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Sto pensando a quante volte si usano parole a sproposito, magari più per ignoranza (=ignorare l’esistenza) che per volontà, a volte per riflesso condizionato.
Ad esempio, quanta gente è a conoscenza del significato della parola CIAO?
Curioso, chissà quanti di noi salutano il prossimo a denti stretti perché gli sta antipatico e vorrebbero dirgliene di cotte e di crude, quel “ciao” diplomatico che esce senza saperne il significato.
Guardate da dove deriva:
Origine
Dal veneziano s-ciao, s-ciavo ‘(sono suo) schiavo’ •1905.
Oggi che sappiamo forse è meglio cambiar saluto, o meglio ancora evitarlo… per non dover mentire due volte.
BY ANALISTA OMBRA
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