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“Mi chiamo Francesco Paolo Figliuolo, ho sessant’anni e sono un alpino. Porto un cappello con la penna che qualcuno considera buffo, e io trovo bellissimo. Mi piace camminare in salita e non sento il peso dello zaino …”
Inizia così il volume “Un Italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande” ( Rizzoli) Conversazione tra il Generale Figliuolo e il giornalista editorialista del Corriere della Sera Beppe Severgnini. Poche frasi iniziali che racchiudono il mondo di un servitore dello Stato che come Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 è riuscito a tutelare e a salvare gli italiani realizzando la più grande campagna vaccinale del dopoguerra.
Il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo , una personalità che è entrata nei cuore degli italiani come simbolo di rigore, racconterà questa sua esperienza ma anche i giorni di scuola, la maturazione in Accademia, il percorso intrapreso per diventare un alpino, domani domenica 13 novembre ore 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo nell’ambito della rassegna “ I Martedì Letterari “.
L’incontro, curato da Marzia Taruffi, aperto dalla meravigliosa chitarra classica del Maestro Diego Campagna, testimonial musicale italiano a livello mondiale, vede la collaborazione del Distretto 108 Ia3, del Lions International, del Lions Club Sanremo Host, del Lions Club Sanremo Matuzia. Partecipano l’Unuci e il Cestimari. In chiusura si esibirà con tutto il suo entusiasmo l’orchestra giovanile “Note Libere” di Cristina Orvieto e Fabrizio Ragazzi, Premio San Romolo alla Cultura 2019 del Comune di Sanremo.
L’ingresso a teatro è libero sino all’esaurimento dei posti disponibili.
“Gli alpini amano la propria terra e la propria gente, sono seri ma non seriosi, si aiutano a vicenda, sanno che la fatica fa parte del mestiere. Neppure la lunga marcia in salita contro il Covid li ha spaventati.”
( dalla presentazione dell’opera) …”
Se avete preso in mano questo libro è perché il 1° marzo 2021, mentre l’Italia era nel pieno della pandemia ed era indispensabile far decollare la campagna di vaccinazione, la presidenza del Consiglio ha scelto come Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 un generale degli alpini. Così gli italiani hanno imparato a conoscere Francesco Paolo Figliuolo, la sua divisa e il suo cappello con la penna («Qualcuno lo considera buffo, io lo trovo bellissimo»). Il Commissario non ha perso tempo a parlare di sé. Lo fa per la prima volta in questo libro, incontrando Beppe Severgnini. I coautori si sono visti molte volte, hanno conosciuto le rispettive famiglie e gli allievi. Ne è uscita la storia di «un ragazzo meridionale di periferia» che, dopo il liceo classico a Potenza e l’Accademia militare a Modena, segue il consiglio del colonnello che comandava il distretto della sua città: «Francesco, tu devi andare in artiglieria da montagna, perché lì si fanno le cose seriamente. E poi noi di Potenza siamo montanari…». Così diventa alpino, e l’idea di fare le cose seriamente è il principio che guida la sua carriera, dalle difficili missioni in Kosovo e in Afghanistan al Comando logistico dell’Esercito. Anche nel nuovo ruolo di Commissario e coordinatore della campagna vaccinale ha voluto fare le cose seriamente. Significa prendere decisioni basate su conoscenza, competenza, buonsenso e precisione. Significa cambiare strategia se la situazione lo richiede. Significa muoversi tra la politica, l’amministrazione, la sanità. Significa capire di quali persone fidarsi e di quali diffidare. Significa arrabbiarsi e poi farsela passare («Ogni tanto mi esce la vena!» confessa). Significa saper ascoltare, motivare e lavorare in gruppo. «L’Italia ha davvero tutto, deve solo imparare a metterlo insieme.» Ecco il compito che si è dato un italiano come il generale Figliuolo.
Il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, originario di Potenza, ha maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale.
Ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito.
In ambito internazionale ha maturato esperienza come Comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze NATO in Kosovo (settembre 2014 – agosto 2015). Oggi guida il Comando operativo di Vertice interforze. Il 1° marzo 2021 è stato nominato Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. È sposato con Enza e ha due figli, Salvatore e Federico.
Il Generale Figliuolo è stato insignito di numerose onorificenze. Tra le più significative la Decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e NATO Meritorious Service Medal.