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IL DIVORATORE DI ANIME – Capitolo 101

DiPietro Sciandra

Feb 15, 2017

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Capitolo 101

Nei giorni seguenti, le varie bande combinarono misfatti terribili, ed anche se molti furono arrestati, i peggiori ed i più forti riuscirono a fuggire.

In ogni caso, nessuno sapeva come contrastarli e chi fossero, perché di notte i 16 Sin Alma che conosciamo bene potevano agire indisturbati per le strade di Roma e tentare di portare a termine i loro piani di vendetta e di conquista.

Il regno dei Sin Alma era oramai effettivo ed i suoi rappresentanti principali, a parte il principe Riccardo Croce o Divoratore di Anime; erano la regina Medusa ed Ombra. Ramona o Griselda si era rassegnata all’idea di essere una concubina di Riccardo.

La polizia era impotente in tutto questo scompiglio, perché non sapeva come affrontare questa minaccia per il genere umano.

Riccardo era molto astuto e sapeva molto bene come organizzarsi di nascosto tra le sue amanti ed i suoi piani tenebrosi di vendetta nei confronti del mondo.

Ombra decise un giorno di far leggere il diario della marchesa Luisa Ducati al suo principe Riccardo. Riccardo lo trovò molto interessante, ma ovviamente stranamente incompleto. Riccardo prese quel diario come il primo segnale divino verso la scoperta della verità e capire lui stesso da cosa o da chi derivasse e come sono sorti i Sin Alma.

Difatti Riccardo aveva chiesto persino un intervento divino che lo aiutasse. Quindi il diario della marchesa Luisa Ducati poteva essere il primo segnale per Riccardo; perché in ogni caso lui avrebbe potuto cominciare le ricerche da lì e sapere almeno da che parte cominciare e regolarsi di conseguenza. Riccardo fu molto incuriosito dalla marchesa Ducati, sembrava che lei conoscesse un uomo un po’ particolare. Riccardo rimase molto interessato al 1888, dopo aver letto tutto il diario della marchesa volle tentare di scoprire perché la marchesa che annotava tutto sul suo diario ed avendo fatto degli accenni del suo racconto del giorno 8 marzo 1888, manifestando un certo entusiasmo; improvvisamente contro ogni aspettativa lei non scrisse più nulla di quel giorno. Chissà perché la marchesa interruppe così il suo diario con tutta quella vitalità di scrivere che aveva e poi sembrava che lei adorasse scrivere dei suoi amori e dei suoi amici e delle feste a cui prendeva parte. Riccardo rimase molto colpito dalla personalità della marchesa e poi le più profonde curiosità di Riccardo erano di sapere chi fossero il barone Ferrari ed il signor Belmonte. Ovviamente queste sono domande senza risposta…

Riccardo rimase comunque soddisfatto almeno per ora, perché era così fiducioso da credere che quel diario lo avrebbe portato molto lontano, perché nascondeva più mistero di quanto si potesse immaginare; almeno secondo Riccardo.

Un diario trovato in una cantina non può dare tutte le risposte che cerchiamo, ma alle volte delle confessioni si rivelano più utili di quello che sembrano.

Riccardo lavorò molto su quel diario; essendo poi uno studente di letteratura; io lo ricordo, si accorse che quel diario era molto piacevole dal punto di vista lessicale e poi non trattava argomenti molto complessi, stiamo sempre parlando di un diario del 1888. Riccardo lavorò per molti giorni sull’analisi del testo del diario della marchesa.

Le cose più curiose per Riccardo erano di sapere perché il diario fu interrotto così bruscamente senza spiegazione e senza preavviso oppure una scritta “fine”.

