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Capitolo 152
Roma, 28 febbraio 1888
“Caro diario, c’è una cosa che mi turba e che ho già scritto; ovvero riguardante il discorso dell’indipendenza spirituale. Cosa è veramente l’indipendenza spirituale? Questo non significa certo essere senza Dio. L’indipendenza spirituale è decidere veramente noi stessi ciò che vogliamo, che non è solo il libero arbitrio, oppure il lume della Ragione come dicevano gli illuministi francesi, ovvero che bisogna credere solo a ciò che si vede ed è materia.
Io non intendo questo; perché la rivoluzione francese non fu solo un cambiamento politico, ma religioso. Difatti sconfiggere il re Luigi XVI era un po’ come sconfiggere Dio; perché il re poteva fare tutto senza limiti di potere ed aveva solo diritti senza doveri. Il cambiamento radicale che comportò la rivoluzione non era solo per rivoluzionare il sistema governativo, ma anche il sistema religioso e distruggere Dio e togliere tutte le feste cristiane che furono sostituite da feste rivoluzionarie. Anche il calendario cambiò, i mesi avevano altri nomi, ovvero:
-1° Vendemmiaio=22 settembre
-1° Brumaio=22 ottobre
-1° Frimaio=21 novembre
-1° Nevoso=21 dicembre
-1° Piovoso=20 gennaio
-1° Ventoso=19 febbraio
-1° Germinale=21 marzo
-1° Fiorile=20 aprile
-1° Pratile=20 maggio
-1° Messidoro=19 giugno
-1° Termidoro=19 luglio
-1° Fruttidoro=18 agosto
Il calendario fu valido dal 1792 al 1805; ma fu sostituito solo nel 1793. Si volle cancellare dalla memoria della gente ogni ricordo religioso ed ogni festa religiosa e distruggere tutto ciò che rappresentasse Dio; come un esorcismo al contrario, ovvero invece di liberarsi di Satana ci si volle liberare di Dio. Togliere anche i culti religiosi, superstiziosi, ipocriti, fanatici e ignoranti. Tutto questo portò la laicizzazione delle cerimonie funebri e dei cimiteri. Le chiese furono trasformate in templi della verità dedicati al culto dei “martiri della libertà”. Le chiese erano diventate della dea Ragione. Non solo ma furono fatte proposte di interrompere le erogazioni di denaro pubblico per il clero. Grave sbaglio? Potrebbe darsi. Perché arrivare a tanto? Cosa li portò per raggiungere conclusioni così violente e definitive?
Tutte domande molto interessanti…Però bisogna trovare loro una risposta. La rivoluzione francese mi interessa particolarmente; sconvolse il mondo totalmente. Che senso avrebbe, alzarsi un giorno e vedere che la croce non ha più significato, una chiesa è un edificio come un altro, non c’è più sacralità. L’ostia è solo pane non lievitato; non rappresenta più il corpo di Cristo; il vino è solo vino e non rappresenta più il sangue di Cristo. Ne vale davvero la pena di credere solo in ciò che è materia, tangibile e visibile? Perché io non posso vedere oltre un muro; significa che nulla possa esserci oltre? Le cose esistono solo se le vedi? Il muro per tutti gli esseri umani non è solo materia, perché a volte tutti noi abbiamo davanti un muro che ci impedisce di vedere eppure non esiste; il dubbio della fede. Un muro non deve per forza essere scavalcato, oppure cercare altre vie, o passare sotto al muro scavando. Il muro della fede deve essere abbattuto con coraggio. Se distruggi il muro del dubbio della fede, puoi dire di aver scoperto che è una gioia abbattere un ostacolo così grande che ti copre la vita che esiste oltre. Non è follia credere in ciò che non si vede, è follia credere in ciò che non esiste; e Dio esiste, anche se non è possibile dimostrarlo. A volte dà la forza proprio ciò che non vedi ma che sai che il suo coraggio ti dà coraggio. Il suo potere ti dà potere. Il potere di Dio è al servizio degli uomini e non contro gli uomini. I rivoluzionari per cambiare tutto, in beneficio della libertà decisero di sacrificare la fede. Questa è veramente una libertà essere senza Dio? Come possono decidere dei rivoluzionari cosa deve o non deve esistere, solo perché non è visibile? Si è schiavi veramente quando la tua anima è priva di essenza divina, perché noi umani non siamo come gli animali. Un essere umano può diventare quello che vuole, un animale invece no. Gli umani hanno qualcosa di più degli animali, è la possibilità di avvicinarsi al Divino. Non è banale ciò che scrivo, caro diario, è che credendo in Dio si ha una possibilità di salvezza. Un’anima senza Dio è come una chiesa senza altare, priva di sacralità. Per l’appunto un’anima senza Dio diventa come la chiesa sconsacrata, un edificio come un altro. Questo hanno veramente fatto i francesi; rendere le persone cose; avere più diritti non significa essere più umani o più civilizzati, si è veramente incivili senza una divinità. Anche se esistono molti popoli selvaggi, senza leggi normali, senza abitazioni vere e provvisti solo di capanne, li rende civili perché adorano un dio. La civilizzazione di un popolo non risiede nel potere politico e nello sviluppo economico e sociale, ma un popolo sarà sempre arretrato senza Dio e non avanzato o rivoluzionario. La vita materiale è solo di passaggio, mentre la vita spirituale è per sempre. Quale vale di più? Quella che dura di meno o di più? Ci si può solo rimettere. A me piace molto la storia, ma la storia senza religione non ha senso. La storia senza religione per me diventa letteratura; anche se reale e non di fantasia; perché per me la storia è sacra ed al momento che nella storia si distrugge Dio, merita solo disprezzo.
Per questo io odio la Francia! La libertà spirituale è giusta anche nel senso di poter decidere di voler credere o no, ma la rivoluzione francese diventò una vera dittatura che imponeva di non credere in Dio. Penso che fede e coscienza non siano promiscue ma contigue. La rivoluzione portò ad una violenza non solo fisica, perché morirono moltissime persone, ma anche una violenza spirituale; ovvero si presenta un uomo e dice:
“Da oggi non esiste più Dio!”
Qualcuno potrebbe rispondere:
“Decidi tu di mettere fine a Dio? Con quale potere, chi sei tu per sentirti più forte di Dio?”
In un certo senso si potrebbe definire deicidio? Non diretto ovviamente. Per questo l’ho definito esorcismo al contrario che mi sembra dia meglio l’idea sia di esorcismo che viene usato nel verso opposto, ovvero contro Dio e non contro il diavolo.
Esorcizzare Dio fu infatti un atto pratico di rendere inoffensivo Dio in qualche modo e dimostrare in pubblico di essere in grado di sconfiggere anche Dio. Questa ostentata prepotenza di mettersi contro Dio forse stava a dimostrare che si potesse comunque fare a meno di Dio e che non fosse indispensabile, anche perché forse non c’era nessun odio nei confronti di Dio.
Secondo me per odiare veramente Dio esiste una persona scelta appositamente in ogni epoca con determinate caratteristiche per quanto io ne sappia sconosciute; anche perché chi è il diavolo, da dove viene, come si fa a riconoscerlo, cosa vuole veramente? La domanda che mi fa più paura è come si diventa il diavolo?
Ora sono molto stanco e non voglio più pensare a queste cose, buonanotte; caro diario.”