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IL DIVORATORE DI ANIME – CAPITOLO 41

DiPietro Sciandra

Ott 3, 2016

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Capitolo 41

Lasciando Dante e tornando a Piranha, possiamo dire che veramente per alcuni esseri la morte potrebbe essere una liberazione, o no?

La vita è più complessa di ciò che pensiamo. Per quanto Piranha tenti di vivere il presente; non riesce a pensare al futuro, perché per un Sin Alma il tempo non conta più nulla, vuole solo spargere terrore e far soffrire chiunque gli capiti a tiro, perché sa che solo punire innocenti si sentirà meglio, perché anche lui era innocente ed i genitori ed il fratello li ha persi, perché per alcuni Sin Alma gli innocenti potrebbero essere colpevoli; perché se loro fossero stati presenti al giorno dell’accaduto nessuno li avrebbe aiutati, e questo i Sin Alma non lo possono sopportare, perché per loro era giusto che un uomo aiuti un altro uomo, anche se non si conoscono. Difatti i Sin Alma odiano e vogliono distruggere il genere umano, o forse prima distruggere e poi distruggersi. I Sin Alma odiano ogni forma di indifferenza e vogliono punire chi è indifferente. Per questo i Sin Alma odiano gli innocenti, perché a volte si è colpevoli di innocenza, è molto contorto ma per loro è così.

I Sin Alma sono molto delusi dal genere umano, lo stesso Piranha vuole punire il mondo per ciò che è diventato, perché anche se su quella spiaggia ci fosse stato qualcuno, chi sarebbe entrato in acqua sapendo dei piranha?

Così come i suoi genitori furono lasciati al loro destino, Piranha vuole lasciare il mondo al suo destino e punire chiunque per fargli pesare ciò che il mondo ha loro dato. Piranha non riesce più ad avere amici e crescendo non riesce nemmeno a trovare una ragazza che lo capisca, perché è considerato come un pericolo pubblico da evitare ed una minaccia da scongiurare. Così, dopo alcuni anni di allenamento e di pratiche di combattimento, Piranha capì che l’unico modo per stare al mondo era di usare la violenza e fare del male a chiunque sia contro di lui. Dopo alcuni anni vissuti in un ritorno difficile a Roma, vivendo coi nonni, Piranha seppe di un torneo di combattimento segreto, con la particolarità di partecipare mascherati ai combattimenti, così creato il costume adatto, Piranha decise di partecipare sperando di trovare qualcuno che lo capisse e magari un amico. L’anno è il 2000.

Piranha per ora vi saluta con una frase:

Se i piranha si mangiano tra loro fanno sempre bene!”

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Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?