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Michelangelo Pistoletto, Candidato al Premio Nobel per la pace, il Prof. Vittorio Coletti, il drammaturgo Matei Visniec, il Comandante Alfa, Daniele Biello, Paol oGulisano sono i protagonisti dei Martedì letterari del mese di aprile

DiPaul Polidori

Mar 30, 2025

CIADD NEWS 24... in diretta RADIO e TV

I Martedì Letterari del Casinò di Sanremo, curati da Marzia Taruffi, proseguono con
un calendario denso di appuntamenti che nel mese di aprile portano all’attenzione
dell’affezionato e numeroso pubblico testi e scrittori di chiara fama internazionale.

Martedì 1° aprile alle ore 16.30 nel teatro dell’Opera del Casinò Daniele Biello
presenta il saggio:” Il Puzzle L’incerto gioco della guerra tra istituzione e percezione”
(La Vela). Partecipa Walter Vachino. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti
disponibili.
IL Puzzle.
Proudhon pensava che, della guerra, tutti “hanno una certa idea, alcuni per essere
stati testimoni, altri per averne letto molte relazioni, parecchi per averla fatta”.
L’osservazione sopra riportata rappresenta il fulcro di un problema. Per quante
definizioni possano essere date della guerra, tutte vengono sopravanzate dalla
personale percezione del fenomeno, come se questo fosse un’idea innata tra gli
uomini. Così ci si trova sgomenti davanti all’enormità della mole dei lavori sviluppati
da studiosi di tutte le epoche, che cercano di determinare e definire la natura di
questo fenomeno. Da sempre l’intellettuale si è interrogato sull’essenza della
guerra. Perché questo è accaduto? La tesi di questo lavoro è che la guerra, unico tra
i fenomeni sociali, ha il crisma della “totalità”. Essa travolge e assorbe integralmente
tutti quanti la incontrino, fosse anche solo su un piano intellettuale o, più
superficialmente, percettivo. Questo lavoro non può certo fornire risposte a
nessuno in merito ai problemi posti, ma solo insinuare nuovi dubbi e incertezze.

“Analizzare i fenomeni complessi è come cercare di completare un grande puzzle e
ci si accorgesse che, nel momento di sistemare l’ultima tessera, questa non avesse la
forma e la misura adatta a completare l’opera. Allo studioso possono, solo, essere di
consolazione le parole di Spinoza: “Sedulo curavi humanas actiones non ridere, non
lugere, neque detestari sed intelligere”” (Daniele Biello)
Daniele Biello (Genova, 1960), formatosi all’Università di Genova, è stato visiting
scholar (1993) presso la Elliott School of International Affairs della George
Washington University. Da 35 anni si occupa di gestione di politiche culturali. È
autore di monografie e saggi di storia americana, di storia militare, di relazioni
internazionali e di ambito politologico.
Ha collaborato con testate come “l’Occidentale” e “il Dubbio”; attualmente
collabora con “il Giornale (Piemonte-Liguria)” e con “Atlantico quotidiano”,
occupandosi delle materie sopra descritte, oltre che di attualità politica e di politica
culturale.
Martedì 8 aprile ore 16.30 il prof. Vittorio Coletti, premio “Semeria” alla Carriera,
presenta l’opera” Figure della crisi due” (Il Canneto editore).
Figure della Crisi due.
Figure della crisi 2 affronta i problemi istituzionali e i drammi privati che
caratterizzano due ruoli chiave della società moderna. Attraverso una narrazione
che intreccia saggio e fiction, il libro esplora il mondo della giustizia e quello
dell’istruzione universitaria, coniugando radicali mutamenti collettivi e crisi
personali. Una pm, travolta dalle ansie familiari, misura sulla propria pelle la sua
distanza dal giustizialismo crescente delle Procure e dal protagonismo mediatico di
certi colleghi; un professore in pensione cerca di capire le ragioni del suo misterioso
tentativo di suicidio riflettendo sul crollo della cultura umanistica e dello stile.

Vittorio Coletti è ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università di Genova; ha
pubblicato, tra l’altro: Il linguaggio letterario (Zanichelli, Bologna, 1978); Momenti
del linguaggio poetico novecentesco (Il Melangolo, Genova 1978); Parole dal pulpito
(Marietti, Casale 1983); Italiano nel tempo (Librex, MIlano 1987); Italiano d’autore
(Marietti, Genova 1989). Con Einaudi ha invece pubblicato Storia dell’italiano

letterario («Piccola Biblioteca Einaudi» 1993, 2000) e Da Monteverdi a Puccini
(ultima edizione 2017).

