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Dopo aver toccato il cuore del pubblico con le sue precedenti release, tra cui “Rimarrò tua” – brano in cui la perdita si trasforma in un messaggio di amore eterno -, Kimele torna con “Cadere”, il nuovo singolo che mette al centro il coraggio di affrontare la vita e le sue complessità. La voce di Kimele, definita dai media una delle più belle voci maschili del nuovo cantautorato italiano, sa evocare e rendere tangibili quelle emozioni che ci uniscono, cantando di cadute e risalite, di quella ricerca di stabilità che appartiene a tutti noi.
“Cadere” è un riflesso delle esperienze quotidiane, una considerazione sul bisogno di trovare forza nelle difficoltà e di accettare e accogliere l’aiuto di chi ci ama. Il racconto di un percorso di rinascita, di quel cadere «senza mai cadere» davvero, in cui non è la battuta d’arresto a definirci, ma la determinazione nel proseguire, rialzarsi e ripartire.
Il singolo si articola come un dipinto musicale sul potere dell’amore condiviso, un amore che non è solo passione, ma anche comprensione e sostegno reciproco, quella magica fusione di gesti, sguardi e parole che entrambi i partner scelgono di mettere in campo ogni giorno. È un legame fatto di dedizione, in cui ogni piccolo atto diventa parte di un’intesa più intima, capace di superare le difficoltà e le incertezze. Questo amore è una forza discreta, costruita su fiducia e rispetto, un impegno silenzioso che, anche quando le avversità si fanno sentire, trova il modo di rinascere sempre, oltre ogni caduta. Nel testo, Kimele canta: «Tu che mi tieni la mano nel mio disordine, crescono forti già lo sai, le certezze costruite per noi», convertendo in musica una complicità che sa nutrire i sogni e trasformare le tempeste in quiete, un rapporto che, anche quando il mondo esterno vacilla, ritrova la propria sicurezza in un dialogo sincero e nelle «canzoni che poi ci faranno ricordare, emozioni da riprovare».
Kimele, con la delicatezza e l’eleganza che contraddistinguono ogni sua traccia, dà voce alla consapevolezza e alla dualità di una relazione fatta di alti e bassi, e lo fa con la maturità di chi è pronto a fare delle proprie fragilità un punto di forza, comprendendo e supportando l’altro in ogni istante di un percorso da vivere insieme.
«Cadere è il simbolo di ogni volta in cui mi sono trovato a terra e ho sentito che solo qualcuno che crede in me mi avrebbe potuto riportare su – dichiara il cantautore partenopeo – È un omaggio a chi resta, a chi sceglie di essere presente anche nei momenti di difficoltà.»
Musicalmente, il brano si snoda attraverso arrangiamenti morbidi e avvolgenti, con uno stile moderno che lo rende accessibile e allo stesso tempo intenso e suggestivo. La voce di Kimele guida ogni verso, accompagnando l’ascoltatore in un cammino fatto di parole sincere e di immagini vivide, come nel toccante passaggio: «Fermo il tempo solo se resti ancora qui con me, io che cerco di capire cosa sei per me». In questi versi, l’artista immortala la preziosa fragilità e bellezza di un momento condiviso, un attimo che si vorrebbe fermare e proteggere, come un tesoro che il cuore non è pronto a lasciar andare.
La peculiarità di “Cadere”, accompagnato dal videoclip ufficiale girato ai Napoli Net Studios sotto la direzione di Francesco Polise e presentato in anteprima nazionale su Sky TG24, risiede nel saper raccontare la capacità di non perdere la fiducia nei periodi di sconforto, la speranza di una vita che sa risollevarsi sempre, accanto a chi ci sostiene e ci comprende. In quel «senza mai cadere, in un vuoto dove nessuno di noi due cambierà la sua direzione», Kimele racchiude l’equilibrio imprescindibile di chi si ama sinceramente e non si abbandona, una stabilità che, pur nelle difficoltà, resta immutata.
Kimele, che con il successo dei suoi precedenti singoli ha saputo conquistare il pubblico, continua a mettere in luce il potenziale emotivo della musica, regalando canzoni che parlano di vita vera, con tutti i suoi inciampi e le sue risalite. “Cadere” rappresenta per lui un nuovo capitolo, una crescita artistica che affonda nelle radici dell’esperienza personale per renderla in suono, ritmo e significato.
«È un brano che nasce da me e per chi, come me, cerca sempre un appiglio per risalire – conclude –. Siamo tutti protagonisti delle nostre storie e, anche se a volte ci sentiamo soli, credo fermamente che la musica sia una mano tesa, pronta a sollevarci e a portarci dove vogliamo essere.»
Con “Cadere”, Kimele ci invita a guardare oltre le difficoltà, a scoprire quella forza che ciascuno di noi porta dentro di sé, una forza che sa accettare anche l’aiuto di chi decide di restare, rivelando l’importanza di trasformare la fragilità in bellezza e la caduta in nuovo slancio.
Biografia.
Kimele, pseudonimo di Gianmichele Mocerino nasce ad Acerra (NA) il 14/12/1993. Da sempre appassionato di musica, all’età di 14 anni inizia la sua formazione artistica studiando canto e, non appena maggiorenne, si iscrive ai casting dei più celebri talent show nazionali. Dopo un percorso di crescita e maturazione personale ed autorale, nel 2018 partecipa ad Area Sanremo, giungendo in finale. Nel 2020 pubblica i suoi primi singoli ufficiali, tra cui “Drink al Bar” e “Scacco matto”, seguiti, l’anno successivo, da “Solo te” e “Baila Conmigo”. Nel 2022 è il turno di “Pioggia a Primavera”, “Good Vibes” e “Di te e di me”, brani che, nel 2023, con l’uscita di “Dinamite”, “Giravolta” e “Aspetto te”, confermano l’eclettismo e la raffinatezza del cantautore partenopeo. Il 2024 si apre con “Rimarrò tua”, una perla musicale di rara bellezza che affronta con empatia, delicatezza ed eleganza il delicatissimo tema della perdita di una persona cara. L’obiettivo principale di Kimele è comunicare, attraverso le sue composizioni, emozioni e sentimenti, arrivando dritto al cuore della gente attraverso una scrittura fluida e diretta ed una vocalità riconoscibile ed autentica. Versatile, incisivo e brillante, Kimele è una delle più luminose proposte del nuovo bel canto italiano, grazie ad un’estensione e ad una caratura vocali affini a quelle delle più grandi firme del panorama musicale nazionale.