• Sab. Nov 23rd, 2024

Ciadd News Radio e TV

Per info tel 320 221 74 20 e-mail ciaddsrl@gmail.com

Don Filippo Vitanza: Frank Sinatra, cataneseo palermitano? TheVoice depistò sulle sueorigini sicule. Il gioco a nascondersi delcantante-attore

DiPaul Polidori

Dic 13, 2023

CLICCA QUI PER PARTECIPARE AL CASTING

CIADD NEWS 24... in diretta RADIO e TV

Sì, Frank è siciliano, ma solo biologicamente, ma non culturalmente: I mass- media di tutto il
mondo hanno fatto credere che Frank Sinatra non conoscesse il paese di origine di suo padre! “Ciò
non può essere vero”, stante i contatti epistolari tra il padre Saverio e i familiari di Palagonia per più
di mezzo secolo: le relazioni di Saverio con i parenti di Sicilia e con amici e parenti in USA, per
un arco di tempo di circa 60 anni, non possono essere sfuggite ad un figlio tanto intelligente e abile
qual era Frank. Frank non lo ha mai detto ma, se l’avesse voluto, avrebbe potuto così esprimersi:
“sono caltagironese, perché mio bisnonno e nonno nacquero e vissero a Caltagirone”, città che
pullula di Sinatra.
Invero le sue origini, secondo lo storico Filippo Vitanza, come si evince da tante sue ricerche
effettuate presso archivi ecclesiastici di Caltagirone, nonché nell’archivio parrocchiale della
Matrice di Palagonia, si trovano a Palagonia e Caltagirone in provincia di Catania, come si evince
dall’albero genealogico e dai numerosi parenti di Palagonia ed anche un primo cugino del padre di
Frank.
Tuttavia, alcuni social hanno scritto che le origini del padre di Frank Sinatra, si trovano in modo
inoppugnabile a Lercara Friddi in provincia di Palermo e non a Palagonia in provincia di Catania.
Don Filippo Vitanza, ex parroco, negli anni ’80, alla Matrice di Palagonia, non ci sta. Lui, autore di
due pubblicazioni sulle origini del padre di Frank Sinatra, una del 1997 e un’altra del 2010,
sostiene, a spada tratta, che la ricerca fatta da due giornalisti irlandesi è una ricerca superficiale.
Ecco la spiegazione: “un giornalista inglese mi informò che, nel 1956, il padre di Frank Sinatra fu
convocato dalla FBI e in quell’occasione diede la sua data di nascita: il 4 maggio 1894; così pure un
settimanale milanese, intorno al 1986/87, scriveva testualmente “i documenti ufficiali americani
indicano Antonio Martino Sinatra nato il 4 maggio 1894”. Per l’America, dunque, non esisteva un
Saverio Sinatra, di anni 22, sbarcato a New York il 25 maggio 1904 e nato a Palagonia il 1882”.
La teoria di don Vitanza divenne ed è rimasta per lungo tempo quella prevalente, ma agli inizi degli
anni Duemila due giornalisti irlandesi, Tony Summers e Roby San, impegnati in una biografia sul
grande cantante, scoprono nei registri di Ellis Island i nomi di quattro Sinatra sbarcati a New York
nel 1903 e provenienti da Lercara.
La ricerca dei due giornalisti irlandesi, secondo lo storico Vitanza, è superficiale perché non hanno
approfondito la ricerca, puntualizzando quanto segue. Il padre di Frank, fece, per qualche tempo, il
pugile con nome d’arte Marty O’Brien, atteso che non si sono preoccupati di confrontare

