mai potuto correre in queste condizioni!”

Barfield dice a Bickle:

“La gara mi ha comunque entusiasmato moltissimo! Strano correre con l’auto senza tergicristalli con la pioggia e su una pista aerea! Grandi emozioni! Grazie comunque! Ma io e te ci rivedremo insieme agli altri in pista! Io ti aspetto a Fort Worth!”

IN FOTO PISTA AEREA

Si ritorna alle gare NASCAR in pista. Eccoci a Fort Worth in Texas. Il cielo è nuvoloso ma non dovrebbe piovere; altrimenti la gara non si farà. Intanto che le auto NASCAR vengono spinte per portarle in pista. Irvan ha saputo della gara sulla pista aerea tra Barfield e Bickle. Irvan non ha mai sopportato il fatto di quando Irvan fu sostituito da Kenny Wallace in seguito all’incidente di Irvan e al suo ricovero in ospedale. Correndo al posto di Irvan, quindi con l’auto che solitamente guida Irvan; Kenny Wallace arrivò secondo guidando l’auto guidata solitamente da Irvan. Questo risultato piacque moltissimo alla squadra e allo sponsor di Irvan ma non a Irvan, quindi Irvan vuole una resa dei conti con Kenny Wallace. Irvan dice al suo capo squadra:

“Io voglio affrontare Kenny Wallace faccia a faccia! Quando io ero in ospedale e lui guidando la mia macchina arrivò secondo; be’ questa cosa io non la sopporto; il pilota sono io e come tutti voi siete stati contenti del suo secondo posto; io non lo sono stato! Io lo odio e posso fare meglio di lui! Ma separatamente da tutti gli altri piloti! Dopo questa gara io affronterò Kenny Wallace!”

Il capo squadra di Irvan dice a Irvan:

“Io capisco che tu ti sia sentito umiliato, al fatto che Kenny Wallace abbia fatto meglio di te una sola volta che lui si sia messo alla guida della tua auto! Tu pensi che la sua sia stata fortuna, bravura, miracolo o che altro?”

Irvan dice al suo capo squadra:

“Io non penso che Kenny Wallace non valga nulla; altrimenti io non sarei così vigliacco da affrontarlo! Tutte le vostre attenzioni sono su di lui! Tutti voi della nostra squadra parlate di più del secondo posto di Kenny Wallace mentre io ero in ospedale invece di parlare dei miei risultati in tutto questo tempo che tutti noi siamo stati a lavorare insieme! Lui con una gara non ha fatto più di me e meglio di me di quanto io abbia fatto con voi in tutto questo tempo!”

Il capo squadra di Irvan dice a Irvan:

“Tu non ti senti peggiore di Kenny Wallace o ti mancano le nostre attenzioni della nostra squadra! Tu sei solamente geloso di Kenny Wallace!” 

Accertato oramai questo attrito tra Irvan e Kenny Wallace; oggi bisogna pensare alla gara qui in Texas sulla pista di Fort Worth. Tutte le auto sono pronte. Bandiera verde si parte. Le auto sfrecciano da sembrare deformi. Subito bandiera gialla. Un urto tra varie auto; coinvolti Stricklin, Skinner, Bobby Labonte, Ward Burton e Jarrett. Le auto si allineano dietro l’auto che fa l’andatura senza poter superare ovviamente per non essere penalizzate giustamente. Intanto, Irvan dice al suo capo squadra tramite radio:

“Che posizione sono io ora?”

Il capo squadra di Irvan risponde a Irvan:

“Tu sei quindicesimo!”

Irvan dice al suo capo squadra:

“Che posizione è ora Kenny Wallace?”

Il capo squadra di Irvan dice a Irvan:

“Ehi! Che fai tu, ricominci? Kenny Wallace è ventinovesimo ora! Ma lascialo stare! Questa gara non è una guerra personale e tu devi pensare al nostro sponsor, ai punti e ai premi e scorda questa rivalsa!”

Irvan dice al suo capo squadra:

“Io sarò più bravo di Kenny Wallace e te lo dimostrerò come lo dimostrerò a tutti!”