Il 15 aprile nel teatro dell’Opera nell’ambito del ciclo “La Cultura della legalità” il
Comandante Alfa presenta:” Liberate gli ostaggi. L’esordio del Gis. L’assalto al
supercarcere di Trani” (Longanesi).

Liberate gli Ostaggi (Longanesi)
Nel tardo pomeriggio del 29 dicembre 1980 un elicottero AB-205 sorvola il
supercarcere di Trani con a bordo una squadra di uomini del Gis, il neonato Gruppo
intervento speciale dell’Arma dei Carabinieri, alla sua prima azione. Tra i volti
nascosti dal mephisto, c’è anche quello del Comandante Alfa. Si tratta di un vero e
proprio battesimo del fuoco: dopo un tentativo di evasione, un gruppo di brigatisti
ha preso in ostaggio diciotto agenti di custodia asserragliandosi nel reparto di
massima sicurezza del penitenziario. Al grido di «Più sudore meno sangue!» gli
uomini del Gis intervengono, consapevoli di avere carta bianca ma di dovere agire
nel rispetto della legge e della vita umana, come hanno solennemente giurato
all’Arma. In queste pagine, oltre alla prima missione, punto di svolta imprescindibile
per la sua carriera e la sua esistenza, il Comandante Alfa racconta anche le tante
difficoltà e il duro e sofisticato addestramento che accompagnarono la nascita del
Gis. Attraverso le voci di coloro che li vissero in prima persona e grazie a una ricca
documentazione, “Liberate gli ostaggi” offre poi uno spaccato degli eventi più tragici
degli anni di piombo: le morti, le bombe, i rapimenti, la paura e l’infaticabile
impegno delle forze dell’ordine per contrastarli. Perché proprio battersi contro il
male, proteggere gli altri e difendere la legge è ciò che ha dato senso alla vita del
Comandante.
Il Comandante Alfa è uno dei fondatori del Gis (Gruppo intervento speciale), reparto
d’élite dell’Arma dei Carabinieri. Alle sue spalle ha un curriculum militare
impressionante: Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare;
Medaglia Afghana Loya Jirga consegnata dal presidente Hamid Karzai per
l’Operazione Corona; Croce Commemorativa per l’Attività di soccorso internazionale
in Iraq; Croce Commemorativa per il Mantenimento della pace in Afghanistan, Croce
d’Oro al merito dell’Arma dei Carabinieri. Ha ricevuto elogi militari per le sue varie

missioni, tra cui: Kabul (Afghanistan); Missione IFOR e Missione SFOR Mostar (Bosnia
Erzegovina); Missione Antica Babilonia Nassiriya (Iraq); Missione NTM – I Baghdad
(Iraq); numerosi i suoi riconoscimenti istituzionali: Commendatore al Merito della
Repubblica italiana; Cavaliere dell’ordine Militare d’Italia; Ufficiale Ordine Merito
della Repubblica italiana; Cavaliere Ordine Merito della Repubblica italiana. Ha
pubblicato con Longanesi i libri Cuore di rondine (2015), Io vivo nell’ombra (2017),
Missioni segrete (2018), Dietro il mephisto (2020) e Parola d’ordine: proteggere
(2022), che hanno avuto tantissimi lettori.

Mercoledì 16 aprile alle ore 18.00 in collaborazione con Fondazione Pistoletto-
cittadellarte Michelangelo Pistoletto, candidato al Nobel per la Pace, illustra:” La
formula della Creazione” . Dialoga con l’autore il prof. Fortunato D’Amico.
Interviene Franco Scepi.
La formula della Creazione.
Nel suo nuovo libro, edito da Cittadellarte Edizioni a dicembre 2022, Michelangelo
Pistoletto racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a
definire la Formula della Creazione. Da lui stesso chiamata anche Formula della Vita.
Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato
creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al
fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il
passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei
sistemi che essa stessa ha creato.
Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto ci offre l’opportunità di
riconsiderare i cardini della nostra esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità
verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte.
È il libro che volta pagina.
La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il
percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana.
È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una
nuova società.

