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Gli Italiani in Swing di Maurizio Bianucci: il racconto, tra ironia e sarcasmo, di un’Italia a forma di spuntatura di maiale

DiPaul Polidori

Set 30, 2024

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Mattia Torre, Giorgio Gaber, Achille Campanile come non li avete mai sentiti!
Uno spettacolo e tre autori diversi per epoca e stile ma accomunati dalla stessa grande capacità di
osservare l’animo umano e la società con ironia e sarcasmo: “ITALIANI in SWING” di Maurizio
Bianucci si muove tra musica e teatro, tra cabaret e riflessioni d’autore.
“Ho un canale Spotify – Attore per quel po’ che si guadagna – dove recito i monologhi che mi
piacciono e che sento miei. Ho sempre avuto una passione per Gaber e Campanile e più
recentemente per il compianto Mattia Torre, autore di sceneggiature e teatro. Così ho cominciato
a caricare sul mio canale i monologhi di questi autori e di altri, accorgendomi poco dopo che
tutto sembrava volgere verso uno spettacolo con un solo filo conduttore, gli italiani. Poi ho una
grande passione che è la musica jazz swing, quindi è arrivato spontaneamente l’idea di unire
tutto, ed è nato ITALIANI in SWING” racconta Maurizio Bianucci sullo spettacolo.
Bianucci propone una sua versione personale, con intermezzi cabarettistici e dialoghi col pubblico,
dei monologhi scritti da Mattia Torre, Gaber e Achille Campanile.
“Via con me di Paolo Conte apre lo spettacolo. Ho scelto questo autore proprio perché è un vanto
della musica italiana all’estero e Via con me un brano perfetto per traghettare il pubblico verso il
primo monologo. Poi ci sono brani bellissimi come In cerca di te o Un bacio a Mezzanotte o
molto swingati come Canto anche se sono stonato di Luttazzi, con cui concludo lo spettacolo in
un crescendo pazzesco!”
Di Gaber ho scelto “Falso contatto”, l’incontro d’amore fra un uomo e una donna. Inutile dire
che il machismo italiano, che nasconde non poche debolezze, è il vero protagonista di questo
monologo. Il monologo è aperto dal bellissimo e poco conosciuto brano di Buscaglione “Una
sigaretta”, in cui il maschio da una ultima possibilità alla donna che ha di fronte e tutto nello
spazio di una fumata.
Di Mattia Torre ho scelto Traffic, dedicato al nostro rapporto con il traffico cittadino e che ci
ricorda come lo status di benessere italiano passa anche attraverso il possedere una macchina.
Ora però la cosa è cresciuta a dismisura, ogni famiglia ha 3 automobili ma questo è l’inizio della
giungla cittadina. Concludo lo spettacolo con Gola, perché a noi italiani ci piace mangiare forse
più di ogni altra cosa. Retaggio storico culturale della fame vissuta in guerra?” – Maurizio
Bianucci
Ai monologhi si alternano brani jazz/swing del repertorio italiano di Luttazzi, Kramer, Buscaglione,
Natalino Otto, suonati dal vivo dai jazzisti Leonardo Anselmi e Giovanni Scamardella.
La musica accompagna la voce di Bianucci, sia nelle canzoni che in parte sui monologhi,
diventando così integrante e determinante per il ritmo di tutto lo spettacolo.
“Il monologo Fichi Prosciutto e… Mele è un riadattamento del testo – La Cura dell’Uva – di
Campanile che da grande umorista dei suoi tempi, si chiede chi ha inventato questo
accoppiamento culinario italiano così famoso nel mondo. Da lì alla legge di Newton e la sua
mela, il passo è breve. In questo monologo ho liberamente cambiato molto del testo originale,
aggiungendo alcune mie considerazioni a riguardo di certe invenzioni che ci circondano nella
vita quotidiana, ma che non sempre ci sono gradite. Vogliamo parlare dell’odioso tappo di
plastica delle bottiglie di acqua??” – Maurizio Bianucci

