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IL DIVORATORE DI ANIME – Capitolo 98

DiPietro Sciandra

Feb 15, 2017

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IL DIVORATORE DI ANIME

Capitolo 98

Ombra, ovvero Giacomo; si accorge che il diario finisce qui, senza spiegazione. Ombra trovò molto interessante questo diario, e poi cominciò a riflettere del perché il diario fu interrotto così bruscamente; se per la volontà della marchesa o per qualche strano avvenimento. Ombra decise di conservare il diario per situazioni future, chissà, si sarebbe potuto rivelare utile; non si sa mai; perché non è un romanzo, ma un diario di vita vissuta. Ombra aveva quattro personalità dentro di sé; difatti a seconda di come si sentiva quel giorno; ripensando a quella paura; Ombra di notte indossava il costume che lo spaventava di più e ritorcere la propria paura verso gli altri e liberarsene ed incutere timore a chi di dovere. Difatti, Ombra se il giorno ripensava alla sua paura per gli scarafaggi; la notte si vestiva di nero per fare paura ai suoi nemici. Se invece Ombra pensava alle ragnatele che lo hanno spaventato; lui la notte indossava il costume da ragno.

Se invece Ombra pensava alle lucertole che gli camminavano addosso nel buio; lui indossava la notte il costume da lucertola. Se invece, Ombra pensava ai topi che gli giravano intorno e lo terrorizzavano; lui la notte indossava il costume da topo. Ombra era quattro mostri in uno solo; ma nessuno poté mai sospettare che si trattasse della stessa persona. Difatti sembravano quattro personaggi indipendenti tra di loro. Ombra era molto temuto, qualunque costume indossasse i criminali scappavano. Ombra voleva purificarsi nella violenza per ciò che era diventato con la violenza. L’unico modo per giustificare la sua rabbia era quella di metterla al servizio del bene; e non perché Ombra si preoccupasse sul serio del destino altrui. Ombra agiva sempre nell’oscurità, nessuno riusciva veramente a vederlo arrivare, era molto difficile riuscire a parlare con Ombra; perché lui interveniva per portare soccorso e scappava via subito come un lampo.

La gente aveva comunque paura; molte persone non si fidavano di Ombra; perché la sua immagine era comunque terribile; qualunque dei quattro costumi che indossasse.

Ombra cominciò a riflettere per cambiare e disse:

Chi me lo fa fare di aiutare gli altri; quando non mi sono riconoscenti, non sanno nemmeno chi sono, da dove vengo e perché vengo! Hanno per lo più paura di me; sono pochi quelli che credono che io sia un eroe! Dopo tutto quello che ho passato in quella cantina per colpa di quell’essere immondo di mio zio; devo pure pagare per gli altri e mettere la mia vita in pericolo? Nessuno mi conosce e non sa neppure che esisto; sono visto come quattro esseri mostruosi che si aggirano per Roma per seminare panico e terrore! Che ci guadagno in tutto questo? Da ora in poi punirò il mondo per avermi creato! Prima mio zio e poi tutti quelli che saranno contro di me!”

Ombra era il difensore dei bambini e delle persone indifese; perché voleva dare agli altri ciò che non aveva avuto lui. Difatti; Ombra intervenne per aiutare dei bambini infastiditi da ragazzi più grandi; poi Ombra aiutò molte persone in pericolo ed intervenne in tentativi di rapina e di stupro. Ombra salvò molta gente di notte; l’oscurità era la sua matrice.

Però, poi Ombra cominciò a stancarsi di tutto questo e volle qualcosa di più. Difatti Ombra decise di puntare a comandare la città per proprio vantaggio ed allearsi a qualcuno che potesse dargli un ruolo di capo e di demolitore delle città. Però; prima di tutto questo; Ombra doveva studiare un piano per vendicarsi nei confronti dello zio Vittorio, artefice della sua rigenerazione come Sin Alma. Per l’appunto; il Sin Alma perde la sua anima perché è stata uccisa, e poi si rigenera assumendo un’entità violenta non più umana; questo crea la morte dell’anima e l’unico modo per tentare di riprendersi l’anima è distruggere il responsabile; perché per il Sin Alma la sua morte dell’anima deve essere pareggiata con la morte del corpo di chi lo ha fatto rigenerare, perché finché il colpevole sarà in vita, il Sin Alma non avrà mai pace e quindi la vendetta non è un obiettivo, ma una conseguenza. Questo rende i Sin Alma gli esseri più crudeli sulla faccia della Terra.

Tante vole le conseguenze di alcuni atti degli uomini possono diventare più disastrose di quanto si possa immaginare. Nessuno sa e nessuno controlla nulla.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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