La gara procede con Marlin al comando, seguito da Jeff Gordon, Elliott, Jeff Green, Darrell Waltrip, David Green, Berrier, Mast, Purvis, Little e Wilson. Intanto che Irvan guadagna terreno avvicinandosi a questi piloti; anche Kenny Wallace sta salendo di posizioni dal 29° posto al 14° posto. Irvan è ora terzo ma Kenny Wallace è ora quinto. Al comando c’è Jeff Gordon. Secondo c’è Earnhardt. Quarto c’è Grissom. Kenny Wallace supera Grissom. Irvan supera Earnhardt e Jeff Gordon. Irvan è passato al comando. Kenny Wallace è quarto ma vicinissimo a Earnhardt e Jeff Gordon. Ci sono violenti urti e spinte per cercare non solamente di superare gli avversari ma anche per ostacolare gli avversari. Incidente. Bandiera gialla. Le auto rientrano alle postazioni di rifornimento. Rientrando in pista, varie posizioni dei piloti cambiano radicalmente, alcune posizioni restano invariate. Ci sono posizioni di molto migliorate e posizioni di molto peggiorate. Rientrando in pista, Kenny Wallace è al comando e accanto a lui c’è Irvan. Terzo Jeff Gordon e quarto Earnhardt. Subito dietro ci sono Terry Labonte e Bickle. La gara continua senza incidenti. Irvan tenta innumerevoli volte a superare Kenny Wallace per prendere il comando. Kenny Wallace chiude continuamente la traiettoria di sorpasso a Irvan. Irvan dice al suo capo squadra parlando per radio:

“Kenny Wallace è davvero bravo! Ma non sopporto più il fatto che lui sia arrivato secondo guidando la mia auto! Io devo batterlo!”

Il capo squadra di Irvan dice a Irvan parlando per radio:

“Non concentrarti troppo su di lui! Altrimenti per fare la tua guerra personale non ti concentri sui tuoi avversari che ti inseguono! Considera Kenny Wallace un avversario come gli altri e non l’obiettivo supremo di questa gara!”

Intanto Kenny Wallace parla tramite radio con il suo capo squadra:

“Irvan mi sta attaccato! Io sento il suo paraurti anteriore contro il mio paraurti posteriore! Lui non vuole solo superarmi! Lui mi sta intimidendo per farmi sbagliare!”

Il capo squadra di Kenny Wallace dice a Kenny Wallace per radio:

“Irvan forse ti odia ancora perché tu ti sei messo alla guida della sua auto! Lui non sopporta il fatto che tu gliela abbia guidata! Ogni pilota è geloso della propria auto da corsa! Mentre lui era in ospedale, tu arrivavi secondo guidando la sua auto!”

Irvan attacca con un violento urto Kenny Wallace. Ma dietro a Irvan ci sono Michael Waltrip, Martin, Robby Gordon e Rusty Wallace. Si innesca un terribile incidente. Bandiera gialla. Tutti rientrano a fare rifornimento. Le auto si allineano seguendo l’auto che fa l’andatura. Ci sono stati radicali cambiamenti di posizioni dopo le soste alle postazioni di rifornimento e poi rientrando in pista. Mayfield è al comando, subito dietro di lui ci sono Allen, Speed, Shepherd, Jeff Burton e Musgrave. La corsa riprende. Ci sono moltissimi sorpassi. Schrader supera Sacks per l’ottavo posto. Intanto Benson, Cope e Andretti sono rispettivamente 21°, 22° e 23° attaccando Trickle per il 20° posto. In questo tentativo di sorpasso, in cui vengono coinvolte le auto di Andretti, Cope, Benson e Trickle si crea un incidente che esso provoca inevitabilmente l’interruzione con la bandiera gialla. 15 giri al termine. Bisogna rientrare a mettere benzina o non si potrebbe arrivare a vedere lo sventolare della bandiera a scacchi. Si effettuano 4 giri durante la bandiera gialla; quindi senza poter superare. 11 giri a tutta andatura. Bandiera verde. Si riparte. Marcis ha preso il comando, subito dietro di lui ci sono Hillin, Petty e Hamilton. Kenny Wallace è 17°. Irvan è 24°. 5 giri al termine. Kenny Wallace è ora 4°. Irvan è ora 6°. Bandiera bianca. Ultimo giro. Si crea un incidente che coinvolge varie auto a tal punto da non riuscire a contarle. Irvan tenta di superare Kenny Wallace. Ma purtroppo, una macchia di olio sulla pista lasciata da qualche auto che aveva perso olio in seguito ad un violento urto; ciò fa sbandare Irvan facendolo finire fuori pista. Kenny Wallace vince la gara in Texas. Secondo Earnhardt e terzo Jeff Gordon.


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Dir. artistica Emanuela Petroni
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