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O Michael’s Gate diventa la rappresentazione pittorica della coscienza collettiva
Arte: E’ di un Italiano il quadro che rappresenterà la coscienza collettiva dell’umanità. “Siamo fratelli nell’inconscio e nemici nella ragione “.Con queste parole hypnos ( al secolo Gilberto Di Benedetto) sintetizza il simbolismo della sua opera pittorica più famosa Michael’s Gate.La rete sta per regalare a questo simpatico ed estroverso artista Italiano una notorietà planetaria.Decine di programmatori stanno per lanciare la più massiccia promozione pubblicitaria di un opera d’arte.L’indirizzo del sito dedicato a Michael’s Gate e’ il seguente : www.michaelsgate.it, da gennaio in rete sarà diffuso in quattro lingue.Le esposizioni pubbliche del quadro saranno svolte sotto forma di rito. Ecco una breve sintesi del rito:Guardiano della porta: Perché chiedi di entrare nel tempio di Hypnos? Cosa ti aspetti?
Profano: Chiedo di entrare a vedere ed essere visto dall’immagine ineffabile. Voglio spogliarmi dell’ego come di un pesante fardello. Mi aspetto di rientrare nell’inconscio collettivo, mi a vera essenza, mia origine.
II profano: Chiedo di entrare nell’egregora del fuoco sacro raffigurato ad oriente nell’ara del tempio.
Guardiano: Ti è concesso di entrare, ma per tutte le tue aspettative dipenderà dalla permeabilità della tua corazza di individuo.
( altri eventuali )
( entrano nel tempio dove vengono accolti dal maestro cerimoniere che da ad ognuno un bicchiere di vino )
Cerimoniere: Questo vino è composto di tre elementi: il primo è l’acqua, solvente di tutta la vita. Il secondo è il fuoco, energia che tutto distrugge e tutto rigenera. Il terzo è la terra, la materia grezza che deve essere plasmata. Il quarto elemento? (rivolto ad un profano) dimmelo tu qual è il quarto elemento e spiegami come vuoi farlo entrare in combinazione con gli altri tre per il tuo percorso iniziatico che porta alla fusione del tuo ego con l’inconscio collettivo.
Profano: L’aria è il quarto elemento dopo acqua, terra e fuoco presente in questo vino. Dunque il quarto elemento sono io che lo bevo, sono l’aria che tutto avvolge e tutto pervade, che non ha forma propria e che da forma a tutto. Questo è il programma: essendo una sua parte, diventare il tutto.
IIProfano: Il vuoto! Il vuoto è lo spazio allo stato puro. E’ il divenire, permette il movimento di ogni altro elemento, il suo progresso, la sua trasformazione. E’ per il vuoto che noi siamo vivi, che tendiamo ad un fine.
( altri )
Cerimoniere: State entrando a costituire l’egregora! Bevete un sorso di questo vino e prendete il posto che vi compete. ( prendono posto) Guardate intensamente l’ara e concentratevi. La troverete il vostro inconscio. (rivolto a più profani) Come ti chiami? Pronuncia il tuo nome. ( Paola, Luigi, Caterina etc. )
Ora vi do 15 secondi di tempo per visualizzare le lettere che compongono il vostro nome e disporle al contrario. Ora pronunciate il vostro nome al contrario più volte finchè non venga cancellato dalla vostra coscienza. (sic) Ora sei l’inconscio collettivo, unico per ogni forma vivente ma anche per tutto l’essere erroneamente ritenuto non vivente.
Ora vuotiamo il bicchiere e sentiamoci immersi nell’egregora!
( suoni ed incensi)
Lasciamoci pervadere da questo suono, da questo profumo e dalla visione di questo dipinto: Michaels Gate, la porta dell’angelo Michele. Provate ad entrare e passare dall’altra parte. E’un’altra dimensione, ma c’è un guardiano della porta che ti avverte: “Mi cha Eli?” chi come Dio? Questa è la domanda prima di avvicinarsi alla porta “ Michaels Gate” e provare ad oltrepassarla. Do 3 minuti di totale silenzio.
(sic) ( si avvicina ad un neofita )
Parla fratello!
Neofita: Ho sognato di essere un albero di pino, alto, possente, folti rami verdi fino al cielo. Ero nel sogno un elemento di una vasta pineta, un fitto stuolo di ombrelli che impedivano ai raggi del sole di giungere fino alla terra sottostante. Dai nostri rami pendevano pesanti pigne cariche di inutili semi, pinoli, perché, caduti sulla terra, non avrebbero avuto spazio per crescere, ne energia solare. Un vasto incendio spinto dal vento devasta tutta la pineta, distruzione attesa e chiamata dall’esca della nostra resina. Tutto è distrutto divorato dal fuoco! Rimangono gli scheletri dei tronchi bruciati privi di vita. Per anni.
II neofita: Vedo un canneto fitto, canne leggere si spingono in alto, una vicina quasi attaccata all’altra. Cercano di superarsi fra di loro per assicurarsi il sole. Negli spazi fra di loro c’è tanta vita: uccelli, rettili, insetti e la mano predatrice dell’uomo. Io sono una di queste canne e sono in comunione con tutte le altre, perché tutte prendiamo forma e vita da un unico tronco sotterraneo, un “rizoma”. Quando ilo sole ha bruciato tutto intorno, il fuoco interviene a completare la strage bruciando tutte le canne ed anche me. Ma il fuoco non può annientarci perché non può bruciare la radice comune, il “rizoma” che è sotto la terra. Non sono io, non sei tu, ma tutte le canne ricresceranno perché la radice collettiva non muore. (altri)
Cerimoniere: Tre sono gli stati della coscienza individuati dagli antichi saggi: veglia, sonno con sogni e sonno profondo senza attività onirica. Vedete come è labile l’EGO, ma ad esso siete tenacemente attaccati come fosse l’unica realtà che vi riguarda. Circa metà del tempo della vita del corpo l’EGO è scollegato o non sa di esistere o prende altre forme mentre la vita continua nella sua logica spazio-temporale. L’io non esiste se non nell’egregora! Consegnate il vostro EGO a questa egregora e sentitevi più forti. Per facilitare questo, pronunciamo 7 volte il mantra sacro: la OM (sic) Con la forza che abbiamo acquisito chiediamo che venga esaudito un nostro desiderio per noi, per i nostri cari, per la nostra città, per la nostra nazione, per l’umanità. Chiediamolo con l’intercessione degli uomini che maggiormente hanno incarnato l’anima collettiva trascinando l’intera umanità a costruire la storia: Budda, Alessandro, Socrate, Lao Tse, Cesare, Cristo, Zoroastro, Euclide, Freud, Jung e tanti altri. Ognuno esprima il suo desiderio in silenzio, ma se qualcuno vuole esternare questa sua speranza per convogliare le energie psichiche dell’egregora, chieda la parola. (sic)
Ed eccoci al culmine del nostro viaggio iniziatico, di fronte a MICHAELS GATE e alla medium che ci aiuterà a metterci in comunicazione con essa.
(sic)
MICHAELS GATE sta per chiudersi, alcuni di noi l’hanno varcata e sono rientrati con una importante esperienza, altri non l’hanno fatto per diffidenza per indifferenza o per non esserci riusciti nonostante l’intenzione e la volontà. Ciascuno ritorna al proprio EGO, ma con l’esperienza di aver vissuto l’inconscio collettivo. L’egregora non si dissolve d’improvviso, ma permane intorno a noi come un angelo custode che si prende cura e ci protegge e ci illumina. Andate ciascuno lasci questo posto con il ritmo ed il tempo che gli sembrerà più giusto.