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Capitolo 64
Riccardo scrisse una lettera ad Antonella, perché si era accorto che gli mancasse molto e l’unico modo per comunicare con lei a distanza era solo scriverle, anche perché molte cose non gli sarebbero mai venute in mente a voce; invece scrivendo gli avrebbe tolto ogni forma di timidezza e di incertezza. Così, Riccardo poi spedì la lettera ad Antonella, con tutto che abitassero a Roma, perché la mancanza di tempo e di occasioni per incontrarsi erano sempre più improbabili.
Roma, 28 maggio 1995
“Mia cara Antonella, ciao! Come stai? Spero bene! Mi manchi molto, non posso farci nulla, e l’unico modo per parlarti è scriverti. Purtroppo il tempo scarseggia sempre per vederci, ma sappi che ti penso sempre e che scrivo il tuo nome ovunque mi capiti l’occasione. Certo non sui muri! Intendo solo su carta ovviamente. Penso molto al tuo sguardo angelico, alle tue mani dorate, i tuoi occhi accesi che ardono quando tu mi vedi, perché mi hai confessato di amarmi moltissimo e che nessuno ti ha mai potuto o forse saputo amare come me. Non vedo l’ora di rivederti, sono 16 giorni che non ci vediamo, non ne posso più, questa lettera sta a dimostrarti che ti penso sempre ed ogni cosa è come se io la facessi insieme ad un fantasma, perché quando faccio qualcosa durante il giorno, ad esempio mentre faccio i compiti, penso a te e riesco a concentrarmi meglio, perché mi distoglie e mi rilassa e poi riesco a riprendere, perché l’amore è molto importante nello studio, anche a 15 anni. Quando faccio altre cose quotidiane, ad esempio mentre mangio, mi sembra che tu sia a tavola con me, e certe volte mi sembra che mi chiami e sentendo la tua voce mi giro, anche se ovviamente non vedo nessuno. Io non sono pazzo, e se lo sono solo di te. Per questo mi sembra di vivere con un fantasma, perché ti vedo ovunque, anche se non ci sei materialmente. Sei in grado di darmi coraggio anche quando non ci sei, perché se mi capita di dovermi battere con qualcuno, non ho alcuna paura; perché pensando a te riesco ad affrontare chiunque. Sappi che mi sei molto cara e nessuno potrà mai farti del male in presenza mia. Guai se sento parlare male di te, non avrò pietà con chi voglia farti passare come una ragazza con poco di buono. Il tuo spirito mi è sempre vicino e la tua immagine mi appare ovunque. Soprattutto quando mi specchio penso molto a te e dico:
“Ah! Se mi vedesse Antonella vestito così!”
Dicendo questa frase mi sento già un po’ vicino a te, anche se tu ti trovassi fuori città. Spero di vederti prima della fine di giugno, almeno, perché non potrei mai stare un mese senza vederti, perché sino ad ora ci siamo visti dopo massimo 3 settimane, anche se certe volte ci siamo visti due volte nella stessa settimana. Chissà, se vedendoci tutti i giorni il mio amore per te potrebbe diminuire, perché mi abituerei troppo a te e non mi faresti più la differenza della giornata? Forse no, anche perché litigando ogni tanto come ci succede spezzeremmo la continuità e rafforzeremmo il nostro rapporto, perché nell’amore serve un pizzico di odio per far apprezzare il rapporto. Non so se sia possibile, ma credo di avere trovato il grande amore con te, ed abbiamo solo 15 anni!! Non potrei pensare ora se in futuro ti sposerei, ma non riesco a vedere il futuro con te, non perché non credo in te; ma perché siamo talmente felici nel presente che non voglio rovinarlo pensando ad un ipotetico futuro incerto. L’incertezza non è data da noi, ma potrebbe succedere qualsiasi cosa senza che lo vogliamo, senza essere tragici e pessimisti, perché potresti essere costretta a partire per l’estero per ragioni di lavoro ad esempio. Anche se tu dovessi partire, in qualsiasi parte del mondo io sarò con te, almeno con il mio spirito. Quando siamo insieme riusciamo ad andare così d’accordo che ci viene spontaneo, senza che nessuno dei due faccia il favore all’altro che si pieghi al volere dell’altro. Questo è così bello che ogni cosa la vogliamo insieme che forse potremmo fare invidia addirittura ad alcune coppie sposate. Questo è proprio vero che il grande amore non si cerca ma si trova senza averlo cercato, è questione di fortuna o forse un intervento divino. Quando vengo a casa tua è molto divertente per me quando ti aiuto ad apparecchiare la tavola, non perché mi piaccia particolarmente, ma perché lo faccio da te, con te e per te. Tutto questo è molto fiabesco per me, perché è come se fossimo marito e moglie e vivessimo già nella stessa casa. Mi piace molto aiutarti in cucina, ed anche se non so cucinare, faccio quello che posso, ma in ogni caso è tutto fatto col cuore e non dovuto e questo è fantastico per me. Penso che in una coppia che si voglia veramente bene non conta la quantità del tempo trascorso insieme, ma la qualità; e certe volte anche stare soli 10 minuti con te mi cambia la giornata. Quando ti vedo sento una forza che mi rende in grado di affrontare 10 persone da solo, non perché io voglia farti credere che io sia un tipo molto violento, ma per darti un’idea di cosa saresti in grado di farmi compiere. Non temo nulla con te, perché qualunque nemico io affronti, è come se io combattessi per difendere te, perché difendendo me, difendo anche te in un certo senso. Quando mi trovo costretto a combattere con qualcuno è come se