Poi, altre curiosità di Riccardo erano di sapere chi fossero il barone Ferrari ed il signor Belmonte. Anche perché quando la marchesa ne parla, lei sembra molto interessata al signor Belmonte, invece il barone Ferrari sembra considerato solo un personaggio di passaggio. Il mistero è solo all’inizio; e Riccardo trova questo diario più interessante di quanto si potesse aspettare. Il diario di una vita precedente così indietro nel tempo, si rivelò per Riccardo un punto di partenza di ricerca, perché forse quel diario si sarebbe potuto rivelare utile al suo scopo. Riccardo che aveva inventato il termine specifico in spagnolo Sin Alma; sperava di trovare casi precedenti di questi strani fenomeni, ovvero persone a cui è stata uccisa l’anima da un evento di forza maggiore.

Quindi Riccardo in quel diario si aspettava di trovare qualcosa di particolare e non che non avesse nulla da fare e perdere un po’ di tempo a leggere; perché la sua ricerca è più complessa di quello che si possa aspettare. Riccardo non aveva certo degli elementi per giudicare la situazione, perché in quel diario così com’è non può trovare le informazioni che cerca; perché in ogni caso è sempre incompleto.

Un’altra cosa, il diario non tratta di strani fenomeni, i casi di Sin Alma.

Riccardo però è molto incuriosito a cercare di scoprire chi erano il barone Ferrari ed il signor Belmonte; perché questi due personaggi citati nel diario non vengono descritti né fisicamente né caratterialmente, ma con sole impressioni transitorie della marchesa. Riccardo si sente spinto ad informarsi su questi due personaggi, anche se le ricerche dovessero essere molto lunghe.

La cosa più interessante che aveva colpito Riccardo era il caso della croce d’oro. Difatti dopo una lunga ed attenta rilettura ed un accanito studio di questo diario; Riccardo si accorse del particolare interesse del signor Belmonte per l’oro e per la chiesa. Riccardo si sentì molto strano in tutto questo, perché lui stesso odiava l’oro, perché gli dava la sensazione di prigionia e di soffocamento.

Non dimentichiamo che Riccardo adorava Dio, e quindi dopo lunghe riflessioni; Riccardo cominciò a pensare di cercare di scoprire il più possibile su questo signor Belmonte e poi sapere i suoi rapporti con il barone Ferrari; fino a che punto erano così amici, per dargli un incarico così importante. Chissà come andò a finire tutta questa storia? Che fine ha fatto il barone Ferrari? Il signor Belmonte amava la marchesa oppure no? Tutte queste domande sono senza risposta…

Però, Riccardo stava pensando di cercare qualche collegamento con questo diario e magari rintracciare qualche parente in vita di questa marchesa e sapere se qualcuno potesse aiutarlo. Chissà, forse di generazione in generazione la marchesa ha tramandato la sua affascinante storia di questo diario. Questa è una ricerca assurda ed impossibile forse; ma Riccardo è talmente affascinato da tutto ciò che pensa che ogni minimo tentativo può solo incoraggiarlo ed appassionarlo sempre di più ed in ogni caso la sua situazione potrebbe solo migliorare.

Un libro cosa può dare! Eh?

Dopo lunghe ricerche, Riccardo riuscì a rintracciare una discendente della marchesa Luisa Ducati. Ma purtroppo la discendente disse di non sapere nulla del diario e nemmeno delle persone citate. Però, la discendente della marchesa disse a Riccardo di informarsi in riguardo alle persone che conosceva la marchesa e cercare qualche documentazione che potesse essere di supporto e come pista da seguire.

Riccardo ringraziò e riprese per la sua strada. La ricerca era molto lunga e difficile, e poi è così complesso trovare le persone a cui potersi rivolgere per avere informazioni utili. Ciò rende difficile sapere di chi potersi fidare. Riccardo decise di rinunciare e di attendere circostanze future migliori. Chissà, forse gli eventi favorevoli si sarebbero potuti presentare prima o poi.

Comunque, considerato che Riccardo giri molto per Roma; e poi studiando archeologia ed essendo sempre molto a contatto con la gente in luoghi sempre diversi, forse avrebbe potuto incontrare prima o poi le persone adatte che sapessero qualcosa della marchesa Luisa Ducati e delle persone che lei conosceva. Queste cose sembrano senza speranza, ma non si può mai sapere…

Riccardo ebbe un’idea folgorante. Ovvero recarsi al cimitero e chiedere dove si trovasse la tomba della marchesa Luisa Ducati.

