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IL DIVORATORE DI ANIME
Capitolo 188
Don Francesco, Matteo De Angelis ed i quattro Cavalieri Rossi sopravvissuti stanno per entrare nell’ultima stanza, quella del “divoratore di anime”. I 16 Sin Alma di Riccardo Croce sono tutti morti. Bisogna liberare il commissario Emiliano De Luca che è prigioniero di Riccardo Croce o “divoratore di anime”. Bisogna riscattare il commissario De Luca con il Santo Graal, la cui ubicazione del Santo Graal è celata dai Cavalieri Rossi che sono rimasti vivi solo in quattro. Aprendo la porta della stanza all’ultimo piano in fondo; ecco che si vede Ombra. Ombra è il più fidato Sin Alma del “divoratore di anime” che è capace di travestirsi e di assumere le sembianze con le caratteristiche dei costumi che lui indossa; ovvero dei suoi 4 costumi che Ombra è in grado di cambiare, egli ne assume le capacità; difatti i costumi sono da topo, ragno, scarafaggio e lucertola. Quindi Ombra cambiando i suoi costumi, egli si muove con le caratteristiche degli animali che egli diventa. La sua anima è morta ed essa è diventata delle tenebre. Ombra è veramente il migliore Sin Alma di Riccardo Croce; il quale non tanto per la forza fisica ma per le imprevedibili eccellenti capacità soprattutto di combattimento e nel cambiarsi costume. Ombra è 4 Sin Alma in uno solo, per questo Ombra è sempre vicino a Riccardo Croce. A proposito dove si trova Riccardo Croce? Riccardo Croce sta facendo l’amore con Medusa, la sua stupenda regina che essa è bellissima, mora, seno molto abbondante ed abbastanza alta. Ombra stava sorvegliando la porta della stanza per evitare che dei disturbatori entrassero mentre il “divoratore di anime” e la sua regina Medusa facessero sesso. Difatti il “divoratore di anime” e Medusa sono su un letto nudi. Ombra dice a don Francesco, a Matteo De Angelis ed ai quattro Cavalieri Rossi:
“Voi chi siete? Cosa volete voi?”
Don Francesco risponde a Ombra:
“Io sono don Francesco, lui è Matteo De Angelis e questi quattro sono i Cavalieri Rossi che custodiscono il Santo Graal!”
Sentendo nominare il Santo Graal, Riccardo Croce si riveste, e dirigendosi verso don Francesco; Riccardo Croce dice a don Francesco:
“Allora siete voi? Voi avete rubato il mio diario due volte dalla scrivania della casa abbandonata e quindi voi avete ucciso tutti i miei alleati?”
Matteo De Angelis dice a Riccardo Croce:
“Io ho rubato due volte il tuo diario! Io ho il tuo diario qui con me! Io sono pronto a darti il tuo diario e don Francesco con i 4 Cavalieri Rossi è pronto a darti il Santo Graal!”
Riccardo Croce incredulo dice a Matteo De Angelis:
“Voi tutti siete venuti fin qui per portarmi il mio diario ed il Santo Graal?”
Matteo De Angelis dice a Riccardo Croce:
“Si, certo! Ma io e don Francesco vogliamo che tu ci ridia il nostro caro amico il commissario De Luca!”
Riccardo Croce dice a Matteo De Angelis:
“Io vi darò il vostro amato commissario! Chi mi dice che voi due, tu e quel prete sappiate l’ubicazione del Santo Graal, e poi come sapete voi che a me interessi il Santo Graal?”
Don Francesco risponde a Riccardo Croce:
“Perché io, Matteo ed il commissario leggemmo il tuo diario! Ecco perché!”
Riccardo Croce dice a Matteo:
“Già! Tu che ne sai dell’ubicazione del Santo Graal?”
Uno dei Cavalieri Rossi dice a Riccardo Croce:
“Il Santo Graal esiste veramente! Il Santo Graal reale non è quello che si trova a Valencia in Spagna! Il vero Santo Graal è in un sotterraneo sotto alla Città del Vaticano!”
