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Capitolo 126
Roma, 1 febbraio 1888
“Caro diario, oggi ho trascorso una pessima giornata litigando con tutti i miei servitori. Purtroppo non posso e non voglio dare a nessuno degli aumenti di stipendio, anche perché ora ho anche altri costi per via dei miei uomini che recuperano i miei soldi. Così, sono andato in giro con la mia carrozza e parlando con il mio cocchiere mi sono rilassato un po’. I miei affari vanno molto bene e non voglio che i miei servitori mi rovinino tutto dando a loro i soldi che ho incassato dopo lunghe attese. La cosa più curiosa che mi è capitata oggi è stata mentre stavo tornando a casa. Oramai il crepuscolo era vicino, stava per diventare buio. Ho notato un ragazzo che era in difficoltà con un aggressore che voleva rapinarlo. Io non mi sono mosso da dentro la mia carrozza, volevo vedere cosa sapesse fare quel ragazzo contro quel brutto ceffo. Ho notato che quel ragazzo fosse molto agile. Tra i due c’è stata una dura lotta, ma alla fine quel ragazzo ha preso a morsi sul collo quel tipo. Non avevo mai visto combattere a quel modo. Quell’aggressore è rimasto fermo a terra dopo essere stato pure preso a calci da quel ragazzo. Dopo io mi sono avvicinato a quel ragazzo ed ho detto:
“Non ho mai visto combattere in quel modo! Complimenti ragazzo!”
Il ragazzo mi ha risposto:
“Grazie! Ma cosa volete da me? Volete combattere o rapinarmi?”
Io gli ho detto:
“No! Voglio solo offrirti un lavoro, se non ce l’hai già!”
Il ragazzo:
“Un lavoro? Magari! Che dovrei fare? Combattere?”
Io gli ho detto:
“Perché no! Dovrai combattere contro chiunque non vorrà restituirmi i miei soldi! Che ne pensi?”
Il ragazzo:
“Penso che si può fare! Come mai vi piace il mio modo di combattere?”
Io gli ho detto:
“Il tuo modo di combattere è molto affascinante, poi sembravi un pipistrello sulla sua preda; sei veloce, agile e poi l’hai morso come un vampiro! Sei molto strano, ma a me questo va bene!”
Il ragazzo:
“Voi dite? Siete sicuro? Non mi prendete per pazzo?”
Io gli ho risposto:
“No, ma quale pazzo! Vai bene così, sei spontaneo ed aggressivo in modo naturale che nessuno oserà mai contraddirti! Io cerco le persone come te e ti pagherò molto bene se mi aiuterai! Io sono il signor Maurizio Belmonte e tu?”
Il ragazzo:
“Io mi chiamo Vladimiro Leone!”
Io:
“Bene Vladimiro! Io ti farò diventare ricco, questo è il mio indirizzo! Quando hai bisogno di qualche soldo straordinario da guadagnare, vieni qui!”
Vladimiro:
“Grazie ed arrivederci, signor Belmonte!”
Così, dopo mi sono diretto a casa ed ho riportato per iscritto tutto ciò che mi è successo oggi. Ciao, caro diario.”