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Dall’ 11 novembre sarà presente su tutti i negozi digitali NON DOVEVA ANDARE
COSI’ il nuovo singolo del cantautore GIU’, già conosciuto per aver pubblicato ad
inizio 2023 RAGAZZA ROSSETTO FRAGOLA EP, 4 canzoni che parlano d’amore
senza tanti giri di parole e, successivamente, il tormentone estivo ESTATE DA RICH,
canzone che scherza in maniera bonaria sulla figura del turista italiano in vacanza, tra
la realtà vera e quella virtuale che passa attraverso lo schermo del telefonino
Copertina
A proposito di NON DOVEVA ANDARE COSI’
La canzone nasce tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020; come molte canzoni di Giù,
prima di essere pubblicate restano nel cassetto per molto tempo, quasi come se
dovessero subire un processo naturale di decantazione, che elimina le scorie negative
e le deposita nel fondo della mente e nei ripostigli più nascosti dell’animo dell’artista
Allora quello che emerge dalla sua superficie è un testo semplice come da
consuetudine di Giù, parole chiare e dirette ma mai banali, vestite da un
arrangiamento rock all’italiana, genere caro all’artista che, con l’alternanza di chitarre
ritmiche molto melodiche ad effetto quasi cristallino ed elettriche con le giuste
distorsioni, rendono la giusta carica emotiva al brano
La canzone è un dialogo, una confessione fatta a voce alta dall’artista verso la persona
alla quale si è voluto bene; oramai le cose sono terminate e non c’è più niente da
perdere, resta solo la voglia di lasciarsi andare e dire quello che si pensa in tutta
franchezza
La canzone parla di una storia tra la più classiche che ci possono capitare, comincia
tutto in maniera molto leggera e senza impegno per volere di entrambi, ma poi per uno
dei due, qualcosa cambia
Quello che all’inizio sembrava un gioco, uno sfizio, un semplice rapporto corporale e
nulla più, diventa invece un sentimento di forte affetto e che ogni giorno che passa si
fa sempre più forte, fino a che una mattina ci si sveglia e ci si ritrova impigliati
dall’ossessione per quella persona, l’artista la definisce “la mia stagione” o “la mia
prigione”, quasi tutti lo chiamano “Amore”
Ovviamente lo stesso sentimento non è corrisposto e per la logica degli equilibri che
governano i rapporti umani, soprattutto quelli tra persone di sesso opposto, questa
storia, se così la si può definire, è destinata a terminare; se da una parte le perverse
teorie dell’amore che non fa capire più nulla, dall’altra la razionalità di chi quel
sentimento non lo prova affatto o non vuole rischiare di provarlo e quindi decide di
allontanarsi prima di rimanere scottato o forse anche solo per la compassione di non
illudere e ferire troppo l’altra persona
Spiega l’artista su NON DOVEVA ANDARE COSI’
Quando ho scritto questa canzone, ero seduto sul mio letto ed è stato tutto molto
naturale, forse questa è una delle poche canzoni che ho scritto senza dovermi auto
lesionare emotivamente, come mi capita spesso quando scrivo; in fondo era già tutto
concluso da parecchio tempo e avevo l’animo in pace
Diciamo che l’ho fatto col sorriso, ero consapevole che anche se “non dovrebbe mai
andare a finire così”, certe cose non si possono cambiare e quindi non mi pento e non
mi rammarico di nulla, ho fatto quello che sentivo e non cambierei nulla a riguardo
Il destino vuole che in quel periodo ascoltassi in particolare un paio di canzoni che
affrontavano questo tema e cito due frasi mi sono rimaste molto impresse: la prima
diceva “che resta di un sogno erotico se
al risveglio è diventato un poema?”, la quale credo non abbia bisogno di grandi
presentazioni; l’altra frase e qui faccio la traduzione essendo un testo in inglese dice
“meglio stare male piuttosto che non sentire niente”
Ecco, forse mi sono anche fatto un po’ ispirare da queste frasi e quello che ne è
scaturito è un testo molto intimo, vero e sincero e senza alcun rancore per quello che
poteva essere e non è stato.
A volte certe storie, anche se brevi o che non finiscono come vorremmo, senza saperlo
ci proiettano verso un nuovo inizio, verso una nuova versione di noi, più consapevole e
serena di affrontare il futuro che ci aspetta
Almeno per me in questo caso è stato così, quindi posso solo ringraziare chi in un certo
momento della vita mi ha respinto perché, senza saperlo, mi ha invece rilanciato verso
nuove avventure e nuove esperienze, e poi restano i buoni ricordi a consolarci, no?
Io alla fine mi cullo anche sempre volentieri nei ricordi ma senza malizie o nostalgie,
semplicemente mi aiutano a ricordarmi chi sono e da dove arrivo e sono quelli che,
insieme alle emozioni del presente, riempiono quella sensazione di incompletezza ed
inadeguatezza che mi accompagna quotidianamente, sono come delle pezze calde
nell’inverno gelido dell’anima.
Bach diceva “la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”
Spero che il brano vi piaccia, buon ascolto!
Giù
Qualche altra informazione su NON DOVEVA ANDARE COSI’
- Musiche e testi Giuseppe Accame in arte Giù
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