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IL DIVORATORE DI ANIME
Capitolo 78
Roma, 17 marzo 2003
“Caro diario, è passata una settimana dal ritrovamento del cadavere di Alvaro Raimondi; ma non ho trovato nessun cane morto nei paraggi e nessun topo morto; anzi no, un topo morto è stato trovato da alcuni ragazzini che erano andati a giocare lì vicino; ma il medico ha detto che il topo dovrebbe essere morto per qualcosa che ha mangiato o di vecchiaia, nessuna traccia di veleno.
Mi viene un grande dubbio, che animale avrebbe potuto conciare a quel modo il povero Alvaro? O si tratta di un animale immune a quel veleno, oppure…il veleno è stato iniettato dopo la sua morte facendo credere che sia suicidio? Il caso si fa sempre più complicato, sembra che qualcuno o qualcosa abbia prima aggredito Alvaro e poi forse lui per non soffrire troppo abbia deciso di iniettarsi il veleno per morire prima possibile, sapendo di non poter arrivare all’ospedale in quelle condizioni essendo oramai spacciato e destinato alla morte. Forse il caso è chiuso. Alvaro potrebbe essere stato aggredito da un cane, poi vedendo come fosse ridotto, decise di iniettarsi il veleno e buttarsi nella discarica. L’aggressione non può essere stata provocata da un uomo, così dice la polizia scientifica, perché ci sono morsi troppo profondi e poi la carne strappata con tanta violenza può averla attaccata solo un animale feroce. Forse dovrei informarmi se è scappato qualche animale feroce dallo zoo, perché non ne vedo altra spiegazione. Quell’aggressione così violenta e letale può essere stata solo opera di un cane o di un animale fuggito dalla sorveglianza di qualcuno non necessariamente da uno zoo, perché c’è tanta gente che ha in casa animali strani, come gorilla, serpenti, leopardi, leoni. Forse le indagini potrei cominciarle da queste persone, chiedendo in giro se è fuggito qualche animale feroce o se qualcuno ha visto qualcosa, che poi è anche per il bene loro; essendoci in giro un animale feroce che potrebbe aggredire chiunque.”