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Heracleion era grande come Parigi e più antica di Roma e viene considerata la Venezia dell’antichità. I suoi tesori sono incommensurabili.
Fran Goddio, classe 1947, nato in Marocco da mamma francese e papà italiano è considerato una leggenda dell’archeologia marina. La sua ultima scoperta è semplicemente sensazionale. Nella baia di Aboukir, a sei chilometri dall’attuale costa, Goddio ha trovato una enorme città sepolta in mare. Le sue dimensioni sono come Parigi e la sua storia precede quella di Roma. Il suo nome è Heracleion.
Stando a quanto riportato dal sito segretiemisteri.com, la città deve il suo nome al Dio greco Ercole. Costruita su una rete di canali, Heracleion è considerata la Venezia dell’antichità. Gli Egizi la chiamavano Thonis. La città era il porto obbligato per chiunque volesse entrare nel Regno dell’Egitto. Inoltre, era un luogo fondamentale per i commerci marittimi internazionali.
Presto per sapere perchè è sprofondata
Esistono diverse ipotesi per quanto concerne la ragione del suo sprofondamento. Dal peso degli edifici (alcuni semplicemente colossali) costruiti su una base di argilla a un maremoto fino ad un terremoto. Oppure, potrebbe essere stata una combinazionedi tutti e tre questi elementi.
La certezza è che oggi possiamo conoscere la sua bellezza, perfettamente conservata dal mar Mediterraneo per duemila anni.
Nel Museo Nazionale di Alessandria si possono vedere alcuni reperti recuperati dalla città in fondo al mare. Molti altri, invece, si trovano ancora sott’acqua per preciso volere dell’Unesco. Molti i tesori da scoprire e studiare: statue di faraoni, Dei e regine scolpite nel granito rosso; templi, muri, anfore e imbarcazioni. E poi ancora gioielli, monete, piatti e persino una boccetta di profumo ateniese decorata con una pantera.
Anni di lavoro per trovarla
Dopo un lavoro di mappatura (iniziato nel 1992 e concluso nel 2000), Goddio e la sua squadra hanno usato i migliori strumenti a disposizione per individuare l’esatta posizione della città. Oltre ai sonar e alla batimetria, fondamentale durante questa fase è stata la risonanza magnetica nucleare grazie alla quale è stato possibile creare mappe dei fondali estremamente precise.
Una volta scoperta l’esatta ubicazione di Heracleion, attraverso un sistema di montacarichi, aerostati e gru, gli archeologi hanno riportato alla luce statuedi oltre 5 tonnellate di peso.
Ma un altro lavoro è appena iniziato. Goddio ha dichiarato che per scoprirla tutta ci vorranno almeno altri due secoli. “Hai presente Pompei? Pompei è una città piccolissima. Hanno iniziato a scavarla nel diciottesimo secolo e non è ancora stata completamente scavata. Thonis-Heracleion copre un’area che è tre volte tanto quella di Pompei. Era il porto maggiore del Mar Mediterraneo. E ogni anno, più scaviamo, più la città si espande più di quanto immaginassimo” ha detto l’archeologo. Ad oggi, l’area mappata è larga 11 chilometri e lunga 15.