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Mirko Alivernini, il primo regista italiano ad aver introdotto l’uso delle tecnologie
smartphone nel cinema, continua a raccogliere riconoscimenti per il suo innovativo
approccio alla settima arte. Già premiato al 79o Festival del Cinema di Venezia e al
Festival del Cinema di Roma con il prestigioso premio Chioma di Berenice, Alivernini
è una figura di spicco nel panorama cinematografico italiano e internazionale.
Dal 6/8 settembre 2024, Alivernini sarà l’ospite d’onore allo Spaghetti Western di
Pietrastornina, ad Avellino, dove presenterà il suo acclamato film “L’uomo che Disse
No”. Con Protagonista Massimo Vanni Diego Triolo insieme Gianluca Magni
Federica Santuccio e Luigi Converso. Questa opera ha già ricevuto il premio come
miglior film all’International Roots Film Festival 2024, confermando ancora una volta
il talento e la visione del regista.
Un Cinema Innovativo
L’approccio di Alivernini, che utilizza smartphone per la realizzazione dei suoi film,
rappresenta una rivoluzione nel mondo del cinema. Questa scelta tecnologica non
solo riduce i costi di produzione, ma democratizza anche il processo creativo,
rendendo possibile la realizzazione di film di alta qualità con risorse limitate. La sua
tecnica ha aperto nuove strade per i giovani cineasti, che vedono in lui un punto di
riferimento e un esempio da seguire.
Un Programma Ricco di Eventi
Durante il festival di Pietrastornina, Alivernini terrà una conferenza che vedrà la
partecipazione di addetti ai lavori e del pubblico. Sarà un’opportunità unica per
discutere delle nuove frontiere del cinema, dell’uso delle tecnologie smartphone e
del futuro del genere western in Italia. Il festival, infatti, mira a celebrare e
rivitalizzare il genere spaghetti western, portando alla ribalta storie e stili che hanno
fatto la storia del cinema italiano.
Un Esempio per le Nuove Generazioni
Alivernini è oggi considerato un pioniere e un modello per le nuove generazioni di
registi. La sua capacità di coniugare tradizione e innovazione ha dato nuova vita al
cinema italiano, aprendo prospettive inedite e incoraggiando i giovani cineasti a
sperimentare e a superare i limiti imposti dalle convenzioni.
Il suo impegno nel promuovere l’uso delle nuove tecnologie nel cinema non solo ha
rivoluzionato il modo di fare film, ma ha anche contribuito a rendere il cinema più
accessibile e inclusivo. Grazie alla sua visione, il cinema italiano sta vivendo una
nuova era di creatività e sperimentazione, in cui le possibilità sono infinite e le storie
possono essere raccontate in modi sempre nuovi e sorprendenti.
Il suo lavoro al festival di Pietrastornina sarà senza dubbio un momento culminante,
offrendo ispirazione e conoscenza a tutti coloro che vi parteciperanno.