io dovessi difendere due persone, ovvero Riccardo e l’amante di Antonella; perché con tutto che sia sempre io; distinguo le due entità, perché per me quando si ama non si è mai veramente noi stessi, perché l’amore ci dà un’entità in più e non che ci trasformi quella che già abbiamo; perché secondo me nessuno cambia veramente per amore; ma acquisisce una personalità in più e per questo quella persona ci sembra cambiata per amore. Per me è così, almeno; perché io per te non sono cambiato; mi sento di avere qualcosa in più e non in meno e non mi sento trasformato per amore. Sono molto felice con te, ed anche se mi rendo conto che forse un giorno potrebbe finire, di una cosa sono sicuro, che non sarà colpa di nessuno, perché se non si ama più mi sembra giusto dirlo. Solo di una cosa ho paura, è che forse non saprò come affrontare la fine del nostro amore, perché mi cambierà talmente tanto la vita che non saprò come accettarlo. Tenterò di essere forte, anche perché ora ho solo 15 anni ed è la mia prima vera storia d’amore ed adesso voglio solo pensare a godermela e non crearmi il problema se finirà, perché finirà e quando finirà, quello che conta è che ora io e te ci siamo e ci amiamo tanto, i sentimenti non sono prevedibili, neppure un contratto matrimoniale può imporre a due persone di amarsi con la forza se non c’è più l’amore. Il futuro potrebbe essere più una promessa che un impegno, perché è impossibile andare d’accordo con la forza, soprattutto quando c’è odio tra due persone, il dover andare d’accordo con la forza ti fa solo odiare di più quella persona, inevitabilmente.
Comunque, in ogni caso conta, in ogni storia d’amore che abbia un inizio ed una fine come ogni storia; perché altrimenti non può essere una storia d’amore. Mi rendo conto di essere molto fortunato, perché tu sei molto bella e chissà quanti ragazzi ti verranno dietro; ma so che io per te sono speciale e che forse ci sarò in un modo o nell’altro. Una cosa è strana, perché se tu dovessi avere un giorno un altro ragazzo non so se sarei geloso, perché penso che non potresti mai vivere la stessa cosa con lui come l’hai vissuta con me; non per presunzione; ma per certezza, anche perché ora ti conosco bene e so ciò che ti piace e non credo che un altro possa darti la stessa felicità che ti ho dato io, anche perché i tempi cambiano, le situazioni pure, poi si cresce e si ragiona in altro modo; quindi ti consiglio fortemente di vivere al massimo finché sei con me, perché se un giorno tra noi finirà, potresti non essere così fortunata. Tu mi rendi capace di scrivere ogni cosa, non riesco ad avere segreti con te, è strano ma vedo in te un’immagine di una sorella, alla quale riuscirei a raccontare tutto, perché so che mi capiresti; ed in ogni caso è anche giusto che mi rimproveri quando me lo merito. So che mi vuoi molto bene e che ti sto molto a cuore, ma è strano, perché certe volte mi chiedo cosa ho fatto per meritarmi le tue attenzioni e non trovo mai risposta, perché nell’amore non sempre c’è merito, se due persone si amano non conta come sono, perché non bisogna per forza essere quasi degli dèi per amare ed essere amati, bisogna essere umani e comprensivi, perché prima o poi si trova sempre chi è pronto ad amarti. Per quanto tu possa sembrare incosciente ed immatura non è così, perché tu puoi insegnarmi molte cose, che poi non mi sarei mai aspettato da te, perché mi hai insegnato che correre dei rischi può giovare a far cambiare una situazione e che se credi in te puoi fare qualsiasi cosa, perché credere in se stessi senza presunzione non è una colpa, ma una fortuna; perché ti accorgi di ciò che vali. Tu mi sai valorizzare molto, e non penso che un’altra ragazza presa a caso sia in grado di accorgersi così tanto dei miei valori. Anche perché l’amore fa vedere di più le qualità e certe volte le esalta, sicuramente, l’odio, invece vede i difetti anche dove forse non ci sono. Io voglio ogni bene per te e sono pronto a spingermi al limite delle mie capacità per te; non so cosa farei per te, ma sono sicuro di affrontare la morte per te e che la mia vita potrà essere solo migliore con te, perché quando si ama e si è amati non si teme pericolo. Tu sei la persona più cara che ho, e non credevo che a soli 15 anni avrei vissuto una storia così bella con una ragazza, perché l’amicizia è sempre importante, invece l’amore è importante finché c’è, è differente. Quando ammiro i tuoi occhi, vedo una luce che non avrei mai potuto vedere in altre parti, la luce dell’amore, è la cosa più bella di una donna; è molto importante come una donna guarda un uomo, non deve per forza essere per volgarità, ma anche per rispetto, per stima ed ammirazione; perché vedi in quell’uomo il sogno dei tuoi sogni che diventa una realtà; ed è una fortuna o forse un miracolo che si materializzi proprio davanti i tuoi occhi. La luce dei tuoi occhi mi dà coraggio, conforto, sicurezza, ammirazione; stima e serenità. Tu mi dài tutto anche con la tua sola presenza; anche se non fai nulla; perché certe volte anche solo che so che tu stai nella mia stessa stanza mi sento in grado di fare tutto; anche se addirittura certe volte anche solo che ti penso ed immagino a come potresti essere vestita mi dà forza; perché ogni tanto pensando a come potresti essere vestita in un dato giorno mi cambia la giornata.