l’immagine del pugile con la foto dello sposo per verificarne l’identità. Il padre di Frank, fece, per
parecchi anni, il vigile del fuoco e, anche qui, nessuno ha pubblicato la foto del vigile e confrontarla
con lo sposo della foto di matrimonio per verificarne l’identità. Non hanno notato la discrepanza
sulle date di nascita del padre di Frank per darne una giustificazione, a Palermo risulta nato il 1894,
a Lercara Friddi il 1892 e sulla tomba il1893: il padre di Frank è nato tre volte?
Come mai Antonino Sinatra, nato a Palermo, ha cambiato nome in Martino Sinatra e per quale
ragione? Don Filippo Vitanza pare che “i giornalisti non hanno letto le mie due pubblicazioni in cui,
si evince, l’epistolario intercorso tra il padre di Frank, lo zio Antonino e le sorelle di Palagonia fino
al 1960 circa”. La foto che pubblichiamo è dell’anziano padre di Frank inviata alle sorelle di
Palagonia agli inizi degli anni ’50, foto in possesso degli aventi causa della famiglia Sinatra,
gelosamente custodita, mai pubblicata.
La ricerca, fatta dai giornalisti irlandesi, fa comodo alla famiglia Sinatra per l’immagine pura e
trasparente e non nebulosa, a causa di un avo, che si macchiò di un delitto d’onore prima di partire
per gli USA .
Fa comodo a Lercara Friddi, piccolo centro nel cuore dei Sicani, per motivi propagandistici ! Vedi
gemellaggio tra Lercara e Lumarzo (comune ligure in provincia di Genova) nel ricordo del grande
Frank Sinatra: Liguria e Sicilia si stringono nel ricordo di Frank Sinatra.
Altra dichiarazione del giornalista della Sicilia Pippo Ardini che assistette il 13 giugno del 1987 allo
“storico” appuntamento allo Stadio Favorita di Palermo, in cui, Frank, confermando quanto aveva
già detto un anno prima a Milano e dimenticando che aveva già autorizzato una biografia ufficiale
sulla sua origine etnea, disse: “Sono felice. Non sono stato in Italia per molto tempo, ma sono
davvero felice di trovarmi qui. Io sono siciliano, mio padre è nato a Catania”. Trattavasi di
depistaggio e/o, forse imbarazzato dai natali di Lucky Luciano , temendo ripercussioni sulla sua
immagine già compromessa, mentiva per non apparire compaesano con lo stesso Lucky Luciano.”.
Credo che, per onestà intellettuale, la ricerca della verità storica dovrebbe esser tenuta al centro
della ricerca giornalistica. In questa esposizione c’é la pista per raggiungere la pienezza della verità
sulle origini del grande cantante-attore /siculo-americano Frank Sinatra.
Saverio Sinatra, nato il 13 aprile 1824, sposò a Caltagirone Maria Napoli il 14 luglio 1846 nella
cattedrale di San Giuliano. Egli si trasferì a Palagonia, con tutta la sua famiglia, su invito delle
famiglie Sessa e Ponte per effettuare lavori che richiedevano professionalità e doti artistiche. Il
Palazzo Barresi e l’elegante tomba gotica della famiglia Sessa, presso il cimitero di Palagonia,
furono tra le opere maggiori da lui eseguite.
Dei suoi dieci figli solo l’ultimo Antonio, pare, sia nato a Palagonia il 16 agosto 1875. Il
terzogenito, di nome Giovanni, sposò a Palagonia Giuseppa Scaccianoce in data 24 febbraio 1881,
da cui nacquero undici figli, ma soltanto quattro raggiunsero la maturità: Saverio nato il 22
novembre 1882, unico maschio sopravissuto, Maria (1884-1965), Anna (1887-1967), Angela (1917-
1990). Alla morte della Scaccianoce (4 maggio 1898), Giovanni si risposò con Maria Leonardi
(1854-1931). Ma la scelta del padre, non fu gradita dal figlio Saverio, perché la donna era di “bassa
fortuna”; per la Leonardo, infatti, Giovanni era il terzo uomo cui si univa: essa aveva sposato
regolarmente Alfio Mudò nel 1871 e dopo la sua morte, avvenuta nel 1898, aveva convissuto con
un pastore quindi con Giovanni. Saverio considerò vergognosa la situazione venutasi a creare in
famiglia con l’avvento della Leonardo.
L’atteggiamento, poco riguardoso e aggressivo, della matrigna verso le sorelle e il delitto d’onore
commesso nel 1903/4 lo spinsero a lasciare l’Italia ed emigrare. Invero Saverio scappò in America
poiché uccise l’uomo che si era rifiutato di sposare una sorella dopo averla costretta alla “fuitina”.
Da ricerche sappiamo ora che Saverio partì da Napoli sulla nave Sicilia all’età di ventidue anni l’11
maggio 1904 e arrivò a New York il 25 maggio.

Saverio tagliò i ponti con il suo paese, tuttavia riallacciati i contatti con le sorelle, inviava alle
stesse, a Natale e Pasqua, 100 dollari scrivendo di suo pugno: “Vi mando tanti saluti e tanti auguri.
Fatevi le buone feste.
Egli mantenne i contatti con lo zio Antonino, che lo aveva aiutato economicamente ad espatriare ed
era lui che, nella sua stanza, teneva appesa ad un chiodo la foto del piccolo Frank con un violino tra
le braccia.
Tanta perseveranza da parte di don Filippo Vitanza non ha però trovato sponda alcuna a Caltagirone
e a Palagonia, dove non c’è traccia di Frank Sinatra, a differenza che a Lercara Friddi, teatro di
numerose iniziative da parte dei due giornalisti che attestano i natali lercaresi dei nonni paterni di
Frank.
Le amministrazioni calatine e palagonesi dovrebbero ricordare le origini del grande The Voice,
simbolo dei tanti emigrati siciliani (sia siculi, che sicani o elimi) che “varcarono l’oceano sognando
un futuro migliore, sorvolando sul fatto che ad emigrare e diventare un simbolo furono i nonni”.

Nino Costanzo

(Visited 30 times, 1 visits today)
Invia un messaggio
1
Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?