Sentito tutto ciò, Riccardo Croce dice a Ombra:
“Vai a prendere il commissario e portalo qui!”
Dopo poco, Ombra ritorna insieme al commissario De Luca in perfetta salute. Il commissario e don Francesco si abbracciano con la commozione di entrambi, per la forte gioia di rivedersi. Il commissario dice a Riccardo Croce:
“Ora che io sono libero; io, don Francesco, Matteo De Angelis ed i 4 Cavalieri Rossi ti daremo il Santo Graal!”
Riccardo Croce dice al commissario:
“Si, intanto io rivoglio il mio diario!”
Matteo De Angelis dà il diario di Riccardo Croce a Riccardo Croce che Matteo teneva nel suo sacco. Bisogna stare ai patti. Fermare il “divoratore di anime” proprio ora sarebbe un enorme sbaglio. Bisogna fare avere al Divoratore quello che lui vuole. Il commissario De Luca è stato liberato ed egli è di nuovo con i suoi amici don Francesco e Matteo De Angelis, oltre ai 4 Cavalieri Rossi sopravvissuti. Medusa, Ombra, il “divoratore di anime”, Matteo De Angelis, don Francesco, il commissario De Luca ed i 4 Cavalieri Rossi devono andare tutti insieme al Vaticano per andare a prendere il Santo Graal. Durante il viaggio, Matteo De Angelis dice a Emiliano De Luca ed a don Francesco, appunto di nuovo tutti e tre insieme i membri del sacro tridente:
“Ma voi due siete sicuri di quello che noi stiamo facendo? Dare il Santo Graal a quel mostro! Il “divoratore di anime” fu ucciso da un mio antenato nel 1888; ovvero da Simone De Angelis! Io non potrò fare lo stesso se il “divoratore di anime” di questa epoca diventerà immortale! Il male regnerà all’infinito essendo lui immortale ed invulnerabile!”
Don Francesco che non è di certo pazzo, egli dice a Matteo:
“Sta’ tranquillo! Né io né il commissario siamo fuori di senno! Bisogna fare credere al Divoratore di dargli ciò che egli cerca e ciò che egli vuole! Poi, noi potremo batterlo sapendo delle informazioni che lui non può avere!”
Matteo dice a don Francesco:
“Ma tu che vuoi dire, di preciso? Che tu ed il commissario avete un piano?”
Don Francesco dice a Matteo:
“Si, certo! Io che temo il diavolo da quando io ero solo un bambino e che ciò mi spinse a diventare prete per combatterlo; io di certo non do il massimo potere divino al demonio che è il suo eterno rivale!”
Tranquillizzato da don Francesco, Matteo ora sa di poter continuare a fidarsi dei suoi alleati. Intanto, don Francesco dice al commissario:
“Questa moneta del Vaticano che io ti regalai per consacrare la tua fede al cristianesimo da ateo è tua! Riprendila!”
Il commissario dice a don Francesco:
“Si, questo è vero! Questa moneta mi è servita per dare peso al foglietto di carta che rivelava la parola d’ordine! Io da ateo non avrei mai creduto di dover dire grazie ad un prete! Io avevo sempre sbagliato a non credere in Dio; forse perché avendo a che fare sempre con i criminali che pensavano di poter vivere al di fuori della legge; perché per loro non esiste alcuna legge; ma solo sopraffare gli altri con la vigliaccheria e nemmeno con il coraggio; io non riuscivo a vedere Dio in nessuna cosa che io facevo; per questo io non sentivo e non vedevo Dio in me ed intorno a me!”
Don Francesco dice al commissario:
“Dio non è intorno a te! Dio è in te ed in ogni cosa che tu pensi di fare per aiutare gli altri!”
