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IL DIVORATORE DI ANIME
Capitolo 58
Riccardo sta scoprendo che molte ragazze che hanno avuto dei contatti d’amore con lui sono state male, presentando sintomi di estrema debolezza che però passavano il giorno dopo, ma ogni volta che lui si rincontrava con le stesse ragazze i sintomi ritornavano dopo riavere avuto nuovi contatti con lui.
Quindi Riccardo dovrebbe continuare a cambiare ragazza molto spesso e tornare da quelle che frequenta più spesso diminuendo la frequenza delle visite, perché potrebbe spargersi veramente la voce che lui sia il responsabile portatore di una strana malattia e quindi cercare di farla sembrare una normale influenza, considerato che i sintomi siano gli stessi, anche se però mancano i brividi e gli starnuti, che potrebbero suscitare qualche lieve sospetto.
Le situazioni di Riccardo si fanno sempre più complesse; perché non solo Riccardo deve evitare di essere scoperto in qualche modo e di essere perseguitato; ma deve anche controllare il suo regno; che diventa sempre più caotico dovendo comandare molte persone che ubbidiscono solo a lui; i Sin Alma. Riccardo ha molti fedeli seguaci che lo servono perché credono in lui come il nuovo principe delle tenebre; senza sapere che lo è per davvero. Riccardo assicura riparo ed assistenza ai peggiori criminali di tutta Italia che fuggono dall’arresto in cambio dei loro servizi.
Riccardo scrive una lettera ad Annamaria che si trova fuori città; ma la lontananza non è in grado di frenare la passione del diavolo dei diavoli.
Roma, 9 aprile 2004
“Cara Annamaria, penso sempre ai tuoi occhi celesti ed ai tuoi lunghi e lisci capelli biondi. Mi manchi tanto, anche se io sono qui a Roma, per me la lontananza conta meno di quello che potresti pensare. I miei pensieri giungono sempre a te, perché sei tanto dolce, gentile come un angelo. Anche se siamo molto lontani, per me non conta, quello che conta è che tu sappia che con il mio cuore sono sempre vicino a te; la lontananza è solo geografica; ma spiritualmente ti sono vicino e questa mia lettera te lo dimostra che ti penso e che desidero parlarti anche se siamo molto lontani; perché tu ora sei a Campobasso (Italia).
Sappi che ti penso come minimo tre volte al giorno; perché di più potrebbe essere pericoloso, devo anche concentrarmi su altre cose e non posso farti diventare un pensiero che mi distragga troppo dalle altre cose. Comunque sei veramente unica nella tua cordialità, spontanea nei tuoi modi e nei tuoi movimenti con tanta grazia. Sei davvero una grande fonte di ispirazione per me, perché ogni volta che ti penso mi viene di scrivere sempre tanto su di te, perché scrivendo di te e soprattutto scrivendo a te tu ci sei sempre e non importa se tu stia in Italia o dall’altra parte del pianeta. Poi, scrivendoti riesco a pensare cose che non mi verrebbero mai in mente di dirti a voce, non so perché; forse perché la tua immagine celestiale mi toglie il fiato e mi impedisce di dirti certe cose, forse anche perché a voce potrebbe sembrare più difficile. Invece scrivendo è impossibile comprendere male, perché un discorso formulato in una lettera mi viene più spontaneo e più limpido, senza possibilità di emozioni che potrebbero frenarmi. Mi manchi tanto, non posso farci nulla, comunque sappi che tu mi sia vicina o no, per me non conta, perché nei miei pensieri tu ci sarai sempre.”