Riccardo chiese al guardiano del cimitero:

Scusi! Sto cercando la tomba della marchesa Luisa Ducati!”

Il guardiano:

Non mi ricordo bene dove si possa trovare…Dovrei vedere sul registro in quale campo si trovi!”

Trovato il campo, il guardiano accompagnò Riccardo davanti alla tomba della marchesa e Riccardo ringraziò il guardiano dopo avergli dovuto dare una mancia.

Riccardo rimase senza parole alla vista della tomba, sia perché era molto bella la tomba stessa e molto lavorata e poi la data di morte della marchesa lasciò Riccardo senza respiro; ovvero la data di morte era 8 marzo 1888!

Riccardo non credeva ai suoi occhi ed era rimasto di pietra a leggere quella data di morte e collegò varie cose; ovvero quella lapide così costosa doveva avergliela fatta costruire una persona che la amava molto e poi la data di morte era il giorno dopo l’ultima pagina scritta del suo diario. Difatti, il diario della marchesa finì senza spiegazione il 7 marzo 1888 senza la scritta “fine”, e poi la cosa strana era che la marchesa fosse intenzionata a scrivere il diario del giorno dopo; anche perché se lei fosse stata male lo avrebbe scritto sul suo diario e quindi Riccardo esclude la morte di malattia ed ovviamente di vecchiaia, perché la marchesa aveva compiuto 35 anni. C’era solo una spiegazione logica, la marchesa era morta di morte violenta, un incidente oppure fu uccisa. Scoprire da chi e perché non aveva senso dirlo così presto.

La ricerca si stava facendo sempre più interessante e Riccardo capì che quella tomba era il secondo segnale verso il cammino che aveva chiesto al Signore.

Stranamente; come da un sesto senso, Riccardo cominciò a credere di trovarsi sulla giusta pista che lo avrebbe condotto a scoprire perché lui sia così e da chi discende.

Certe cose sono difficili da spiegare, ma quando si crede in qualcosa che sembra senza una spiegazione attendibile, potrebbe diventare un punto di forza pensando al fatto di essere l’unico a crederci.

Riccardo considerava sempre più avvincente e più interessante tutta questa storia del diario della marchesa. Chissà, forse Riccardo avrebbe potuto portare a termine una ricerca iniziata più di cento anni prima. Anche perché è difficile scoprire come sia morta una persona del 1888, bisognerebbe girare molto per uffici. Riccardo non concluse più nulla in riguardo alla marchesa, doveva solo aspettare di incontrare la persona giusta che lo aiutasse. Ci potrebbe essere anche un’altra ipotesi, ovvero quella data dalla discendente della marchesa; ovvero trovare qualcuno che abbia qualche documentazione sulla vita del barone Ferrari e del signor Belmonte. Ovviamente un’impresa a dir poco ardua e lunga.

La lunga ricerca di Riccardo Croce sembrava non avere mai fine né epilogo felice. Una ricerca senza speranza; ma Riccardo non aveva alcuna intenzione di arrendersi. Riccardo dovrebbe trovare dei libri che fungano da complemento al diario della marchesa Ducati.

Secondo me, invece, l’unica speranza di Riccardo potrebbe essere solo quella di trovare qualcuno che abbia delle documentazioni sulla vita del barone Ferrari e del signor Belmonte; ma a parte che come impresa è a dir poco difficile se non impossibile, e poi è complicato sapere dove cominciare le ricerche per un caso del genere.

Messa da parte questa difficile ricerca; Riccardo doveva occuparsi del suo regno.

Essendo Riccardo uno studente di letteratura e di archeologia, ogni tanto riportava degli appunti e delle sue impressioni dei suoi viaggi sul suo diario.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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