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Si invia di seguito il testo del saluto istituzionale del Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, pronunciato in
apertura della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico di Sapienza che si è tenuta nella mattinata
odierna nel Teatro Flavio Vespasiano di Rieti.
Magnifica Rettrice, Autorità civili, militari e religiose, cari studenti e studentesse, gentili ospiti,
è con immenso piacere, e con un po’ di emozione, che vi do il benvenuto a Rieti, nel Teatro
Flavio Vespasiano per l’inaugurazione dell’Anno Accademico.
Rivolgo, innanzitutto, un ringraziamento sincero e particolare alla Magnifica Rettrice,
professoressa Antonella Polimeni, e all’intera comunità di Sapienza – Università di Roma per aver
scelto di celebrare a Rieti questo momento solenne che per la nostra Città non è soltanto un onore
e un privilegio ma rappresenta un’occasione di speranza, di ripartenza, di gioia ed entusiasmo.
Oggi è davvero una giornata speciale per l’intera provincia di Rieti, chiamata a vivere questa
manifestazione con la consapevolezza che il duro, costante e ambizioso lavoro condotto dal
sistema istituzionale del territorio negli ultimi anni ha finalmente portato alla concretizzazione di
un sogno che inseguivamo da decenni: diventare una vera Città universitaria.
Per troppo tempo intere generazioni sono state costrette a scappare da questa Città per esercitare il
diritto fondamentale allo studio, ad una formazione di qualità, il diritto a disegnare il proprio
futuro investendo su sé stessi.
Oggi, invece, grazie a tutti voi e alla scommessa che Sapienza ha voluto lanciare, scriviamo una
pagina nuova per Rieti e per l’intera area centrale dell’Appennino. Un territorio che soffre le
criticità tipiche delle aree interne del Paese, impegnate quotidianamente nella lotta contro lo
spopolamento e la riduzione dei servizi, a cui si sono aggiunti purtroppo gli effetti, diretti e
indiretti, del sisma che così duramente ha colpito la nostra provincia nel 2016.
E’ evidente a tutti, pertanto, che la nuova e radicata presenza della comunità universitaria che
stiamo costruendo e che oggi celebriamo, è vita per la nostra terra, è carburante per le traiettorie
di sviluppo socio-economico del territorio, è energia che viene sprigionata nel tessuto civico,
sociale ed economico.
Ma è soprattutto speranza, futuro, per i giovani che a Rieti troveranno un ambiente ideale per la
propria formazione, umana ancor prima che accademica, e per tutti i cittadini che, sono certo,
contribuiranno a creare le condizioni ideali per la permanenza e lo sviluppo dell’offerta
universitaria di Sapienza a Rieti.
Siamo in un’epoca di grandi e rapide trasformazioni che quotidianamente impone di riflettere su
scenari inediti e sfide complicate. Rieti ha però finalmente scelto il suo terreno di gioco, ha preso consapevolezza della direzione da percorrere che vede nella presenza Universitaria la prospettiva
migliore per restituire centralità alla formazione, allo sviluppo delle conoscenze e alla ricerca.
Siamo onorati di poter compiere questo cammino insieme alla più grande
università italiana; lo abbiamo inseguito a lungo e vi assicuro che faremo del nostro meglio per
essere all’altezza delle aspettative.
A tutti voi il mio augurio più sincero di un anno accademico di grandi soddisfazioni.
Per noi reatini sarà certamente un anno memorabile.