Giovedì 24 aprile alle ore 16.30 nel teatro dell’Opera in collaborazione con il Serra
Club Paolo Gulisano presenta “Quel Cristiano di Guareschi” (Ancora Editore).

Quel cristiano di Guareschi
Guareschi è stato un grande scrittore cattolico, direi il più grande (anche se a lungo
sottovalutato o incompreso) scrittore cattolico italiano del Novecento. Paolo
Gulisano spiega molto bene, in queste pagine, come e perchè Guareschi vada
annoverato tra i migliori narratori cattolici, sulla scia di Manzoni e non solo. La
singolarità della grandezza di Guareschi sta nel fatto che la sua profonda sensibilità
religiosa, perfino la sua perfetta ortodossia, non venivano da studi di teologia – che
Guareschi mai ha seguito – nè da frequentazioni clericali, che non risulta abbia avuto
e che anzi credo abbia accuratamente evitato. Tutto quel che sapeva, e che poi ha
trasmesso, Guareschi l’ha respirato misteriosamente qui nella Bassa. Tutta la sua
teologia è stata l’inginocchiarsi di fronte al quadretto miracoloso della “Madonna dei
Prati” e lo stare in silenzio ad ascoltare un crocifisso.

Credo che per capire il cristiano Guareschi si debba venire qui, vedere questo
santuario, osservare i suoi ex voto, fissare quel quadretto.
(dalla prefazione di Michele Brambilla )
Paolo Gulisano, nato a Milano nel 1959, è medico di professione e scrittore per
passione. Ha al proprio attivo più di trenta volumi di saggistica, dedicati
prevalentemente ad autori e temi della letteratura fantastica, dai cicli arturiani a
Mary Shelley, Herman Melville, Oscar Wilde, e ai grandi autori della narrativa
dell’immaginario come C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien, di cui è considerato uno dei
maggiori esperti, a cui ha dedicato il volume Tolkien. Il mito e la grazia (Àncora,
2001). È studioso della storia e della cultura delle Isole Britanniche, e ha scritto di
san Tommaso Moro, di G.K. Chesterton, del cardinale Newman. Profondo
conoscitore del mondo celtico, ha pubblicato libri sulla storia della Scozia e
dell’Irlanda, tra cui Colombano. Un Santo per l’Europa (Àncora, 2007) e L’Isola del
Destino (Àncora, 2004).

Martedì 29 aprile ore 16.30 nel teatro dell’Opera incontro con il drammaturgo
Matei Visniec. Illustra l’opera “Il venditore di incipit per romandi” (Voland).
Collabora la prof. Francesca Rotta Gentile. Interviene la prof.ssa Sabrina Cipriano.
Durante una premiazione letteraria l’affabile Guy Courtois, venditore di incipit che, a
suo dire, ha fatto le fortune di Thomas Mann, Franz Kafka, Albert Camus e molti
altri, lascia il biglietto da visita a uno scrittore in crisi. Fra i due s’instaura allora una
fitta corrispondenza e prendono il via varie storie che procedono parallele o si
intersecano: uno scrittore smarrito racconta la sua prima volta nel suggestivo Caffè
dei Timidi e nella rinomata Casa degli Scrittori a Bucarest; una donna misteriosa,
seduta fra i libri parlanti della libreria Verdeau a Parigi, trascrive la propria
quotidianità… Bizzarri personaggi, apparentemente scollegati fra loro, si rincorrono
in questo romanzo vertiginoso di singolare fascino.
Matei Vișniec
Poeta, drammaturgo, romanziere, giornalista, è nato nel 1956 a Rădăuţi, nel nord
della Romania. Trasferitosi nel 1987 in Francia per sfuggire alla censura di regime, è
diventato negli anni il secondo drammaturgo romeno dopo Ionesco a imporsi nel
panorama teatrale europeo. Sindrome da panico nella Città dei Lumi, suo secondo
romanzo, è stato tradotto in francese, russo, ungherese e bulgaro.

I martedì letterari proseguono sino a giugno ed oltre.
Il prossimo appuntamento è per Giovedì 8 maggio alle ore 17.00. Alain Elkann
presenterà il suo saggio “Il silenzio di Pound” (Bompiani) Partecipa il dott. Carlo
Sburlati.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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