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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 4
A cura di Pietro Sciandra
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15 domande a cui rispondere. Tutti pronti? Si parte!
Inferno-Canto III
1.Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna
che girando correva tanto ratta,
che d’ogne posa mi parea indegna;
Per Dante Alighieri cosa è la fama che dà il ricordo di una colpa?
A.Uno spreco di tempo
B.Una maledizione
C.Una seconda vita
D.Una cattiva opportunità
2.E dietro le venìa sì lunga tratta
di gente, ch’i’ non averei creduto
che morte tanta n’avesse disfatta.
Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.
Colui è Celestino V (in foto). Così videro concordemente i primi commentatori da Pietro di Dante sino a Iacopo della Lana. Pietro di Morrone fu eletto pontefice il 5 luglio 1294, in età di 79 anni. Egli era nato ad Isernia nel 1215. Entrato dapprima nella badia benedettina di Faifoli, presso Benevento, egli sentì fortemente la vocazione eremitica e si ritirò sul monte Morrone e sulla Maiella. Egli fu eletto papa alla morte di Niccolò IV. Incoronato a L’Aquila nell’agosto del 1294, dopo cinque mesi di pontificato egli lesse ai cardinali la formula della propria abdicazione. Gli successe Bonifacio VIII. Egli morì nel castello di Fumone, presso Alatri nel 1296, e egli fu sepolto a L’Aquila nella basilica di Collemaggio. Nel 1313 Clemente V lo canonizzò.
Ma di che peccatori sta trattando Dante Alighieri?
A.Codardi
B.Simoniaci
C.Ignavi
D.Traditori
3.Incontanente intesi e certo fui
che questa era la setta d’i cattivi,
a Dio spiacenti e a’ nemici sui.
Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
erano ignudi e stimolati molto
da mosconi e da vespe ch’eran ivi.
Elle rigavan lor di sangue il volto,
che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi
da fastidiosi vermi era ricolto.
Di quali peccatori si tratta che non vollero cedere ad alcuno stimolo né del bene, né del male, che essi subiscono nelle carni la pena delle punture dei mosconi e delle vespe?
A.Pusillanimi
B.Ignavi
C.Simoniaci
D.Abigei
4.E poi ch’a riguardar oltre mi diedi,
vidi genti a la riva d’un gran fiume;
per ch’io dissi: “Maestro, or mi concedi
ch’i’ sappia quali sono, e qual costume
le fa di trapassar parer sì pronte,
com’ i’ discerno per lo fioco lume”.
Il fiume è l’Acheronte, ma dal greco che significa Acheronte?
A.Fiume dei morti
B.Fiume di sangue
C.Fiume di fango
D.Fiume del dolore
5.Ed elli a me: “Le cose ti fier conte
quando noi fermerem li nostri passi
su la trista riviera d’Acheronte”.
Allor con li occhi vergognosi e bassi,
temendo no ‘l mio dir li fosse grave,
infino al fiume del parlar mi trassi.
Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
Chi è il vecchio, bianco per antico pelo?
A.Caronte
B.Virgilio
C.Noè
D.Mosè
6.Gridando: “Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo.
E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti”.
Caronte intuisce di parlare con un uomo vivo, ovvero Dante Alighieri. Ma cosa si intende con in caldo e ‘n gelo?
A.Fiume bollente di fuoco e fiume gelido di neve
B.Calore e freddo
C.Fiamme e ghiaccio
D.Terra di fuoco e terra di neve
7.Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
disse: “Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti”.
E ‘l duca lui: “Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare”.
Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che ‘ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che ‘nteser le parole crude.
Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l’umana spezie e ‘l loco e ‘l tempo e ‘l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
Di chi o di cosa non ha più paura Dante Alighieri?
A.La barca di Caronte che è un relitto
B.Il fiume Acheronte fatto di fango e di calore torbido delle acque
C.Virgilio
D.Caronte
8.Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch’attende ciascun uom che Dio non teme.
Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s’adagia.
Come d’autunno si levan le foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ‘l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
similemente il mal seme ___
Che manca su ___?
A.All’amo
B.D’Adamo
C.Che non amo
D.Che critichiamo
9.Gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per uso richiamo.
Così sen vanno su per l’onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s’auna.
“Figliuol mio”, disse ‘l maestro cortese,
“quelli che muoion ne l’ira di Dio
tutti convegnon qui d’ogne paese;
e pronti sono a trapassar lo rio,
ché la divina giustizia li sprona,
sì che la tema si volve in disio.
Le anime sono paragonate all’uccello, che vola rapidamente e torna, a un cenno di richiamo, al falconiere. Caronte è il solo demonio che molto si avvicina all’uomo. Più che un demonio egli sembra un vecchio rozzo e vivace, brusco, facile all’ira, che comanda per cenni, che batte col remo e gitta fuoco dagli occhi ad ogni minima esitazione.
