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APPRENDERE LA PAPIROLOGIA
A cura di El Tigre
Capitolo 8
La diffusione del cristianesimo in Egitto cominciò verso la metà del I secolo d.C. e partì dalla città di Alessandria (in foto), dove era una importante colonia di giudei ellenizzati, che in quel periodo rappresentava la più grande fra tutte le comunità della diaspora (vale a dire le comunità degli ebrei che vivevano fuori dalla Palestina). Proprio ad Alessandria, a partire dal III secolo a.C., fu intrapresa l’opera di traduzione del testo ebraico ( e aramaico) dell’Antico Testamento in greco, la cosiddetta “versione dei LXX”, denominazione originariamente riferita al solo Pentateuco, che fu il primo testo ad essere tradotto.
Nel 250 d.C. in Egitto fu dichiarata la persecuzione nei confronti dei cristiani; decretata dall’imperatore Decio.
Wipszycka scriveva dell’importanza dei centri monastici al di fuori di Alessandria, ovvero grazie agli scavi archeologici nei centri monastici di Kellia (nella parte occidentale del Delta), Esna-Latopoli (nell’Alto Egitto), Naqlun (nel Fayyum).
Le due collezioni più consistenti ed importanti di papiri del Nuovo Testamento sono le raccolte di Chester Beatty (Londra/Gran Bretagna) e Bodmer (Ginevra/Svizzera), così denominate dal nome dei due acquirenti.
In Egitto furono ritrovati sia papiri cristiani ovvero Vangelo di Giovanni del 125 d.C. circa ed un testo profano di Plutarco “Banchetto dei Sette Sapienti”.
In una grotta di Qumran fu ritrovato un brano del Vangelo di Marco. Marco fu ritenuto nel 1972 da J. O’Callaghan e poi da C.P. Thiede il più antico testimone del Nuovo Testamento risalente al 68 d.C.
Il più antico codice contenente i quattro Vangeli è quello papiraceo ricostruito da T.C. Skeat attraverso un frammento di Luca della Biblioteca Nazionale di Parigi (Francia) e due frammenti di Matteo, custoditi rispettivamente ad Oxford (Magdalen College/Gran Bretagna) e a Barcellona (Spagna).
Diocleziano emise un decreto contro i cristiani nel 303 d.C.; che comportò la distruzione di libri cristiani.
Le “Institutiones” di Gaio vissuto nel II secolo d.C.; questo papiro risale al III secolo d.C.
Un frammento di codice papiraceo del IV-VI secolo d.C. con porzioni dei Responsa di Emiliano Papiniano che restituisce una parte del Codex Thedosianus, raccolta di costituzioni imperiali emanata nel 438 d.C. da Teodosio II e Valentiniano III (imperatori, rispettivamente di Oriente ed Occidente).
Prima dell’arrivo del cristianesimo in Egitto, la magia era molto creduta ed utilizzata con formule, amuleti, incantesimi, maledizioni, protezioni e avvicinanti di buona sorte. Incantesimi per proteggersi da coccodrilli, serpenti, scorpioni e leoni. Incantesimi per distruggere chi si odiava e incantesimi per avvicinarsi chi si amava. L’arrivo del cristianesimo in Egitto proibì tassativamente la magia che diventò sempre più occulta.