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1.Presentazione personale.
Sono nata il 26 maggio di qualche anno fa a San Benedetto del Tronto, ma come io dico spesso: “È
stato solo per caso!”.
I miei genitori, infatti, non essendo originari del posto, si sono incontrati qui per lavoro.
Mio padre era un calciatore e mia madre un’insegnante e sono stati loto a trasmettermi l’amore
per l’arte e per il buon gusto.
Mia madre è stata anche una pittrice e grazie a lei ho frequentato mostre d’arte, fiere di
antiquariato e molto altro.
Ho iniziato a danzare che avevo solo 8 anni e da allora non mi sono più fermata. Tanti anni di
danza classica, moderna, latino-americana ed infine danza orientale.
Ho studiato con i migliori insegnanti egiziani e ho superato esami che mi hanno permesso di
insegnare per molti anni.
Ho danzato ad aventi prestigiosi e partecipato a videoclip musicali e trasmissioni televisive,
lavorando così con artisti quali: Claudio Baglioni, Luciano Pavarotti, Giorgio Panariello, Serena
Dandini, Enzo Iacchetti ed altri.
Parallelamente alla danza sono riuscita a concretizzare la mia grande passione per la recitazione.
Ho studiato con vari registi e sono approdata diversi anni fa alla compagnia “Il Satiro” di Maria Egle
Spotorno del Piccolo Teatro di G. Strehler.
Ho interpretato ruoli importanti nella Locandiera di Goldoni, nel Malato Immaginario di Molière,
nel Girotondo di Schnitzler e in altre opere.
- Come è stato lavorare nel contrometraggio La Leggenda di Kaira di Emanuela Del Zompo?
È stata un’esperienza nuova e molto piacevole. Ho conosciuto Emanuela qualche anno fa e da
allora è nato un bel rapporto di stima ed amicizia.
Emanuela mi ha coinvolta fin da subito in questo suo nuovo progetto e ricordo ancora con piacere
quando all’inizio, me ne parlò con grande entusiasmo. - Raccontaci la tua esperienza sul set fotografico de La Leggenda di Kaira.
Emanuela è una fonte continua di idee e nuove realizzazioni. La sua energia ha fatto si che potessi
credere ed appassionarmi anche a questo suo nuovo progetto.
Sul set fotografico si è creata una piacevole atmosfera, non solo per la professionalità del
fotografo ma anche grazie alla bellissima location scelta da Emanuela.
Il Paese Alto di Grottammare, che è uno dei borghi più belli d’Italia, ci ha accolto silenzioso in una
calda mattina di Agosto ed è stata subito “magia”! - Come affronti il mestiere di attrice? Come ti prepari ad interpretare un personaggio?
Sempre con grandissimo impegno. I personaggi che ho interpretato sono spesso tratti da opere di
autori del ‘700 e dell‘800 e hanno sempre richiesto una preparazione attenta e minuziosa.
Immedesimarsi ed entrare in empatia con il personaggio, studiarne tutte le sfaccettature del
carattere e della psiche, è fondamentale.
Ogni nuovo spettacolo ed ogni nuovo ruolo ha bisogno di studio.
- Attrice preferita? Perché?
Mi piace molto Meryl Streep e la considero una delle attrici migliori del cinema internazionale,
contemporaneo e moderno.
Penso sia un’attrice piena di talento e molto versatile, capace di conquistare il pubblico di qualsiasi
generazione. - Sogno nel cassetto.
Non bisogna mai smettere di sognare. Il sogno è ciò che ci fa alzare con entusiasmo la mattina e
credo sia ciò che permetta a chiunque di sopravvivere.
Albert Einstein diceva che si diventa vecchi quando si accantonano i propri sogni e quindi non
smettere di sognare è forse la prima regola per non invecchiare mai.
Anche io continuerò a coltivare i miei piccoli grandi sogni. - Obiettivi futuri.
Collaboro da anni con Caffè Letterari ed Associazioni Culturali ricoprendo il ruolo di lettrice e
presentatrice di libri.
Ho avuto così la fortuna di conoscere molti autori ed il piacere di interpretare decine di poesia e
brani letterari.
Sicuramente continuerò a farlo, ma contemporaneamente per il futuro ho diversi progetti teatrali.