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C’è un nuovo investigatore nel vasto campo del noir in Italia che parla veneziano e muove
le sue indagini nella Venezia di oggi, del turismo di massa e dell’acqua alta, ma anche in
quella del mito e della leggenda, tra fatti di cronaca e antichi misteri: il giornalista
Alessandro Nicoli vive la prima delle sue avventure in Il piede destro di Byron, edito da
Marsilio dal 2 maggio in libreria.
Dalla penna dello scrittore e saggista veneziano Alberto Toso Fei, che su Venezia ha
scritto decine di libri venduti in migliaia di copie, arriva il primo romanzo che sarà
protagonista del prossimo appuntamento di Scrittori in scena al Teatro Manzoni di
Roma, lunedì 8 maggio alle ore 21.00. Sul palco con l’autore un ospite d’eccezione, lo
scrittore Giancarlo De Cataldo.
“Con impareggiabile maestria narrativa Alberto Toso Fei fa splendere nelle sue
pagine gli eterni e unici misteri di Venezia” così lo descrive Giancarlo De Cataldo nella
fascetta del libro.
Toso Fei è tenuto a battesimo da alcuni dei maggiori scrittori di gialli e di noir italiani: oltre
a De Cataldo, Carlo Lucarelli lo presenta a Bologna, Piero Colaprico a Milano, Bruno
Morchio a Genova, mentre a Venezia, per il debutto del 4 maggio, al Teatrino di Palazzo
Grassi “presteranno” le loro voci al protagonista e alla sua alter ego femminile, gli attori
Andrea Pennacchi e Ottavia Piccolo.
Lontano dall’assedio dei turisti, in una soleggiata laguna di Venezia, Alessandro Nicoli
durante una gita in barca con la sua morosa trova un’antica moneta d’oro vicino all’isola
abbandonata di San Giacomo in Paludo. Per Nicoli, veneziano da sempre, ex giornalista e
investigatore per caso, è l’inizio di un’indagine intricata che, tra fatti di cronaca e antichi
enigmi, lo porterà a addentrarsi nelle calli e i canali più nascosti della Serenissima nel
tentativo di capire cosa accomuni due omicidi senza un legame apparente, un frate
esorcista che sostiene di avere inventato il Cronovisore – una macchina capace di
superare le barriere del tempo –, l’Hypnerotomachia – un libro vecchio di secoli che
racchiude i segreti dei sogni – e Lord Byron, il celebre poeta che abitò a lungo a Venezia
fra licenze e scandali, la cui ombra inquieta aleggia sull’intera vicenda. Costretto a
guardarsi dai fantasmi del passato e dai pericoli del presente, Nicoli, goffo e scaltro al
tempo stesso, affronterà molti ostacoli per riuscire a sciogliere a uno a uno i misteri
celati nel corpo di pietra della città.
“Alessandro Nicoli è un personaggio che ha cominciato ad accompagnarmi nelle mie
ricerche su Venezia. Da sempre, della città, mi colpisce la straordinaria capacità di
evocare le storie – dalla grande Storia alla leggenda – ancora ben vive davanti i nostri
occhi, nei luoghi, nelle pietre, in attesa di essere raccontate. Ma Venezia spinge,
naturalmente, anche verso la dimensione del sogno e del fantastico. – dichiara l’autore
Alberto Toso Fei.
Sul crinale della storia e della fantasia si muove dunque Nicòli (con l’accento sulla O, guai
a sbagliarne il cognome, se non lo si vuol sentire), ex giornalista dall’innata curiosità,
capace di trovare connessioni e soluzioni, anche se dotato di un certo talento per finire nei
guai.
Un investigatore sui generis che, in una città alle prese con il turismo di massa, le grandi
navi e l’acqua alta, si imbatte negli enigmi del passato che risolve come fossero delle vere
e proprie indagini: come il caso di Lord Byron, il cui piede destro fu storicamente ritrovato
misteriosamente tagliato nella tomba, la cui vicenda si dipana in una trama intricata tra
indizio e credenza che porterà Nicoli fino a viaggiare nel tempo, ai
confini dell’immaginabile”.
Alberto Toso Fei discende da un’antica
famiglia di vetrai, a Murano dal 1351.
Scrittore, saggista e giornalista, ha all’attivo
oltre venti titoli tradotti in diverse lingue che
fanno numeri da bestseller e che hanno
creato un nuovo modo di raccontare
Venezia e la sua laguna.
I suoi libri sono come viaggi nel tempo e
nella stratificazione della storia: a partire da
Leggende veneziane e Misteri di Venezia – nati dal recupero della tradizione orale, con la
raccolta delle antiche storie narrate dagli anziani che rischiavano di andare perdute –,
passando per Veneziænigma (vincitore del Gambrinus Mazzotti), il graphic novel
Orientalia (disegnato da Marco Tagliapietra), fino all’ultimo I graffiti di Venezia (con Desi
Marangon), ricerca unica nel suo genere con la mappatura di oltre seimila graffiti storici a
cui Toso Fei ha restituito una narrazione.
Dai suoi libri sono nate anche performance teatrali, opere d’arte, cacce al tesoro. Crea e
dirige festival territoriali: “Spettacoli di Mistero”, legato alla valorizzazione dei miti delle
località del Veneto; “Marchestorie”, festival dei borghi marchigiani; “Urbs Scripta”,
manifestazione sui graffiti storici veneziani.
Come una macchina del tempo vivente, con i suoi storytelling dà vita a recital, TEDx,
eventi on line; per la televisione realizza documentari ed è consulente di vari programmi.
Per Marsilio ha pubblicato i libri-gioco Venezia – The Ruyi (2014) e Roma – The Ruyi
(2016). Il piede destro di Byron segna il suo esordio nella narrativa.
Alberto Toso Fei
IL PIEDE DESTRO DI BYRON
MARSILIO, Collana: Lucciole
pp 256, 15 €
Ingresso libero – prenotazione consigliata
Tel. 06.32.23.634 – WhatsApp 327.89.59.298
e-mail eventi@teatromanzoniroma.it
www.teatromanzoniroma.it
Ufficio stampa Teatro Manzoni di Roma:
Alessia Ecora 3387675511 alessia.ecora@gmail.com
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