Invece chi c’è al contrario essendo più lontano dall’uomo essendo il gradino più basso di tutta la scala demoniaca?
A.Gli atei
B.I simoniaci
C.Lucifero
D.I barattieri
10.Quinci non passa mai anima buona;
e però, se Caron di te si lagna,
ben puoi sapere omai che ‘l suo dir suona”.
Finito questo, la buia campagna
tremò sì forte, che de lo spavento
la mente di sudore ancor mi bagna.
La terra lagrimosa diede vento,
che balenò una luce vermiglia
la qual mi vinse ciascun sentimento;
e caddi come l’uom cui sonno piglia.
All’epoca di Dante Alighieri come veniva creduto il terremoto?
A.L’inferno che si apre risucchiando le persone
B.Lucifero che sta per uscire da sottoterra
C.Il fuoco che smuove la terra
D.Il vento che si nasconde in terra
Inferno-Canto IV
11.Nel primo cerchio, chi incontra Dante Alighieri?
A.Le anime degli ignavi e degli atei
B.Le anime degli ingordi e degli avari
C.Le anime dei bambini morti senza il battesimo e degli uomini virtuosi vissuti prima di Cristo
D.Le anime degli iracondi e dei violenti
12.Ruppemi l’alto sonno ne la testa
un greve truono, sì ch’io mi riscossi
come persona ch’è per forza desta;
e l’occhio riposato intorno mossi,
dritto levato, e fiso riguardai
Che è successo da poco a Dante Alighieri?
A.Dante era caduto a terra ed ora Dante riacquista i sensi
B.Dante si era addormentato sulla barca di Caronte ed ora Dante si è svegliato
C.Dante si rende conto di essere l’unico vivo in mezzo a tutti morti
D.Dante si sente svenire per il troppo caldo infernale essendo lui l’unico vivo
13.Per conoscer lo loco dov’ io fossi.
Vero è che ‘n su la proda mi trovai
de la valle d’abisso dolorosa
che ‘ntrono accoglie d’infiniti guai.
Oscura e profonda era e nebulosa
tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
io non vi discernea alcuna cosa.
“Or discendiam qua giù nel cieco mondo”,
cominciò il poeta tutto smorto.
“Io sarò primo, e tu sarai secondo.”
E io, che del color mi fui accorto,
dissi: “Come verrò, se tu paventi
che suoli al mio dubbiare esser conforto?”.
Ed elli a me: “L’angoscia de le genti
che son qua giù, nel viso mi dipigne
quella pietà che tu per tema senti.
Andiam, ché la via lunga ne sospigne”.
Così si mise e così mi fè intrare
nel primo cerchio che l’abisso cigne.
Come è definito anche il primo cerchio dell’inferno?
A.Combo
B.Limbo
C.Mambo
D.Rambo
14.Quivi, secondo che per ascoltare,
non avea pianto mai che di sospiri
che l’aura etterna facevan tremare;
ciò avvenia di duol sanza martìri,
ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,
d’infanti e di femmine e di viri.
Lo buon maestro a me: “Tu non dimandi
che spiriti son questi che tu vedi?
Or vo’ che sappi, innanzi che più andi,
ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,
non basta, perché non ebber battesmo,
Di cosa sono prive le anime del primo cerchio?
A.Della fede cristiana essendo di altre religioni
B.Del riconoscimento dell’esistenza di Dio
C.Della carità verso gli altri
D.Della presenza di Dio
15.Ch’è porta de la fede che tu credi;
e se furon dinanzi al cristianesmo,
non adorar debitamente a Dio:
e di questi cotai son io medesmo.
Per tai difetti, non per altro rio,
semo perduti, e sol di tanto offesi
che sanza speme vivemo in disio”.
Gran duol mi prese al cor quando lo ‘ntesi,
però che gente di molto valore
conobbi che ‘n quel limbo eran sospesi.
Perché le anime del limbo vengono definite sospese?
A.Perché queste anime vengono fermate a metà strada tra inferno e paradiso
B.Perché queste anime anche se innocenti non hanno conosciuto né Dio né Lucifero
C.Perché non avendo avuto il battesimo, a queste anime non potrà loro essere aperto il cielo, né queste anime cadranno nella pena infernale
D.Perché queste anime anche se senza colpa sono anche senza gloria
Elenco risposte esatte
1.C
2.A
3.B
4.D
5.A
6.C
7.D
8.B
9.C
10.D
11.C
12.A
13.B
14.D
15.C
Giudizio finale
Risposte esatte giudizio
Da 0 ad 8 scarso
Da 9 a 12 buono
Da 13 a 15 esperto