Il commissario dice a don Francesco:
“Sicuramente tu dici il vero! Ma avendo a che fare con tutto il male del mondo; con la mia forte solitudine sempre a comandare, invece di confidare come io faccio con te; tu sei veramente l’uomo di cui io mi fido di più; senza nemmeno che tu sia un poliziotto!”
Don Francesco dice al commissario:
“Questa moneta vaticana ti appartiene! Riprendila!”
Il commissario dice a don Francesco:
“Si, io non voglio perderla per nulla al mondo; visto che oltre a rappresentare la mia conversione al cristianesimo da ateo e fiducioso solo nelle leggi dell’uomo; che molto spesso le leggi dell’uomo possono essere dubbie e flessibili e soprattutto mutevoli! Invece le leggi di Dio sono inflessibili ed irreversibili nel corso del tempo! Le leggi dell’uomo menzionano i reati, le leggi di Dio i peccati! Le leggi di Dio sono più giuste delle leggi dell’uomo perché non esiste alcun accordo politico ma solo il Supremo che tutto sa e tutto vede e tutto comanda! Io ero cieco in fatto di fede e tu mi hai dato la vista religiosa che io non avevo! Tu sei il mio migliore amico!”
Don Francesco ed il commissario si abbracciano come due fratelli. Intanto Matteo dice ai 4 Cavalieri Rossi:
“Ma veramente voi quattro avete il Santo Graal?”
Uno dei 4 Cavalieri Rossi dice a Matteo:
“Si, certo! Per quanto ciò possa sembrare assurdo; noi quattro Cavalieri Rossi ancora vivi abbiamo il Santo Graal che accolse il sangue di Gesù Cristo durante la sua crocifissione!”
Matteo dice a uno dei Cavalieri Rossi:
“Ma è vero che il Santo Graal renda immortali? Se questo è vero come mai sono tutti morti i tuoi confratelli?”
Uno dei Cavalieri Rossi dice a Matteo:
“Il Santo Graal rende immortali! C’è una cosa che nessuno sa! Il Santo Graal non deve essere usato bevendoci dell’acqua santa; ma bevendoci sangue umano! Ecco perché io ed i miei Cavalieri Rossi non abbiamo mai bevuto nel Santo Graal; perché il nostro compito è di proteggere il mondo dal Santo Graal e non il Santo Graal dal mondo; perché il Santo Graal è il massimo potere divino che nessun uomo può e soprattutto deve avere! Noi Cavalieri Rossi combattiamo i nemici di Dio e noi proteggiamo il Santo Graal dal medioevo di discendenza in discendenza! Noi siamo i migliori preti combattenti al mondo di tutti i tempi! Noi Cavalieri Rossi dobbiamo proteggere il Santo Graal e non usare il Santo Graal!”
Matteo dice ad uno dei Cavalieri Rossi:
“Ma avere una cosa e non poterla usare è come non averla; o no?”
Il Cavaliere Rosso risponde a Matteo:
“Si, certo! Ma il massimo segreto è di non usare ciò che si ha! Solo custodire un oggetto simile è già un miracolo!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Ma allora tu e tutti gli altri Cavalieri Rossi come sapete che il Santo Graal ridà la vita se voi non avete mai usato il Santo Graal?”
