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Di seguito una dichiarazione dell’assessore alle politiche sociali, Giovanna Palomba, in relazione al caso
della coppia che da agosto era tornata a Piazza Cavour, dopo un lungo periodo di permanenza in un camper messo a disposizione di un privato nella sua proprietà:
“Come già più volte ribadito, la coppia lo scorso anno è giunta a Rieti proveniente da un altro Comune nel quale entrambi avevano la residenza. Pertanto non erano e né potevano essere in carico ai Servizi sociali del nostro Comune.
Il Pronto Intervento sociale del Comune di Rieti intervenne tempestivamente per valutare la situazione ed
individuare una sistemazione provvisoria per la coppia, a spese del nostro Ente. Dopo pochi giorni, furono
proposte altre sistemazioni, sempre di natura temporanea, che tuttavia avrebbero implicato una separazione della coppia e non furono accettate.
Tornati ancora a Piazza Cavour, ottenuta nel frattempo la residenza presso il Comune, furono contattati di
nuovo e collocati, sempre a spese del Comune, presso un Bad & Breakfast cittadino. Terminato questo
ulteriore e non breve periodo di permanenza nella struttura, la coppia è tornata per l’ennesima volta a Piazza Cavour, non accettando nessuna soluzione alloggiativa proposta dai servizi sociali, chiedendo
esclusivamente una casa in cui vivere insieme definitivamente con il loro cane.
Al caso, come noto, si sono interessati diversi privati ed Associazioni attraverso varie forme di aiuto
(Caritas, Mensa S.Chiara, Cittadinanzattiva).
Gli incontri con la coppia, anche presso l’Assessorato, finalizzati ad individuare soluzioni che potessero
affrancarli dallo stato di precarietà e disagio non hanno avuto alcun esito positivo. Nel corso di uno degli
incontri, in particolare quello accompagnato da una delegazione di Cittadinanzattiva, il nostro assessorato
propose una soluzione che avrebbe potuto conciliare le esigenze di un riparo sicuro e la vicinanza della
coppia all’interno di uno stesso condominio ma con due alloggi differenti del Comune di Rieti, uno per soli uomini e l’altro per sole donne. Anche il loro cane sarebbe stato ospitato. Purtroppo anche questa soluzione, condivisa anche dai volontari che li avevano accompagnati, venne rifiutata dalla coppia che, al contrario, decise di continuare a vivere in un camper messo nel frattempo a disposizione da un privato, nella sua area privata, in cui hanno vissuto fino ai primi di Agosto scorso. Si sottolinea che, per tutto questo periodo, l’uomo e la donna non hanno più contattato i servizi sociali del territorio. Oggi, dopo svariati mesi, tornano improvvisamente a Piazza Cavour, con due animali in più (un piccolo cane ed un gatto tenuti dentro piccoli box). Sembrava inizialmente fossero disposti a reperire un alloggio in affitto, una soluzione considerata positivamente e per la quale il Servizio sociale avrebbe potuto valutare ipotesi di contributo alla nuova locazione.
Dopo poco, la notizia di una roulotte messa a disposizione dal Comune di Amatrice, ha sostanzialmente
modificato questa scelta.
Tuttavia, non essendo una buona soluzione per rispondere alle concrete esigenze di aiuto e sostegno della coppia, mancando tra l’altro aree idoneamente predisposte, dopo avere atteso invano che si recassero presso i Servizi per valutare congiuntamente soluzioni alternative, avendo nel frattempo faticosamente reperito una struttura disponibile ad ospitare entrambi insieme agli animali, situata a pochi chilometri da Rieti, mi sono personalmente recata, insieme ad un’assistente Sociale, presso il luogo in cui stava la coppia al fine di proporre loro la soluzione e dove avrebbero potuto avere ospitalità e assistenza per un periodo di almeno un mese. Intanto, durante questo periodo, sarebbe stata individuata e sistemata una diversa soluzione alloggiativa emergenziale con presa in carico della situazione.
La coppia ha accettato la proposta di ospitalità temporanea, la cui spesa, non esigua, sarebbe stata sostenuta dall’Ente.
Tuttavia, a distanza di un giorno, anche questa soluzione non è stata accettata. La coppia ha rifiutato di
permanere nella struttura, sostenendo di voler far ritorno a Rieti e insistendo per avere la roulotte.
Si ribadisce che tale soluzione non si ritiene possa essere percorribile per aiutare in modo efficace la coppia.
Il Servizio Sociale e l’Ente devono individuare soluzioni sicure, dignitose e tali da non implicare alcun
ulteriore problema. La permanenza in roulotte, in area pubblica, non può essere avallata dalle istituzioni. La precedente esperienza in camper, da loro scelta autonomamente in virtù di accordo intercorso tra loro ed un privato, prevedeva che il mezzo fosse in area di proprietà dello stesso”.