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Debutta il 4 gennaio al Teatro di Documenti di Roma “La recita delle indomabili, rappresentata
dalle pazze de La Salpêtrière” scritta da Teresa Petrangeli e Patrizia Masi, che ne cura la regia.
In scena, fino al 7 gennaio, piccoli e grandi attori allo sbaraglio: Maddalena Fierro, Antonella
Cappucci, Antonia Petrangeli, Monica Ferzi, Monica Piastra, Anna Filippelli, Erika Ledonne,
Andrea Filippelli, Marcello Billi Pizzari, Patrizia Masi.
Parigi. Il famoso ospedale psichiatrico della Salpêtrière è pronto ad accogliere la crème de la crème
della società borghese per il Gran Ballo mascherato delle Pazze, come tradizione vuole da fine
Ottocento. Una follia divina mischiare i sani con le “insane”, che per un anno si sono preparate
all’evento. Il primo colpo di scena non si fa aspettare: le pazienti dichiarano di voler mettere in
scena una recita a soggetto, chiedendo alla psichiatra di collaborare.
“Questa sera verrà rappresentato l’ostracismo e l’assassinio morale di grandi donne del passato,
marchiate a fuoco dalla Storia come oscene, cospiratrici, indemoniate, pazze, assassine,
INDOMABILI”
La follia con il teatro diventa estensione e metafora dell’indicibile, dell’ambiguità della vita e dei
sentimenti. Ma quali sono le Eroine che le internate hanno scelto di interpretare, in cui
compenetrarsi fino al punto di abbandonare il copione, per riempire le storie di significati personali?
È proprio dalle ferite più profonde che si trovano gli accordi delle anime affini. Qualcosa lega la
barbona Marianne a Giovanna la Pazza; la ladra Maïa col figlioletto Pierre a Cleopatra e Cesarione;
la sobillatrice Cécile ad Anna Bolena; la prostituta Edith a Lucrezia Borgia; l’ex soubrette Agatha,
che incendiò lo studio dell’impresario maiale e sfruttatore, ad Annie Besant, pioniera dei primi
grandi scioperi in Inghilterra; Nicole, che soffoca tra le mura del manicomio, alla piccola
fiammiferaia Kate sopravvissuta ai fumi del fosforo giallo. Malgrado la diversità d’epoca,
d’ambiente e di carattere, un tratto le accomuna: il talento, l’irrequietezza, la passione, la forza del
desiderio e il coraggio di ribellarsi.
Donne capaci di giocare con il proprio destino, sollevare poteri, cambiare il corso della Storia,
elevare le sorti dell’umanità. SCOMODE e PERICOLOSE. Vogliono essere ascoltate nella loro
verità e, sotto il fuoco dei ricordi, riconsiderate nel valore di esseri umani.
La novità del racconto sta nella costruzione di personaggi antieroici e nello sbriciolamento del
dramma per le improvvise incursioni di dissacrante ironia da vaudeville del Coro della gente
comune.
Dal 4 al 7 gennaio
Giovedì e venerdì ore 20.30
Sabato e domenica ore 18.30
Costo biglietto: intero 17 euro + 3 euro di tessera