Posso scrivere tutto su di te, perché ogni cosa di te mi piace, non mi vergogno a confessarti che anche il tuo corpo mi piace, ma penso che capiresti e non ti offenderesti, perché sai che qualunque cosa io dovessi fare con te, sarebbe per amore e non per desiderio. Anche perché sarei sicuro che non ti dispiacerebbe fare qualcosa con me, perché in fondo sei una ragazza anche tu e potresti avere delle esigenze, purché non siano vizi. Io sono qui per aiutarti e non devi avere paura, perché aiutarsi anche in senso erotico non è una colpa, per me è una grave colpa fare figli senza essere sposati, ma fuori da questo, senza esagerare, tra due persone che si vogliono bene non c’è nulla di male, anche perché altrimenti sarebbero amici e non fidanzati. Io sono pronto a farti felice in ogni cosa, se tu lo vorrai, perché per me ogni punto del tuo corpo è di vitale importanza e dà vita a me. Quando ti sono vicino sento una forza sovrumana, e certe volte mi fa quasi paura, perché in fondo tu non fai nulla, senza che tu mi dica qualcosa di incoraggiante riesci a rendermi forte solamente a starmi vicina. Ti voglio confessare una cosa, io certe volte, stranamente non mi sento come gli altri ragazzi, non pensare chissà che; voglio intendere che a volte mi sento poco umano, come se io avessi una forza che mi è stata tramandata da non so che. Alcuni anni fa, i miei genitori mi regalarono una catena d’oro. Fin qui sarei dovuto essere molto contento, invece, stranamente, avevo solo 12 anni, mi misi a piangere alla vista di quella catena d’oro; e la cosa incredibile era che non capivo perché. Mi sembrava che quella catena d’oro mi ricordasse un dolore che non sapevo spiegare e che ne avevo paura e la cosa più strana era che quella catena d’oro mi faceva sentire prigioniero e che se me la fossi avvicinata al collo tentando di metterla mi sarei sentito soffocare. Queste sensazioni inspiegabili mi rendevano particolarmente vulnerabile, mi mancavano le forse e se un bambino di 5 anni mi avesse spinto in quel momento sarei caduto per terra. Io non avevo mai conosciuto la paura in vita mia, ma ho collegato degli strani eventi che non penso siano comuni a chiunque; ovvero ciò che mi provocava la catena d’oro e poi la mia grande paura per i cani provocata da un cane lupo che tentò di sbranarmi, mentre mi stavo dirigendo verso una fontana; mi hanno fatto pensare, ovvero è come se io avessi in futuro un ruolo a me sconosciuto e che in ogni caso, volendo o no avrei dovuto accettare un destino unico nel suo genere; forse come un ruolo che in tutto il genere umano debba avere almeno una persona. Non riesco a spiegarmi tutto ciò, perché io adoravo i cani, ed ora mi trovo costretto ad odiarli perché ne ho paura; e successivamente; avendo altri duri scontri con altri cani; mi sono sentito diverso; come se ciò che odiavo mi fosse stato imposto con la forza ad amare. Potrebbe sembrarti strano, mia dolce Antonella, ma non so perché, ma è così. Comincio ad avere molta paura, una paura che mi costringe a combattere senza che io voglia veramente, ma perché ne sento il bisogno, devo per forza fare violenza su qualcuno, non perché io mi deva difendere, o perché mi stia antipatico avendomi fatto un brutto torto; ma perché se non attacco mi sento male. Io sento di giustificare la mia violenza mettendola al servizio del bene; difatti sono considerato come un eroe nella mia scuola; perché aiuto con l’intervento della forza i bisognosi e gli oppressi; soprattutto le ragazze che vengono molestate da cattivi ragazzi. Non so perché ma mi sento in diritto ed in dovere di combattere per chiunque ne abbia bisogno. Secondo te, sono veramente un eroe; oppure ho qualcosa di mostruoso oppure tutti e due?
Se non mi puoi comprendere tu, non può farlo nessuno; pensa che responsabilità che hai. Ti prego, aiutami a capire chi sono veramente o cosa sono. Ho bisogno di te, e tu hai bisogno di me; ma il tuo aiuto nei miei confronti potrebbe essere più importante di quanto potresti immaginare, quindi rifletti bene, e tenta di comprendere e possibilmente trovare la soluzione al mio strano caso di questa mia misteriosa identità.
Ti mando tanti baci, il tuo caro Riccardo.”