Il Cavaliere Rosso:
“Io ed i miei confratelli leggemmo i documenti segreti in Vaticano e poi noi ricevemmo delle informazioni segrete dai Cavalieri Rossi eletti e morti prima di noi!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Ecco, io comincio a comprendere! Voi Cavalieri Rossi sapete che il Santo Graal va usato bevendoci il sangue umano che diventerebbe sangue dell’immortalità rendendo immortale chi beve il sangue umano nel Santo Graal!”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“Già, ecco perché chi aveva il Santo Graal bevendoci l’acqua santa non diventava immortale; perché bisogna bere il sangue umano nel Santo Graal! Noi Cavalieri Rossi non possiamo fare un sacrificio del genere; perché questo è il prezzo dell’immortalità; bere il sangue umano nel Santo Graal!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Ma allora il Santo Graal è contro il genere umano e non a favore?”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“No! Il Santo Graal è a favore di tutta la razza umana; ma bisogna ripetere il sacrificio di Gesù che era stato versato sangue innocente per attivare l’immortalità definitiva! Il Santo Graal contenente sangue umano e berlo curerebbe da qualunque ferita, qualunque malattia e persino fare ricrescere parti del corpo mozzate, come una gamba, un braccio, un orecchio, un dito, un occhio cecato!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Quindi…Se io non ho capito male…Bevendo sangue umano nel Santo Graal si guarirebbe da qualunque malattia, da qualunque ferita anche mortale e persino fare ricrescere parti del corpo mozzate! Invece per l’immortalità cosa intendi tu che bisogna bere nel Santo Graal sangue di innocente? Uccidere dei bambini appena nati per prendere il loro sangue per berlo nel Santo Graal? Dio vuole questo?”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“No! Assolutamente no! Tu hai frainteso e parecchio! Sangue innocente non significa sangue di bambino; ma sangue di un uomo condannato innocentemente!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Allora l’uso del Santo Graal è più complicato di quanto io pensassi! Non basta bere il sangue umano nel Santo Graal per diventare immortali e non bisogna nemmeno bere l’acqua santa nel Santo Graal; tutte queste condizioni sono solo da film! Bisogna aspettare che un uomo innocente venga condannato, levargli il sangue e berlo nel Santo Graal, giusto? Così chi beve il suo sangue nel Santo Graal diventa immortale, giusto?”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“C’è un dettaglio! L’uomo innocente condannato a cui bisogna levare un po’ di sangue per berlo nel Santo Graal per poi diventare immortale; il condannato deve essere condannato a morte! Come tu sai, come tutti nel mondo; la pena di morte è abolita!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Questo significa che considerando le leggi del mondo attuale; non sapendo che le leggi degli uomini del futuro avrebbero abolito la pena di morte; il Santo Graal non può dare l’immortalità bevendoci il sangue umano; perché non esistono più le leggi capitali?”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“Si, giusto! Tutto questo è fatto da Dio per farci capire a noi uomini del futuro rispetto agli ebrei che condannarono Gesù innocentemente, non essendo loro pronti per il messia, ovvero il mandato da Dio, ovviamente con la ingiusta ed immotivata crudeltà della gente di quell’epoca che voleva la morte di Gesù persino offrendo i propri figli innocenti a costo di avere la condanna a morte di Gesù Cristo che non fu compreso come re di un altro mondo che non si poteva comprendere con la mentalità di quell’epoca ed aspettare i popoli futuri, più civilizzati e più evoluti! Ecco perché serve il sangue di un uomo innocente condannato a morte che serve per prelevargli il sangue e berlo nel Santo Graal per diventare immortali! Questa è la massima prova di fede in Dio! Altro che bere acqua santa nel Santo Graal; troppo facile; condizione da film, impossibile, surreale! Difatti nel vangelo, il legno secco è la gente che condannò Gesù innocentemente, invece il legno verde è Gesù che era fresco e pulito da ogni peccato! Don Francesco ed il commissario già sanno tutto questo!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Ecco perché il commissario e don Francesco dicevano di avere un piano e loro due hanno accettato con tanta facilità di consegnare il Santo Graal nelle mani del Divoratore!”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“Già! Riccardo Croce non ha bisogno di curarsi delle ferite, né da malattie e né di arti amputati! Il Divoratore non potrebbe nemmeno riportare in vita i suoi uomini morti bagnandoli di acqua santa con il Santo Graal, perché i morti per ritornare in vita devono comunque essere bagnati dal sangue umano di un uomo innocente condannato a morte versato dal Santo Graal!”
Matteo dice al Cavaliere Rosso:
“Ma allora come pensano di sconfiggere il Divoratore don Francesco ed il commissario?”
Il Cavaliere Rosso dice a Matteo:
“Questo lo sanno solamente loro due e solo tu manchi a saperlo!”