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IL DIVORATORE DI ANIME – Capitolo 129

DiPietro Sciandra

Mag 1, 2017

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Capitolo 129

Roma, 4 febbraio 1888

Caro diario; i miei affari vanno molto bene, anche se ogni tanto litigo coi miei servitori. Ho dei veri uomini che fanno il loro lavoro senza crearsi scrupoli. Le Tre Belve a cui ho dato un capo ovvero Tigre Bianca e poi il pagliaccio che è stato cacciato dal circo, ma non devo dimenticare il ragazzo agile che si muove con la grazia di un pipistrello. Per domani sera vorrei organizzare un altro ricevimento. Devo sbrigarmi a fare gli inviti, o rischio che molte persone non facciano in tempo a venire.

Sicuramente verranno anche i miei amici nobili; perché mi avevano detto di non avere impegni per questa settimana. Domani sera vorrei parlare di oggetti sacri; ma mi interessa molto anche l’arte. Mi manca avere degli amici chierici. Spero che in futuro ne avrò, anche se conosco qualche prete, non c’è confidenza. Ogni tanto leggo anche il vangelo ed ho scoperto che è più interessante di ciò che mi aspettassi. Comunque penso che per servire Dio ci voglia comunque molto coraggio. Ma non c’è da dimenticare che ci vuole coraggio anche per combattere contro Dio. Io credo molto in Dio, e penso di servirlo per sempre; anche se non sono un chierico. Sarei capace di mettermi contro mezzo mondo per difendere Dio; e poi detesto chi lo disprezza, perché i nemici di Dio sono nemici dei cristiani, e quindi i nemici dei cristiani sono nemici miei. Non penso che al mondo esista qualcun altro come me. Mi sento come se io avessi un ruolo nel mondo a me sconosciuto; perché non sempre siamo veramente ciò che sembriamo, perché a volte è come se si vivessero due vite; una voluta e l’altra impostata con la forza. Io non so come reagirei se io diventassi ciò che non voglio; la cosa che più detesto è ovviamente diventare povero, oppure non saprei se mi dovessi sentire costretto per qualche ragione a cambiare religione; perché a volte si cambia fede per delusione. Certi ragionamenti mi fanno veramente paura; perché io che detesto chi non è cristiano, perché non potrà mai comprendere i sentimenti di un cristiano; se io dovessi diventare io stesso il mio nemico, come reagirei? Penso che non sia poi così grave odiare chi è di religione diversa; perché le tradizioni, le usanze e la cultura sono troppo differenti e poi non si può permettere che chi è di differente religione ti influisca; perché prima o poi o tu diventi come lui o lui diventa come te; e quando non c’è questo si litiga inevitabilmente. Il rispetto non è sempre dovuto; perché secondo me chi non è cristiano non merita rispetto ed io odio tutti i nemici di Cristo!”

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Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?