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IL DIVORATORE DI ANIME – Capitolo 166

DiPietro Sciandra

Lug 28, 2017

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Capitolo 166

Chi è veramente il diavolo, cosa vuole e da dove viene e come ci si diventa?

Le risposte a queste domande sono date appunto dal diario; difatti le documentazioni e le esperienze vissute ed annotate sono il massimo documento; perché non parliamo di scienza ma di fede. La paura di ammettere la sua esistenza rende i cristiani scettici che preferiscono dire che non esiste. Il diavolo è il massimo della coscienza e delle debolezze umane che vengono fortificate ed usate come armi contro l’uomo.

Anche se molto spesso i seguaci di Satana o bestie di Satana come vengono spesso nominate; molti dicono che siano rimasti delusi da Dio ed abbiano optato l’altra via. Questo non è vero. Questa è una questione di scelta, comunque o volontaria o diretta per scelta non decisamente felice. Il diavolo è il potere della disperazione, del dolore, della sofferenza, dell’odio, della gelosia, della paura, della insicurezza, dell’ingiustizia, della perdita di affetto, della perdita di persone care, della violenza, del timore, dell’aggressività e soprattutto della vendetta. Il diavolo lo vediamo tutti i giorni tutto il giorno; ma non ci facciamo più caso. Le manifestazioni demoniache non sono solo i riti occulti, spettri e demoni. Il diavolo ci rende suoi schiavi e ci fa commettere atti che da persone lucide non commetteremmo mai. Chi usa violenza, chi tortura, chi uccide, chi ruba, chi stupra, chi si droga; tutto questo è diavolo, solo che essi non lo sanno; perché chi fa queste cose si crede forte e libero; e soprattutto furbo, ma ciò non è così; perché essi sono schiavi del demonio e la vera libertà è farne a meno; è quello il potere dello spirito. La libertà di scelta è poter rinunciare senza sacrificio. Per questo Gesù disse:

Date da mangiare agli affamati e da bere agli assetati!”

Non si tratta più di assecondare un bisogno fisico, perché la mancanza rende la schiavitù e finché non hai assecondato i tuoi bisogni sarai sempre schiavo. Non si può scegliere di non mangiare o di non bere, in stato di bisogno.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?