“Italiani in Swing”, ospite della serata conclusiva della 37° edizione del Buskers Festival di Ferrara,
di manifestazioni estive in Irpinia e dei principali live club di Roma, racconta vizi e virtù degli
italiani, ritrovando autori della musica e del teatro.
“Il Buskers Festival di Ferrara, diretto da Rebecca Bottoni e Erika Sarson, è stato una grande
fortuna per il mio spettacolo. Nella bellissima cornice della Limonaia di Ferrara ho potuto
testare ITALIANI in SWING e le sue potenzialità con un pubblico preparato e attento. Il festival
ospita artisti da tutto il mondo ed essere fra i rappresentanti dell’Italia è stato un vero onore” –
Maurizio Bianucci
Si ride a “denti stretti” del nostro rapporto con il cibo, col sesso, con la rabbia che ci sovrasta per
ogni piccolo disagio quotidiano, dal traffico alla pasta sciapa, dal lavavetri al conto dell’idraulico.
“L’Italia è quel paese che se lo attraversi in treno è pieno di bellezze, colline, mari, montagne,
laghi, pieno di cultura di santi e navigatori, pieno di poeti e storia… ma a noi di tutto questo… a

noi piace solo mangiare!!” (da Gola di M. Torre)

In un susseguirsi di monologhi e canzoni “Italiani in Swing” diverte e accompagna lo spettatore in
un’Italia che “è vero, in fondo, è quel Paese fatto a forma di spuntatura di maiale”.

LINK

https://open.spotify.com/show/4PDhnidx2kfbPSJK5BTs9X
https://www.instagram.com/maurizio.bianucci/?hl=it

Frasi e pensieri degli spettatori
“Un tuffo in parole e musica nelle abitudini degli italiani, con una musica di ieri e i vizi di oggi”
“Ridere e pensare dei difetti dell’uomo, in una versione così originale tra musica e teatro, non mi
era mai capitato”
“Riscoprire Gaber e Campanile accostati al swing è inedito e coraggioso, ma funziona”
“L’attore passa così facilmente da un autore a l’altro che sembra la stessa penna”
“Praticamente un recital, che accosta autori così diversi fra loro in un unico filo conduttore”
“Con lo stile da crooner e la capacità di parlare al pubblico hai fatto centro”
“È bello risentire certi autori attraverso la tua voce, sei accattivante e il pubblico ti segue”

MAURIZIO BIANUCCI
Attore, cantante e insegnante di recitazione. Premio Crocitti 2019 come Attore in Carriera. Si è
formato da bambino fino ai 18 anni attraverso una lunga esperienza nella filodrammatica, portando
in scena, con una compagnia di giovanissimi attori, testi classici adattati in chiave musicale.

Il suo primo lavoro risale al 1990 con un piccolo ruolo nel Serial TV di Italia 1 College regia di
Castellano e Moccia. Alunno del M° Caio Bascerano, si dedica alla musica per molti anni cantando
nei live club, anche con un repertorio di brani inediti. Poi torna al teatro, studiando alla Ribalte di
Garinei, al Circo a Vapore di Roma, all’ Actor Studio di Dominiq de Fazio assistente di Strasberg, e
prosegue con lo studio della Commedia Dell’arte con Claudia Contin. Si appassiona anche alle
teorie dell’attore studiando il teatro del ‘900 al Dams, con particolare attenzione alla nascita della
regia e alle tecniche di recitazione. Dal 2000 al 2008, presso alcune scuole Superiori Statali di
Roma, conduce laboratori di teatro per gli adolescenti e anche di teatro integrato.
Lavora come attore nei teatri off e tra gli spettacoli di cui è protagonista ricordiamo: La scoperta de
L’America di Pascarella, di cui è anche autore delle musiche, Attore, per quel po’ che si guadagna
one man show omaggio agli artisti storici del Varietà, Emigranti di Mrozek regia di Carlo Benso, Lo
Zoo di Vetro e Lettere dei condannati a morte della Resistenza per la regia di F. Giuffrè.
Attore in spot televisivi italiani ed esteri, lavora in alcuni cortometraggi e in serie tv Italiane, tra le
quali Vivere. Nel 2015 ha lavorato nel film Fuorigioco prodotto dalla Rio Film selezionato ai David
di Donatello, a cui segue nel 2017 la serie Netflix SUBURRA (stag. 1), nel ruolo del Consigliere
Comunale Gramini. Seguono per la RAI altre fiction, tra cui ALDO MORO IL PROFESSORE, LA
COMPAGNIA DEL CIGNO, L’AQUILA GRANDI SPERANZE e al cinema con Miriam Leone
nel film L’AMORE A DOMICILIO.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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